Se ci si fosse dovuti approcciare a questa Playstation Experience, basandosi solamente sulle precedenti edizioni non ci sarebbe stato molto di cui essere emozionati, nessun particolare annuncio da attendere con trepidazione. Ed invece, proseguendo quanto fatto in occasione dell’E3 dello scorso giugno, caratterizzato da una lunga serie di annunci parecchio interessanti, in Playstation hanno deciso di confezionare un succoso regalo di Natale in anticipo, una sorpresa per tutti quei fan ansiosi di conoscere il futuro che si sarebbe prospettato per la propria console. La conferenza di questo 4 Dicembre è quindi un atto d’amore verso gli amanti storici della piattaforma nipponica, verso tutta una lunga serie di brand che hanno regalato ricordi indimenticabili ad una così ampia moltitudine di persone.
Sotto il segno di Naughty Dog
Che nel corso della conferenza venisse ad un certo punto rivelata l’espansione single player di Uncharted 4 era oramai cosa assodata. A distanza di sette mesi dal suo rilascio e con così poche informazioni disponibili, le occasioni per la sua apparizione non erano poi molte. Predire però che il lavoro di Naughty Dog avrebbe addirittura aperto la conferenza e avuto come protagonista l’amatissima Chloe Frazier (Uncharted 2: il covo dei ladri) era quasi impossibile. Uncharted: The Lost Legacy (questo il nome del DLC) si è invece mostrato in un lungo video di gameplay, presentando agli spettatori le meraviglie notturne e le minacce di una bellissima ambientazione indiana. Minacciosa quasi quanto le reazioni che l’anno scorso avevano accompagnato la scelta di Shawn Layden, dirigente Playstation, di indossare una maglietta che ammiccava ad un possibile ritorno di Crash Bandicoot sui nostri schermi. Questa volta però l’abbigliamento a tema Wipeout ha anche portato ad un subitaneo annuncio, con il reveal della collezione rimasterizzata dei tre iconici capitoli di una delle serie più seguite nella storia delle console Sony.
Un evento che ha letteralmente mandato fuori di testa gran parte dell’audience, acuito ulteriormente dalla decisione di mostrare dopo mesi di silenzio il gameplay delle remastered di Crash Bandicoot, in arrivo nel corso del 2017. Una conferenza che quindi si è sviluppata sotto la buona stella del più talentuoso team tra i first party di Sony, che seppure non partecipi a questa operazione (nata con la collaborazione di Activision) ne ha comunque creato le basi. Se a tutto ciò andiamo poi ad aggiungere l’annuncio di un certo Marvel VS Capcom Infinite, il cui gameplay è stato poi mostrato nel corso della Capcom Cup di sabato ed un interessante video di Ace Combat 7 (disponibile anche per PlayStation VR) si capisce facilmente come l’inizio dell’evento si sia affermato come uno dei più scoppiettanti degli ultimi anni.
Saghe passate ed episodi futuri
Ma un solido inizio non può bastare per la riuscita di un evento importante come questo e quindi l’operazione nostalgia portata avanti da Sony è continuata con altri acclamati ritorni e qualche inaspettata sorpresa. Approdano nuovamente sulle console nipponiche titoli iconici come Parappa The Rapper, Patapon e Loco Roco, che beneficheranno anche del supporto a Playstation Pro e saranno accompagnati dall’inaspettata ricomparsa di Knack, o meglio del suo seguito, in produzione nonostante lo scarso successo di critica del primo capitolo. E se magari a molte persone annunci di questo carattere non dicono poi molto, per trascorsi o scarso interesse nel genere certamente il filmato di gameplay dedicato a Ni No Kuni 2 avrà fatto nascere più di qualche sorriso. D’altronde stiamo parlando, nonostante in questo caso lo studio Ghibli non partecipi attivamente allo sviluppo del progetto, di un titolo che ha dalla sua un comparto artistico di eccezionale livello oltre che una colonna sonora curata dal maestro Joe Hisaishi.
Segue poi una lunga serie di annunci relativi ad interessanti localizzazioni occidentali e produzioni indipendenti come nel caso di Yakuza Kiwami, Yakuza 6 e Danganronpa V3: Killing Harmony. E se tra gli indie alcuni titoli non sono totalmente inediti come Pyre (dagli sviluppatori di Bastion e Transistor) e What Remains of Edith Finch, altri sorprendono fin dal primo sguardo, specialmente se parliamo di Vane e di Nex Machina, nuovo titolo dei ragazzi di Housemarque. Certo, i videogiochi in lavorazione per Playstation VR (Starblood Arena su tutti) non lasciano particolarmente a bocca aperta, ma se questo è il prezzo da pagare per ricevere una bomba finale come quella che ha fatto zittire in un sol colpo migliaia di persone in platea allora ci va bene così. Perché l’annuncio di The Last Of Us Part II è di quelli che da soli giustificano mesi di attese e speranze. È il ritorno di uno dei giochi più significativi ed importanti della scorsa generazione, di un titolo che ha ridefinito gli standard narrativi del medium videoludico. È anche il ritorno di Ellie e Joel, impegnati alcuni anni dopo la conclusione delle vicende narrate nel primo capitolo in nuovi sforzi di sopravvivenza in un mondo desolato ed ostile. E non importa che dovremo aspettare perlomeno fine 2018 (ancora più probabile 2019) perché ciò che avremo per le mani sarà sicuramente qualcosa di entusiasmante ed eccelso. Un po’ come questa conferenza, che seppure manca di veri e propri annunci importanti ha comunque regalato una lunga serie di perle e soddisfazioni ai propri fan. Ed in vista dell‘E3 2017 del prossimo anno ciò che conta di più è sicuramente questo.