Facciamo il punto della situazione su tutto quello che attualmente conosciamo a riguardo della nuova creatura targata Rockstar Games.
Quando l’anno scorso Red Dead Redemption 2 si mostrò a tutto il mondo con un teaser trailer tanto breve quanto intenso, fu come un fulmine a ciel sereno. Nonostante lo scorso Red Dead Redemption avesse infatti riscosso infiniti elogi da parte di critica e pubblico, l’enorme successo ottenuto da Grand Theft Auto V e, in particolare, dalle sue componenti online, avevano portato molti a ritenere che l’IP potesse essere stata infine abbandonata per far posto a un mondo di soli GTA e microtransazioni, dubbi e timori che Rockstar Games ha spazzato via con un singolo colpo di spugna ben assestato.
Dopo la presentazione ufficiale, la società statunitense ha però mantenuto il massimo riserbo tenendo ben protetti tutti i segreti che la sua agognata creatura punta a regalarci, di fatto limitandosi solo a pubblicare qualche sporadico trailer seguito da altisonanti dichiarazioni che han saputo far venire l’acquolina in bocca a tutti noi. Considerando però che l’uscita del titolo non è poi così distante – dopotutto parliamo pur sempre del 26 ottobre 2018 – sono ancora tanti i dubbi che ci attanagliano il cuore, timori relativi soprattutto alla componente single-player dell’opera. Proprio al fine di far chiarezza su ciò che l’epopea in salsa Far West targata Rockstar Games punta a diventare, abbiamo quindi deciso di realizzare un articolo specificatamente dedicato a tutto quello che attualmente conosciamo a riguardo.
Sotto un profilo puramente narrativo, sono ancora pochi i dettagli a nostra disposizione, ma al momento sappiamo per certo che Red Dead Redemption 2 si andrà a identificare come prequel del primo capitolo. L’ambientazione in cui potremo muoverci ci vedrà infatti immersi nel Far West del 1899, un’epoca di cambiamenti radicali che si sarebbero rapidamente susseguiti lungo tutti gli stati di frontiera. La febbre dell’oro si è ormai del tutto spenta e le strumentazioni meccaniche stanno prendendo sempre più piede in ogni dove, lì dove i cavalli stanno infine cedendo il posto a veicoli motorizzati, tra auto e locomotive che con i propri scarichi di gas inquinano l’aria di ogni zona limitrofa. I tempi dei bandidos e degli sceriffi è ormai al tramonto; ora è giunto il momento che la civilizzazione faccia il suo poderoso passo in avanti.
Sarà proprio in questo contesto di visibile cambiamento che i membri della banda di Dutch – vecchia conoscenza di tutti i giocatori che ebbero modo di gustare il capitolo del brand uscito per la scorsa generazione di console – dovranno continuare a tirare avanti evitando pallottole capaci di far esalare l’ultimo respiro. Tra i membri della gang sarà presente anche Arthur Morgan, protagonista di questa nuova avventura. L’esatto momento in cui potremo finalmente tenere in mano il pad sarà anche quello in cui tutto starà ormai andando a rotoli. Un assalto in grande stile, un piano attentamente studiato, un errore fatale. Le premesse narrative dell’avventura ci vedranno in piena fuga dalle forze di giustizia ormai sguinzagliate in ogni dove subito dopo il totale buco nell’acqua scaturito dal nostro ultimo colpo.
Allo stato attuale non abbiamo ancora molte informazioni sullo sviluppo delle vicende, ma conoscendo Rockstar Games non possiamo che aspettarci una solida avventura narrativa carica di tensione dove ogni personaggio saprà rivelarsi magnificamente caratterizzato, con i suoi demoni interiori e i suoi sporchi segreti. Red Dead Redemption 2 non punta a raccontare una vicenda dai toni fiabeschi e anzi, aspettatevi tradimenti, inganni, massacri insensati e molto altro ancora. In tal senso, sarà molto interessante vedere quanti volti già noti avremo modo d’incontrare durante il nostro cammino e quanto sarà effettivamente possibile interagire con loro. Visto e considerato che tra i nomi presenti nel cast abbiamo già potuto scorgere la presenza di John Marston, amato protagonista del primo capitolo, non possiamo che aspettarci qualche bella sorpresa in tal senso.
Se già sotto il profilo narrativo Red Dead Redemption 2 punta a offrire una solidissima base, è da un punto di vista ludico che le cose si fanno decisamente interessanti. Come da prassi per tutti i titoli targati Rockstar, anche questo nuovo episodio del brand andrà sicuramente a configurarsi come action-adventure in terza persona capace d’offrire un enorme e affascinante mondo di gioco da poter esplorare liberamente, con infinite attività aggiuntive e missioni secondarie da poter completare a proprio piacimento. Proprio la mappa che sarà messa a nostra disposizione rappresenta però uno dei più importanti punti di forza del gioco stesso, il quale non punta a regalarci semplicemente una splendida scenografia in cui muoversi, bensì tenta di dar forma a un universo vivo e realistico capace di coesistere a tutto tondo.
Come spiegato dal team, l’obiettivo principe da cui si è partiti per la realizzazione di Red Dead Redemption 2 potrebbe riassumersi nella creazione di un mondo in cui la vita scorresse in maniera totalmente indipendente dal giocatore. Nel Far West immaginato da Rockstar Games noi non saremo altro che una semplice pedina che ben poco potrà fare per influenzare l’ambiente ludico circostante, costretti a essere furiosamente trascinati dagli eventi quotidiani di un’epoca storica pericolosa e irta d’insidie. L’utente stesso dovrà essere il primo a volersi pendere negli affascinanti ambienti di gioco, desideroso di poter gestirsi una vita fatta di pixel e stringhe di codice che sembri però il quanto più complessa e realistica possibile. Grande importanza è stata data alla strutturazione del game-design, lì dove ogni nostra azione provocherà reazioni più o meno nette.
L’idea alla base del tutto vedrà gli NPC circostanti reagire credibilmente ai nostri comportamenti. Vi è molta interazione audiovisiva all’interno della nuova epopea di casa Rockstar e questo sarà possibile notarlo fin dai primi istanti in-game. Sarà ad esempio possibile ascoltare conversazioni capaci di sbloccare qualche nuova quest o, ancora, osservando troppo a lungo un losco individuo tenutosi in disparte, potreste inavvertitamente dar vita a una sparatoria. Il team di sviluppo ha spiegato che le nostre azioni avranno addirittura ripercussioni anche all’interno dell’intreccio narrativo principale, con personaggi a noi più o meno amichevoli a seconda di come ci saremo comportanti nel corso delle nostre scorribande.
Altro aspetto d’estremo interesse che il team ha lentamente presentato al pubblico riguarda il concetto di gang che permea l’intera esperienza. Seppur sia effettivamente vero che il giocatore potrà tranquillamente farsi gli affari propri, puntando ad agire unicamente per se stesso, in-game sarà possibile comportarsi razionalmente per fare in modo che a beneficare dei propri sforzi non siate solo voi, bensì tutta la vostra banda di fuorilegge. La vita nella gang e l’accampamento in vostro possesso rappresenteranno degli elementi fondamentali nell’economia di gioco e si riveleranno determinanti per l’innesco d’imprevedibili reazioni a catena capaci di dare maggior spessore all’intero intreccio narrativo.
In maniera non dissimile da quanto già visto in altre opere, sarà nostro compito trovare selvaggina, materiali di vario tipo e, ovviamente, denaro in gran quantità per poter espandere le nostre operazioni. Tutto questo al fine di sbloccare nuove attività e missioni aggiuntive. Proprio per rimarcare il senso di libertà che Red Dead Redemption 2 punta a offrire, gli sviluppatori hanno ribadito come tutto sarà lasciato nelle mani del giocatore che, sostanzialmente, potrà tranquillamente decidere se far filare tutto liscio o meno, con conseguenze nette sui rapporti dei nostri compagni e di tutta la comunità di cui ci saremo circondati. A questo andrà ad affiancarsi un vero e proprio sistema morale che porterà a drastici cambiamenti nei confronti di vari personaggi.
Grande attenzione è stata poi posta nella gestione del proprio fidato destriero che – se nel primo capitolo rappresentava solo uno strumento con cui muoversi – in questo secondo episodio verrà identificato come un vero e proprio essere vivente. Sarà necessario accudirlo per migliorarne il livello di lealtà e saranno presenti numerose razze a nostra disposizione, ognuna con qualità uniche e svantaggi da dover tenere seriamente in considerazione. Un balzo in avanti sembra poi essere stato compiuto anche nei confronti del gunplay, più rifinito e attentamente lavorato per meglio differenziare le tante bocche da fuoco che ci verranno date in dotazione, e dell’intelligenza artificiale, con avversari che si riveleranno capaci di cooperare per stanarci e che reagiranno realisticamente alle situazioni che si andranno via via a creare durante uno scontro.