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Samsung Gear VR, la realtà virtuale portatile

In occasione dell’evento IFA 2014 tenutosi pochi giorni fa in quel di Berlino, la multinazionale coreana Samsung ha presentato l’attesissimo phablet Samsung Galaxy Note 4. Quest’ultimo è stato accompagnato da qualcosa sicuramente più interessante, il cui annuncio era stato più volte auspicato e previsto da vari portali online.

Stiamo parlando del Samsung Gear VR, primo e nuovo visore per la realtà virtuale di Samsung che sarà compatibile solamente – almeno per il momento – con il nuovo Samsung Galaxy Note 4 ed in via di sviluppo presso Oculus VR, società con a capo Palmer Luckey acquistata recentemente dal colosso dei social network Facebook. Questa collaborazione non può che fare bene, anche in vista della promozione di Oculus Rift, visore arrivato finora alla versione DK2 dedita esclusivamente agli sviluppatori, che monta lo stesso schermo in dotazione sui Samsung Galaxy Note 3.

Samsung Gear VR

Una specie di “Oculus Rift” senza schermo e senza fili…

Il titolo di questo paragrafo, può farvi immaginare in maniera quantomai approssimativa le caratteristiche del Samsung Gear VR. Innanzitutto, la forma assomiglia, o almeno ricorda Oculus Rift, e le sue dimensioni sono grandi, ma in sé piuttosto contenute (198 x 116 x 90 mm) ma esso è sprovvisto di uno schermo. Questo perché è stato concepito per essere utilizzato assieme al Samsung Galaxy Note 4, che dovrà essere collocato sulla parte frontale. Il phablet permetterà agli utenti di vedere immagini definite all’ennesima potenza, grazie al display quad HD super amoled di 5,7 pollici. Dunque, il Gear VR darà la possibilità ai suoi possessori di visionare spettacoli teatrali, film e quant’altro completamente in 3D a 360 gradi, senza alcun tipo di limitazione di sorta, vista l’assenza ingombrante di fili e la possibilità annessa di provarlo ovunque, stando però attenti a non farsi prendere troppo dallo spettacolo. Sulla scocca è presente una parete tattile che consiste in un trackpad, il pulsante back per tornare appunto indietro, altri due per regolare la messa a fuoco del dispositivo ed infine il jack per essere collegato alla suo ingresso presente sul phablet Samsung.

Detto questo, il visore andrà a rivoluzionare anche il gaming mobile, cresciuto in maniera davvero esponenziale negli ultimi anni grazie alla potenza incredibile dei nuovi processori e sistemi operativi degli smartphone e tablet odierni. È proprio notizia di qualche ora fa, la collaborazione tra Samsung e Imangi Studios per realizzare e rendere disponibile fin dall’uscita del visore Temple Run VR. Ovviamente, si sa ben poco e nulla sui comandi che saranno resi possibili nel gioco, ma probabilmente ve ne sarà un utilizzo piuttosto limitato, tuttavia, a detta degli sviluppatori –  entusiasti per questa possibilità lavorativa – ci troveremo davanti a una rivisitazione ad hoc del gioco per questo nuovo visore VR.

Un ultimo importante aspetto riguarda il prezzo. Al momento entrambe le società si sono astenute nell’annunciare il prezzo di commercializzazione, forse perché ci stanno ancora pensando o magari perché hanno voluto prima osservare la risposta in termini di interesse del pubblico. Questa c’è assolutamente stata, noi stessi siamo parecchio curiosi, ma il prezzo risulta assolutamente fondamentale. Anche perché per utilizzare il dispositivo si dovrà possedere assolutamente un Samsung Galaxy Note 4 e quest’ultimo sarà tutt’altro che economico. Magari chissà, potrebbero commercializzarlo nella stessa confezione, ma è ancora tutto da vedere.

Non ci resta quindi che aspettare ulteriori informazioni da parte di Samsung e Oculus VR sulla data di uscita e sul prezzo di vendita di Samsung Gear VR.

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