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Pokémon GO – Il nuovo male della società?

Gli editoriali rappresentano il pensiero del singolo redattore e non dell’intera redazione, pertanto offrono una riflessione personale, non vengono corretti dagli editori.

Nel giro di pochissimi giorni Pokémon GO, la nuova applicazione per smartphone iOS ed Android, ha superato ogni record di download, catturando alla sua rete un numero sempre maggiore di giocatori. Non solo i fan del brand, ma anche persone che non hanno mai toccato un GameBoy hanno dato il via alla loro avventura. Questo boom, probabilmente inaspettato sia da Nintendo che da Niantic, ha portato con sé qualche criticità.

Come tutto ciò che in poco tempo diventano famose, anche un titolo come pokémon è riuscito a dividere tutti, dai giocatori fino alla stampa. C’è chi lo ama, chi lo odia e, infine, chi lo condanna per essere il motivo che porterà la società alla distruzione. Purtroppo quest’ultima frase è tutto purché una barzelletta, ma vi sarà tutto chiaro a breve.

Pokémon Yes e Pokémon No: Civil War

Tutti i videogiochi sono amati ed odiati, non c’è eccezione, ma i due fronti contrapposti nati con l’uscita di Pokémon GO non si dividono più solo tra coloro a cui piace il gioco e coloro a cui non piace, ma ha un bacino più ampio di critica. Ultimamente, soprattutto nei social network, le critiche non si basano sul prodotto e sulla sua qualità, ma bensì sulle sue conseguenze nel mondo reale.

Abbiamo quindi due fazioni, coloro che difendono l’applicazione, perché incentiva l’uscire di casa e la socializzazione con altre persone e coloro che la criticano, perché tale applicazione farebbe il lavaggio del cervello ai giovani, che non sarebbero più in grado di distinguere la finzione dalla realtà.

 L'allenatore del gioco è personalizzabile!

Certo, i videogiochi vengono spesso criticati, non è certo una novità, tutti i videogiocatori ricordano bene le critiche a GTA e, recentemente, ai videogiochi in generale per la storia dell’attentato in Germania. C’è una differenza abbastanza sostanziale tra questi eventi e l’applicazione, ancora adesso la diatriba sembra non voler finire

Notizie al limite dell’assurdo

Uno dei motivi, se non quello principale, per cui la fazione del “no” ha paura di questa applicazione, è probabilmente da attribuire alle notizie che si leggono su Pokémon GO. Quasi ogni giorno ne esce una nuova, dal tizio che si è licenziato per catturarli tutti da quello a cui hanno sparato perché vicino ad una proprietà privata a caccia di Pokémon.

La cosa difficile da capire è quali di queste notizie siano vere, dopotutto chiunque può scrivere una cavolata e pubblicarla online. Questa massima purtroppo si applica anche con argomenti più seri. Anche i video fanno la loro parte, quello più famoso è la fila di persone che blocca delle auto in autostrada per, a detta di chi lo condivide, catturare un Pokémon. 

L'avventura ha luogo nel mondo reale!

Un altro fa vedere invece delle persone che semplicemente cadono perché guardano lo schermo del loro cellulare. Mentre il primo video è già stato smentito (il motivo dello stop delle macchine è diverso dalla caccia ad un pokémon) il secondo potrebbe riguardare qualsiasi cosa, dopotutto i poveri malcapitati potrebbero semplicemente star scrivendo un messaggio, da quello che ne sappiamo.

Mentre alcune notizie e video sono vere, inutile dire che le stesse cose possono capitare anche con altre applicazioni o, semplicemente, telefonando mentre si guida. Riteniamo quindi che sia un quantomeno azzardato dire che la società vedrà la sua fine per colpa di Pokémon GO.

Il caso Codacons

L’ultima assurdità sul caso Pokémon GO riguarda il Codacons che, stando ad un messaggio che potete trovare tramite il sito ufficialechiede di vietare l’applicazione in Italia. Il motivo è semplice ed è quello utilizzato dai sostenitori del “no” (altro che referendum di ottobre), ovvero che il gioco presenta un pericolo, visto che potrebbe causare un incidente.

La cosa è divertente perché a questo punto dovrebbe essere vietato interamente l’uso dello smartphone, visto che tutte le applicazioni sono interamente pericolose, essendo una distrazione per il guidatore o comunque per chi lo utilizza. Tutti sappiamo già come finirà questa storia, l’applicazione non verrà rimossa e probabilmente quando ci penseremo in futuro ci faremo una bella risata. 

Non tutto il male viene per nuocere

Nonostante messaggi sui social network contro l’applicazione, immagini o video che condannano Pokémon GO per distruggere la società e persone che vedono nel gioco uno strumento per rimbambire tutti, bisogna dire che tutto ciò non può che giocare a Niantic e Nintendo. Non solo tutto questo parlare del titolo ha riportato in auge il brand anche tra coloro che non lo seguono da anni, ma è comunque una pubblicità completamente gratuita.

Ecco lo starter d'acqua di prima generazione!

Per non ribadire la classica citazione “bene o male, basta che se ne parli”, possiamo restare nel regno dei videogiochi. Come alcuni di voi ricorderanno, Rockstar aveva fatto in modo che si parlasse male di GTA proprio per attirare l’attenzione sul suo prodotto. Anche personaggi importanti e VIP parlano di Pokémon GO, dando ancora più risalto all’applicazione. Come tutte le battaglie, anche questa guerra finirà da un giorno all’altro, quasi come se non fosse mai esistita, non si parlerà più di questo gioco come un pericolo per la società.

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