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Speciale

VGX 2013 – Speciale

Tutti i patiti di videogames, tutti coloro che vogliono sempre essere informati sul loro media preferito, con una cadenza ben precisa, si riuniscono ogni anno in alcune occasioni speciali: degli show talmente belli e spettacolari da catturare l’attenzione di milioni di persone da ogni parte del mondo. Ma cosa spinge gli appassionati a restare svegli fino a tarda notte pur di seguire questi fantastici show? Semplice! Le svariate sorprese e annunci che le software house preparano in occasione di tali kermesse per catalizzare su se stesse l’attenzione dei propri fan e “hyppare” il grande pubblico in vista dell’arrivo dei propri titoli. Tali sorprese si traducono spesso in adrenalinici trailer, gameplay live, interviste e tanto altro ancora, il genere di contenuti capaci di incrementare la salivazione del gamer medio. Manifestazioni come l’ E3 (Electronic Entertainment Expo) di Los Angeles, il Gamescom di Colonia, il Tokyo Game Show e, più recentemente, i VGA (Video Games Awards) di Spike TV ogni anno, infatti, fanno registrare ascolti incredibili essendo trasmessi su decine di canali di streaming per essere seguiti dal maggior numero di utenti possibile a riconferma del fatto che il media videoludico non è più relegato ad una nicchia oscura di nerd bensì è ampiamente diffuso in tutto il pianeta. Ieri sera Spike TV ha trasmesso la nuova versione dei propri VGA (una sorta di oscar dei videogames ndR) che, in occasione del rilascio sul mercato delle nuove console di Sony, Microsoft e Nintendo, ha cambiato eccezionalmente nome in VGX e, oltre alla premiazione dei titoli vincitori delle varie categorie proposte, ha mostrato al pubblico anche qualche succosa novità. Lo show, tuttavia, si è dimostrato ampiamente inferiore a quanto visto negli anni scorsi per una serie di motivi che ora andremo ad analizzare nel dettaglio.

GLI ANNUNCI “NUOVI”

Nelle settimane antecedenti alla messa in onda dell’evento, Geoff Keighley, celeberrimo giornalista videoludico divenuto a tutti gli effetti un presentatore per l’emittente Spike TV, ha gettato tanta benzina sul fuoco dell’hype e della curiosità dei videogiocatori promettendo, su Twitter, tante sorprese da capogiro per i VGX utilizzando come slogan per la cerimonia qualcosa come “See the Future“, letteralmente “Guarda il futuro”, fomentando gli animi di schiere di videogiocatori incuriositi. Gli annunci, effettivamente, ci sono stati, peccato che un’abbondante 80%, rigurdava giochi la cui esistenza era già stata svelata o addirittura in dirittura d’arrivo nei negozi. Ma andiamo per gradi. Lo show, presentato da Joel McHale e Geoff Keighley stesso, parte alla grande con i due showmen che annunciano di avere in serbo ben 13 “World Premieres” (che, in tutta sincerità, noi traduciamo in Prima Visione Mondiale di Titoli Nuovi, non in Prima Visione Mondiale di Features Aggiuntive per Giochi già Ampiamente Conosciuti, learn the difference Geoff! ndR). La prima grossa sorpresa esce fuori dal cilindro di TellTale Games, gli amatissimi sviluppatori dell’avventura grafica dedicata a The Walking Dead, vincitrice dell’ambito premio “Game of The Year 2012” e si traduce nell’annuncio di una nuova avventura episodica ambientata nell’incredibile quanto singolare mondo di Borderlands: Tales from the Borderlands è il titolo del prodotto. Successivamente, di nuovo TellTale, grande protagonista della serata, annuncia una serie dedicata all’ apprezzatissima saga di George R.R.Martin: Game of Thrones arriverà sui nostri schermi nel corso del 2014. Altra grande sorpresa, un vero fulmine a ciel sereno, arriva da Hello Games, studio indipendente al timone del piacevole Joe Danger che, approfittando della visibilità dell’evento, rivela No Man’s Sky, titolo di esplorazione spaziale in cui, a detta degli sviluppatori, i giocatori potranno navigare liberamente nell’universo di gioco scoprendo pianeti, studiandone l’ecosistema e soprendone i segreti. L’espressione dello sviluppatore tradiva un’evidente entusiasmo, inconfondibile segno che la piccola software house crede fermamente nella bonta di questo piccolo grande progetto. Sicuramente la sorpresa che abbiamo apprezzato di più dell’intera manifestazione. Concludiamo il capitolo dedicato alle “novità” con la notifica da parte di Crystal Dynamics e Square Enix dell’arrivo dell’ultimo capitolo delle avventure di Lara Croft, Tomb Raider in un’ edizione Definitiva rimasterizzata, ricostruita e ampliata per le console di nuova generazione Ps4 e Xbox One. Una serata relativamente parva di “bombe”, dunque, contrariamente a quanto successo l’anno scorso con Naughty Dog, ad esempio, che toglieva i veli a quello che si sarebbe rivelato un vero e proprio gioiello di programmazione, The Last of Us.

GLI ANNUNCI “AGGIORNATI”

Delle tredici World Premieres promesse inizialmente, quindi, solo quattro erano legate a titoli non ancora annunciati mentre le restanti non erano altro che “aggiornamenti” relativi a progetti già conosciuti dal grande pubblico come TitanFall di Respawn Entertainment con gli sviluppatori che hanno mostrato due nuove classi di robot giocabili nel gioco; The Division di Ubisoft i cui developer hanno mostrato le potenzialità dello sbalorditivo Snowdrop Engine; The Witcher 3: Wild Hunt di CD Projekt RED che si è mostrato con un trailer realizzato con maestria e Quantum Break di Remedy con Oskari Hakkinen che ha rivelato per la prima volta degli spezzoni di gameplay del titolo. Abbiamo apprezzato molto anche Dying Light di Techland per quanto l’apparizione di PewDiePie, noto youtuber assoldato per sponsorizzare il gioco, sia stata quanto meno discutibile, Destiny di Bungie che si è mostrato in forma smagliante e Broken Age di Tim Schafer e compagni con la collaborazione del celebre attore Elijah Wood che richiama molto da vicino il gameplay tipico di Monkey Island. Anche la stessa Nintendo, presente per la prima volta come ospite della kermesse che aveva promesso un annuncio inaspettato non ha fatto altro che rivelare un nuovo segmento inedito di Donkey Kong Country: Tropical Freeze per Wii U. Non si è trattato, quindi, di un evento povero di contenuti ma solo dotato di una mole quantitativamente inferiore di sorprese rispetto a quanto registrato negli anni scorsi.

PREGI E DIFETTI

PREGI:

  • Alcuni annunci ci sono piaciuti parecchio, primo su tutti il No Man’s Sky di Hello Games, vero e proprio Game of The Show
  • Gli aggiornamenti sullo sviluppo di titoli così attesi sono sempre piacevoli da seguire
  • Pochissimi gli intermezzi pubblicitari rispetto all’anno scorso
  • I video extra provenienti dagli Smosh, dai Rooster Teeth e dai Mega 64 ci hanno strappato qualche sorriso

DIFETTI:

  • Pochissime le sorprese degne di nota
  • Qualche premiazione ci è sembrata un po’ forzata
  • L’impostazione dell’intero evento protratta in 3 ore con lunghe interviste in inglese agli sviluppatori potevano risultare abbastanza pesanti per i non anglofoni facendo perdere allo show una buona porzione del fattore “Entertainment”
  • Lo show è stato, generalmente, più noioso rispetto agli anni passati

LE PREMIAZIONI

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COMMENTI DALLA REDAZIONE DI KINGDOMGAME.IT

  • Marco Cremona:

“Un edizione deludente, molto meno epica rispetto gli anni scorsi ma comunque abbastanza divertente grazie alla simpatia dei due presentatori (di cui non ricordo il nome). Videoludicamente parlando ci sono state alcune grosse sorprese, come i titoli di TellTale che aspetto non poco, il Gameplay di Quantum Break che mi ha convinto sempre di più sul titolo e la sorpresa Indie di No Man’s Sky! Ma alla fine quest’edizione è stata più deludente che altro.”

  • Cataldo Lodeserto

“Un edizione molto meno spettacolare rispetto a quelle precedenti. In disaccordo su un paio di premiazioni ma comunque la maggior parte hanno rispettato le aspettative. Molto più “emozionanti” i vari annunci e trailer mostrati. L’annuncio di Game of Thrones di Telltale Games e finalmente un gameplay di Quantum Break hanno dato sicuramente un senso alla visione della serata. Concludo col dire che la doppiatrice di Lara Croft è gnocca quasi quanto Lara.”

  • Riccardo Cantù

” I VGA di quest’anno si presentano all’appuntamento con tante variazioni sul tema rispetto a quanto visto in passato. Sotto il punto di vista dell’entertainment si è trattato di uno show abbastanza deludente, diluito in 3 ore difficilmente digeribili dai non “addetti ai lavori” mentre sotto il punto di vista contenutistico i giochi erano presenti in tutto il loro splendore seppure si avvertiva la mancanza delle sorprese di un certo livello a cui i VGA di Spike TV ci avevano abituati. Game of the Show per questo No Man’s Sky, quindi, che ha saputo colpirmi sia per la struttura che per le atmosfere proposte. Nutro grande attesa anche per i nuovi progetti di TellTale, una delle mie Software House preferite da sempre.”

  • Domenico De Martino

“Geoff Keighley ha svolto con maestria il proprio lavoro, creando attorno all’evento un hype non indifferente, fatto di piccoli indizi, sfuggevoli annunci, preparando una tavola che, all’apparenza, sembrava davvero ricca di specialità. Le tre ore dell’evento invece, sono passate lasciando, oltre al tanto sonno, anche l’amaro in bocca. Si, abbiamo visto il gameplay di Quantum Break, sappiamo che Telltale sta sfruttando i brand Borderlands e Game of Thrones, e poc’altro… ma poi? Poi manca la vera bomba, quell’annuncio che possa davvero cambiare le carte in tavola. Da tenere d’occhio No Man’s Sky. Anche le stesse world premiere sono stante abbastanza scialbe, con video per tre quarti già visti, mostranti poco di nuovo, e comunque nulla di realmente “concreto”. Le tre ore potevano sicuramente essere gestite meglio. Non boccio i VGX di quest’anno, ma li metto sotto alle edizioni precedenti, in quanto a contenuti, e soprattutto do un bel “furbacchione” a Geoff. Al prossimo anno.”

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