Dopo un lungo pensare, abbiamo deciso di cimentarci nell’immensa impresa di esplorare l’universo di World of Warcraft in modo da poter dare ai nostri lettori un parere sul gioco. Indubbiamente si tratta di un compito abbastanza impegnativo, questo vista la mole dei contenuti dell’MMORPG firmato Blizzard. Un titolo che dal 2004 regna indiscusso nel suo genere, vantando attualmente sette milioni di giocatori. Se pur il gioco è calato dai quasi quattordici milioni di qualche anno fa, resta comunque diverse spanne sopra i vari competitor. Scriviamo queste parole quando il gioco consta di ben quattro espansioni, con una quinta in arrivo. Queste sono, in ordine di uscita: The Burning Crusade, Wrath of the Lich King, Cataclysm e Mists of Pandaria. In uscita invece Warlords of Draenor. Inoltre, i ragazzi di Blizzard rilasciano di volta in volta patch intente a migliorare/bilanciare alcuni aspetti del gioco, nonché ad ampliare l’esperienza con nuove quest, raid e così via. Non mancano ovviamente cavalcature e mascotte acquistabili e aggiunte al gioco nel corso del tempo.
Questo articoli tratterà dei primi passi compiuti in WoW. Dalla creazione del personaggio, alle prime quest, fino alla scelta della specializzazione.
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Inizialmente ci verrà chiesto di scegliere un Reame nel quale giocare. Chiaramente, bisognerebbe informarsi prima in base alle proprie esigenze: densità di giocatori, nazionalità predominante, PvP o prettamente PvE. Poi, ovviamente, il nome da dare al personaggio. Anche in questo caso bisogna essere parsimoniosi, in futuro cambiare nome costerà abbastanza. Andiamo avanti e diciamocelo, uno dei momenti più belli ogni qual volta si inizia un gioco di ruolo (sia esso offline, che always online) è la creazione del personaggio. Dalla scelta della razza, alla classe, per poi passare dalla fisionomia vera e propria. World of Warcraft non poteva essere esente da questa caratteristica, e allora via. Nel mio caso ho scelto di essere un Warlock (stregone) appartenente alla razza dei Non Morti. La scelta della razza è quanto mai essenziale, perché ci catalogherà in una delle due fazioni: Orda (Troll – Tauren – Orchi – Non morti – Reietti – Elfi del sangue (TBC) – Goblin (CATA) – Pandaren (MOP) o Alleanza (Umani – Elfi della Notte – Gnomi – Nani – Draenei (TBC) – Worgen (CATA) – Pandaren (MOP). Inoltre in base ad essa, inizieremo il gioco in un determinato luogo di questo mondo sconfinato.
La personalizzazione del nostro alter ego, dobbiamo ammetterlo, non è propriamente al top. A parte la capigliatura (e pur con poche opzioni), qualche dettaglio del volto e il colore della pelle, non permette di fare altro. Comunque, creato il nostro pg, entriamo nel mondo di gioco vero e proprio. Come da prassi, inizialmente, attraverso alcune quest introduttive, ci verranno suggeriti i vari comandi e spiegata, più o meno, l’interfaccia di gioco. Qualora foste assidue giocatori del genere, non dovreste comunque avere problema. Sempre secondo copione, le prime missioni sono davvero semplici, ma non scoccianti, complice il fatto che tutto è nuovo. Allora man mano ci verranno dati incarichi sempre più lontani dalla nostra posizione di base (praticamente ci permetteranno di esplorare tutta la regione in cui ci troviamo), per poi farci spostare alle zone successive. Onestamente abbiamo deciso di completare TUTTE le quest disponibili, e questo comporta un grande tasso di tempo di gioco speso a questare e rimanere nella stessa zona.
E allora un appunto è indispensabile: il mondo di gioco di WoW è sconfinato, smisurato. Seguendo le missioni, expando un po’, ci vorranno mesi e mesi di gioco per poterlo esplorare tutto. Questo lo si può benissimo notare facendo due conti, misurando il tempo di spostamento tra una zona e l’altra, e adattarlo poi alla grandezza stessa del mondo. Il lore non possiamo ancora esaminarlo per bene, poiché siamo davvero ai primi passi, ma nel contesto scelto, quello dei Non Morti, e delle loro prime mansioni e vicissitudini, ci sembra comunque interessante a seguirsi, spinti, ricordiamo, anche da un fattore novità che potrebbe essere un complice fuorviante, e dunque il giudizio è da rimandarsi a prossima analisi. Le questo sono classiche, passano dal dover uccidere determinati tipi di mob, al raccogliere alcuni oggetti,talvolta craftandoli dall’ambiente, altre volte dai nemici uccisi. Le ricompense variano, con una costante: l’esperienza. Il resto invece può riferirsi ad armi, pezzi dell’armatura (che vanno dai guanti al mantello, dagli stivali alla cintura, passando per le vesti e così via…). Insomma, soprattutto all’inizio, sarà molto coinvolgente portare a termine la missione per poi ricevere un nuovo item. Il livellamento, ai primi livelli va avanti più o meno spedito, specie se completerete un buon numero di quest (con possibilità di attivarne fino a 25 contemporaneamente), andando avanti comunque ci vorrà sempre più tempo, ma non si sfocia, almeno per i primi 10-15 livelli, nell’esagerato.
Per quanto concerne il gameplay fine a se stesso, risulta entrare nel “classico puro”, anche a fronte di ben 10 anni di servizio. Questo vuol dire, oltre allo standard di movimento WSAD, e mouse come puntatore, la possibilità di attaccare un mob scegliendo (nel nostro caso da stregoni) le abilità da una barra inferiore, che fungerà anche da HUD per impostazioni, diario dell’avventura, sacca oggetti e tutto ciò che riguarda la struttura del personaggio. In alto a destra mappa e segnalazione quest, con la possibilità di settare il proprio obiettivo su una particolare missione, e dunque predisporre il segnalino sulla mappa nella direzione inerente al suo completamento. Nell’angolo superiore sinistro invece, ecco lo status del nostro personaggio, quello dei nemici e quello degli amici invitati nel gruppo. Il gioco risulta abbastanza lento, specie se si è stati giocatori delle ultime proposte in ambito MMORPG, ma, personalmente, lo ritengo così ben caratterizzato e, ormai affinato, da non essere per niente “vecchio” e, invece, pienamente godibile.
Il gioco propone un avanzamento di livello abbastanza standard, con le varie abilità che vengono man mano sbloccate, fino poi al livello 10. Arrivati a questo punto infatti, avremo modo di sbloccare una specializzazione di classe, nel caso dello stregone ne abbiamo tre per le quali optare. Ognuna chiaramente presenterà poi un diverso approccio al gioco: l’esperto in demonologia, e quindi evocazione; quello in distruzione e quindi in danni pesanti e così via… Si tratta, probabilmente, di una delle scelte più importanti dell’interno gioco. Le abilità che si sbloccheranno infatti saranno diverse da specializzazione a specializzazione, permettendo una differenziazione sul piano del ruolo giocato in party. Il party che è estremamente importante al fine stesso del divertimento. E’ un gioco questo, permettetemi di dirlo, che giocato singolarmente non riesce dare quanto deve, ma in compagnia, anche di un singolo amico, sprigiona tutto il suo potenziale. La possibilità inoltre di invitare nel gruppo un compagno, condividendo esperienza e denaro raccolto, talvolta velocizzando la riuscita di determinati incarichi poiché “in comune”, rende il tutto pure più scorrevole.
Il potenziamento del personaggio ovviamente non avviene solo tramite l’aumento di livello e la conquista di nuove abilità. Un ruolo di fondamentale importanza nell’ecosistema di WoW viene giocato dall’equipaggiamento. Oltre ad essere importante per rendere il proprio alter ego sempre più forte, è davvero soddisfacente poter, di volta in volta, scegliere nuovi pezzi dell’armatura. Questi avranno anche una rarità, e chiaramente all’aumentare dell’etichetta si avranno oggetti sempre più forti. Quest più difficili, daranno ricompense migliore. Craftare set di armatura e armi epiche sarà una grande impresa, ma sicuramente una delle più soddisfacenti!
Premetto che l’esperienza di gioco accumulata finora non mi permette di esprime un giudizio definitivo, ma ammetto anche che più e più volte mi son imbattuto in video, immagini e altro materiale che mi ha fatto girare, in terza persona, questo fantastico mondo creato da Blizzard. E allora, sommando a quanto visto finora (ed è davvero poco), non posso che esprimermi in maniera del tutto entusiasta. Nonostante il degrado grafico, dovuto a pochi aggiornamenti tecnici, e ad un decennio di vita sulle spalle, WoW risulta godibile come non mai. Indubbiamente, se fate del dettaglio e della potenza grafica bruta il vostro “must”, allora WoW non fa per voi, ma vi perderete, parola di redattore, un mondo magico, capace di catturare grazie a scorci unici, variegati, sempre nuovi e, azzardo, poetici. Dalle foreste incantate, alle scogliere di stampo irlandese. Dalle lande innevate, a capitali popolate dai più disparati esseri, costruite nella roccia o in pieno deserto. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Inoltre l’arrivo di Warlords of Draenor (quinta espansione del gioco, annunciata ai BlizzCon 2013), porterà con sé un upgrade grafico non di poco conto, oltre che a tante e tante ore di gioco aggiuntivo e novità da non sottovalutare.
Ho ribadito più e più volte che si tratta di una sorta di recensione introduttiva. Anzi, prendetelo più come un articolo di presentazione del gioco, che comunque conoscerete anche solo per sentito dire. Ad oggi, direi che World of Warcraft merita tutti i soldi dell’abbonamento, e che il trend di calo nell’utenza del gioco è dovuto sicuramente ad un riflesso incondizionato dovuto all’età. Ma se non avete mai messo piede in questo mondo, fatelo, perché ne rimarrete colpiti sicuramente. Un gameplay classico, ma solido. Un comparto grafico vecchio, ma sorretto da un mondo unico. Una completa localizzazione in italiano (e non è poco), ed un’immensità di cose da fare, fanno di World of Warcraft l’MMORPG del momento, ed è una frase che probabilmente è stata ripetuta più volte negli scorsi dieci anni. La futura espansione inoltre, e ci tengo a precisarlo, aggiungerà una ventata d’aria fresca, che probabilmente non arresterà il calo di iscritti, ma lo rallenterà e rallegrerà i nuovi e vecchi giocatori. Stay Tuned per ulteriori aggiornamenti, visto che ne abbiamo ancora e ancora da disquisire sul gioco: instance, boss, cavalcature, mascotte e così via…