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Yakuza 5: in attesa di Yakuza 6, 0 e Kiwami in Europa

Yakuza 6, Kiwami, 0, Ishin! E chi più ne ha più ne metta. Essere un fan della serie Sega non è per nulla facile, anzi, è straziante. Mentre i videogiocatori nipponici si stanno godendo il prequel, Yakuza Zero, e il remake del primo capitolo, Yakuza Kiwami, in attesa di Yakuza 6, noi stiamo scoprendo soltanto ora cosa è capitato a Kazuma e compagni in Yakuza 5.

Quinto capitolo canonico che, per la cronaca, uscì nel 2012 in Giappone e soltanto nel dicembre 2015 nel resto del mondo. Tre anni di attesa per trovarsi questo capitolo scaricabile dal Playstation Store. Doppiaggio originale in giapponese e sottotitoli in inglese, come ormai ci ha abituato Sega, una soluzione che, insieme alla distribuzione solo digitale, speriamo velocizzi l’arrivo dei prossimi capitoli.

Non una recensione, non un’anteprima dei nuovi capitoli, ma due parole su quello che per noi è l’ultimo capitolo della serie. Insomma, un modo per passare il tempo, con le lacrime sul viso, in attesa che un miracolo riveli la data di uscita europea (almeno) di Yakuza 6.

Futuro incerto

Yakuza 5 continua quanto visto nel precedente capitolo, con i protagonisti che pagano per le loro azioni. Taiga Saejima si vede costretto a passare due anni in prigione, mentre Kazuma Kiryu cerca di rifarsi una vita cancellando il suo passato, cambiando nome e facendo il taxista a Fukuoka. Shun Akiyama si ritrova invece ad Osaka in procinto di aprire una nuova filiale della sua attività, mentre Haruka Sawamura insegue il sogno di diventare una idol dopo aver lasciato l’orfanotrofio di Kazuma.

Yakuza 5, aspettando Yakuza 6, 0 e Kiwami

Seppur le varie vicende e intrecci si lascino seguire, in generale la narrazione e gli eventi sono più lenti, potendo quindi risultare noioso. Personalmente ho provato questa sensazione durante la fase di storia di Haruka, che sì spezza l’azione diventando un rhythm game, ma la lentezza della progressione non aiuta, oltre ad allontanarci dalla storia principale. Vorremmo presto scoprirne di più e tornare a menare le mani.

Non più solo Kamurocho

Un plus decisamente ottimo lo abbiamo per quanto riguarda le location e il loro numero. Se nel precedente capitolo eravamo limitati alla sola Kamurocho, ora ci ritroviamo ad esplorare cinque distretti che si alternano capitolo dopo capitolo, personaggio dopo personaggio. Il che ovviamente aiuta a mitigare la ripetitività di fondo, data anche dai combattimenti. Sempre appaganti, soprattutto per i diversi stili di lotta che caratterizzano i protagonisti, ma gli incontri casuali sono fin troppi.

Yakuza 5 è il gioco più longevo del suo genere, senza dubbio. Si arriva alle cento ore lasciandosi alle spalle qualche attività ancora da completare. Oltre alle missioni principali e a quelle secondarie, abbiamo diversi compiti che ci distraggono dalla vita malavitosa giapponese.

Yakuza 5, aspettando Yakuza 6, 0 e Kiwami

Un esempio sono quelli di Kiryu. Come scritto sopra, Kazuma ha una nuova vita da taxista, per tanto potremo raggiungere il luogo di lavoro per accettare le chiamate dei cittadini a cui serve un passaggio. Attenzione a pedoni, brusche frenate e ai semafori rossi, pena una diminuzione della paga. Non sottovalutate la profondità di queste attività secondarie, potremo addirittura dedicare del tempo a modificare il nostro taxi, sia nel suo aspetto estetico che in quello prestazionale. Prestazioni che ci serviranno a vincere le gare in autostrada in un gameplay puramente arcade, di quello che si trovava in sala giochi con i cabinati Sega.

Yakuza 5, aspettando Yakuza 6, 0 e Kiwami

Yakuza 6 sembra già promettente dal recente video di gameplay rilasciato, con dei combattimenti appaganti come mai prima d’ora. Iniziamo però a scordarcelo, dimentichiamocene, facciamo finta che non esista. Fine 2016 è la data di debutto giapponese, da noi invece? 2019? Speriamo di no. Questa lunga attesa la potete colmare con Yakuza 5.

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