kingdomgame.it
Speciale

The Crew, sfrecciando negli USA in compagnia

Gli editoriali di Kingdomgame.it sono il pensiero del singolo redattore, essi sono scritti con la massima libertà e non subiscono variazioni o correzioni da parte degli editori.

Alla Games Week di quest’anno, ormai conclusa da quasi un mese, tra i tanti titoli a disposizione ho avuto modo di provare The Crew, il nuovo gioco racing di Ubisoft in arrivo il prossimo 2 Dicembre. Il gioco è caratterizzato come si intuisce dal titolo da delle crew, dunque ci troviamo a giocare in cooperativa con altri giocatori.

Nella demo è stato possibile per un primo momento muoversi liberamente per la mappa di gioco, dove ho potuto provare il sistema di guida, il quale a mio parere è risultato un po’ troppo assistito e questo a volte mi ha fatto causare anche alcuni incidenti. Il comparto grafico non è dei migliori ma riesce comunque ad essere apprezzato, mentre il sistema dei danni alle vetture è decisamente superficiale considerando lo stato delle auto anche dopo varie collisioni anche ad alta velocità, dunque un qualcosa di più arcade che non punta al realismo. Tornando a parlare delle crew, per chi non lo sapesse grazie ad esse se un nostro compagno completerà una missione qualsiasi in giro per il mondo di gioco, anche sulle nostre statistiche risulterà aver completato quella sfida, il che mi pare un aspetto positivo.

Pronti per sfrecciare a tavoletta!

Correndo troppo naturalmente vengo inseguito e infastidito dalle varie volanti della polizia, le quali sono relativamente facili da evitare anche se ovviamente gli incidenti involontari sono dietro l’angolo. In un secondo momento è iniziata la gara, essendoci varie postazioni collegate tra di loro ( tutte ben equipaggiate con sedile,volante e pedali di alta qualità) e insieme si è sfrecciato per la città con lo scopo, ovviamente, di arrivare primi. Il rilascio di The Crew è ormai imminente e credo che il team di sviluppo Ivory Tower possa riuscire a sistemare le ultime cose, come ad esempio l’intelligenza artificiale della polizia anche se per valutarla meglio servirebbe un’analisi più approfondita. Dunque riassumendo siamo di fronte a un gioco incentrato più sullo stile arcade che sul realismo, ma ciò non toglie il fatto che sia un titolo di un certo livello. 

Seguici su Facebook