Ritorno al Futuro. Una delle trilogie cinematografiche più apprezzate degli ultimi tempi. Trent’anni fa, dopo un po’ di controversie – il regista Robert Zemeckis e lo sceneggiatore Bob Gale, ideatori dei film, non godevano proprio di una grande fama all’epoca, ed ebbero difficoltà a proporre il progetto – usciva il primo capitolo. Domani sarà una data memorabile, visto che nel secondo viaggio di Martin e Doc sulla DeLorean, i protagonisti si erano ritrovati proprio a vivere in un immaginario 21 ottobre 2015. Bando alle ciance: in questo speciale vi parlerò di come nel corso di questi trent’anni il media videoludico non abbia mai smesso di rendere omaggio alla serie, non sempre riuscendo ad ottenere un riscontro positivo.
Partiamo dal principio: l’anno di uscita del primo Back to the Future era già pronto il primo omonimo videogioco, pubblicato prima su Amstrad, Commodore 64 e ZX Spectrum, e poi – ben quattro anni dopo – sul celeberrimo NES. Potrebbe sembrare una cosa positiva, e sicuramente la notizia che sarebbe uscito un videogioco sul film avrà fatto felici tutti gli appassionati dell’epoca, ma purtroppo il risultato fu quantomeno disastroso. Back to the Future – il videogioco – è un arcade a scorrimento verticale, nel quale dovremo comandare un Martin vestito con una maglia nera (?) e raccogliere quanti più orologi possibili, mentre environment ed antagonisti messi a caso in giro – comprese ballerine con l’hula hoop – cercheranno di ucciderci. C’è poco altro da aggiungere: il gioco non segue minimamente la trama e non ha davvero nulla a che fare con il film.
Purtroppo Back to the Future ha avuto un sequel nel 1990, dedicato agli ultimi due capitoli della serie cinematografica e purtroppo questo sequel si è rivelato qualcosa di ancora più brutto del predecessore. Questa volta infatti avremo sotto mano un platform, che non è altro che un volgare plagio di Super Mario, con nemici davvero messi a caso negli scenari ed un Martin che dovrà saltellare sulla mappa per concludere i livelli. L’unico collegamento con i film sta nella DeLorean che ci salverà ogni volta che cadremo di sotto.
Questi primi, fallimentari, tentativi di rendere Back to Future un videogame vengono riassunti egregiamente nell’Episodio 6 dell’Angry Video Game Nerd, celeberrima serie di Cinemassacre. Trovate il video a cui mi riferisco in calce all’articolo.
Finalmente, nel 1993, arriva la svolta. Su SNES viene pubblicato Super Back to the Future II, che si rivela un platform colorato e divertente, pieno di dettagli, ma soprattutto con un gameplay piacevole e – cosa non da poco – la colonna sonora originale del film, ovviamente riadattata per console. Inoltre il titolo risulta essere il primo videogioco che segue effettivamente la trama del film; l’unica pecca è stata riscontrata in un livello di sfida leggermente troppo alto.
Lo stesso non si può dire per Back to the Future part II e Back to the Future part III, pubblicati su console SEGA e computer tra il 1990 ed il 1991, che si sono rivelati uno un mero arcade sullo stile del primo titolo della serie, l’altro un’accozzaglia di minigiochi con un brand stampato in copertina.
Da qui, per ben dieci anni, di Back to the Future non se ne vede nemmeno l’ombra sugli scaffali dei negozi di videogiochi, finché, nel 2001, nel party game Universal Studios Theme Park Adventure per GameCube la saga non viene riesumata per uno speciale minigioco.
Bisogna aspettare altri dieci anni per vedere di nuovo la celeberrima saga nel mondo videoludico, ma questa volta non si tratta di una mera apparizione: nel 2010 infatti TellTale Games, dopo essersi accordata con la Universal Pictures, lancia Back to the Future: The Game su PC, Mac, Playstation 3, Wii e iPad, dividendolo in cinque episodi a cadenza mensile.
Il titolo risulta il primo videogame che focalizza l’attenzione del giocatore sulla trama: si tratta infatti di un’avventura grafica, un “punta e clicca”, dove dialoghi ed enigmi sono all’ordine del giorno. Back to the Future: The Game risulta essere un sequel rispetto alla saga canonica, avendo luogo gli eventi nel maggio 1986, sei mesi dopo le vicende di Back to the Future Part III. Questa volta i viaggi nel tempo saranno ambientati nel 1931, ed il nostro Marti dovrà correre in soccorso al suo amico Doc per motivi che non siamo qui a spiegarvi. Ovviamente cambiare il passato avrà delle conseguenze, ed è su questo concetto che si baserà il lavoro di TellTale Games, il quale, a quanto detto dalla critica e dal pubblico, si è rivelato un buon gioco per quanto riguarda storia ed atmosfera, anche se risente di una realizzazione tecnica non proprio eccellente.
Per concludere in bellezza, vi informo che giusto il prossimo 21 ottobre verrà rilasciato un DLC per Rocket League contenente la famosissima DeLorean.
Bene, questo e quanto. spero che questo excursus/crossover a tema “21 ottobre 2015” vi sia piaciuto, non mi resta che chiedervi se avete avuto l’occasione di provare uno dei titoli sopra citati, oppure, ancora meglio, se mi è sfuggito qualcosa. In entrambi i casi potete farmi sapere la vostra nei commenti. Alla prossima!