Ho deciso di aprire il mio editoriale con questo titolo provocatorio, ma non fraintendetemi. Amo il calcio in ogni sua forma, da quello reale alle diverse varianti ludiche: fantacalcio, figurine, subbuteo e ovviamente videogiochi. Tutti i videogiochi: non importa che la sponda sia canadese o giapponese, giocare a calcio su console è sempre divertente perché Electronic Arts e Konami hanno saputo diversificare la propria formula in maniera bilanciata.
FIFA ha sempre proposto un’idea di calcio più verosimile, molto più tattica e quindi più difficile, ideale per chi ama mettersi alla prova e godere di una simulazione più vicina al vero calcio. Pro Evolution Soccer ha invece optato per una giocabilità più veloce, con un comparto grafico più curato per una formula più spettacolare e quindi ideale per chi preferisce un’atmosfera arricchita da licenze ufficiali e volti identici a quelli dei propri beniamini calcistici.
Negli ultimi anni ho preferito l’offerta di FIFA, pur continuando a seguire l’evoluzione di PES anno per anno, nella speranza che il brand tornasse alla gloria di un tempo, un monopolio perso a causa dell’avanzare sempre più incessante del colosso EA con il passare delle generazioni. Quest’anno Konami sembra decisa più che mai a tornare sul palcoscenico con un PES 2016 che dal punto di vista grafico, stando almeno alle prime immagini diffuse in questi giorni, non è mai stato così bello. Sarà che quest’anno cade il ventennale del brand, sarà il ventiduenne Neymar, campione di livello mondiale, stella del presente e del calcio che verrà, come testimonial di questa nuova iterazione, sarà la voglia di tornare alla ribalta, ma PES 2016 promette bene.
La scorsa edizione ha quasi colmato il gap con FIFA, al punto da meritarsi il premio come miglior videogioco sportivo del 2014. Questo, quindi, potrebbe essere l’anno della consacrazione su next gen per il titolo nipponico? Badate bene al punto interrogativo, però: le mie sono solo le sensazioni e le speranze di un appassionato. Sul web impazza entusiasmo, questo ci sta, ma anche certezza sulla buona riuscita di PES 2016 per motivi che esulano completamente da elementi che dovrebbero costituire il perno di una simulazione calcistica, come ad esempio un gameplay convincente. Scopriamo insieme, dunque, tutte le novità di PES 2016 in attesa, magari, di ulteriori informazioni dall’E3 2015 di Los Angeles.
La stagione calcistica appena conclusasi ci ha regalato momenti che resteranno impressi nelle menti dell’attuale generazione di calciofili. Dal selfie di Totti dopo la doppietta segnata nel derby contro la Lazio all’esultanza di Aubameyang, che ha indossato una maschera dell’Uomo Ragno in occasione della vittoria contro il Bayern Monaco in Supercoppa. PES 2016 si è presentato al mondo, in occasione del reveal ufficiale avvenuto qualche giorno fa, con la possibilità di controllare le esultanze dei calciatori dopo aver segnato un gol. Qualcosa che abbiamo già visto in FIFA negli ultimi anni, con la differenza che nel titolo EA c’è un numero limitato di animazioni che valgono per tutti gli atleti, eccezion fatta per i giocatori più famosi che hanno esultanze particolari (ad esempio il “violino” di Gilardino, la posa di Ronaldo o le due dita di Pazzini).
In PES 2016, probabilmente con la pressione di alcuni tasti, sarà possibile riprodurre sequenze speciali, come appunto il selfie del capitano della Roma o far indossare la maschera dell’Uomo Ragno all’attaccante in forza al Borussia Dortmund. Il tutto impreziosito da un comparto grafico senza precedenti grazie al motore Fox Engine, con Neymar Jr a fare da protagonista. Inoltre, il nuovo sistema climatico introdurrà cambi meteorologici dinamici.
Tutto ciò, unito alla presenza di loghi ufficiali, come quelli dei tornei di UEFA Champions League, Europa League e Copa Libertadores ma anche quelli di alcuni club ‘fasulli’ (del campionato inglese soprattutto) che saranno inseriti con degli aggiornamenti, contribuirà ad offrire un’esperienza visiva che, nella storia di Pro Evolution Soccer, non è mai stata così realistica. Attenzione però: ho detto visiva!
Sul piano della giocabilità, infatti, PES negli ultimi anni ha fatto molta fatica nel reggere il confronto con FIFA. Il problema principale risiedeva in una IA decisamente carente negli schemi senza palla, e in movimenti decisamente poco naturali. I piani alti di Konami hanno dichiarato che la musica sta per cambiare: il trailer di annuncio, pubblicato il 12 giugno scorso, promette nuove features che finalmente dovrebbero rivoluzionare il brand e determinare quell’inversione di marcia tanto attesa.
Il sistema dei contrasti, sia quelli a terra che quelli aerei, saranno migliorati notevolmente grazie a nuove animazioni che renderanno le collisioni molto più reali e diverse tra loro a seconda delle situazioni. Non solo, anche l’IA subirà numerose migliorie, così come i duelli 1 vs 1 e una nuova, arricchita Master League. Per non parlare dell’editing, da sempre esclusiva caratteristica di PES, che sarà implementato con la possibilità di importare immagini per le versioni Playstation 4 e Playstation 3. Per maggiori informazioni su queste meccaniche, vi rimando al trailer in calce all’articolo.
Insomma, rivoluzione totale per un brand storico, che in occasione del suo ventesimo anniversario propone lo slogan “Love the Past, Play the Future”, oltre che una serie di edizioni esclusive (Day One Edition, Anniversary Edition e Digital Pre Order Edition). Come ho già detto in apertura, tuttavia, il fandom appare sicuro anzitempo del successo di PES 2016, con una buona fetta di utenza concentrata unicamente sulle “chicche” grafiche.
Il ritorno alla gloria per il nuovo titolo calcistico di Konami è effettivamente a portata di mano, a patto che gli innesti nel gameplay rispettino le attese e le promesse fatte. Non basterà di certo il selfie di Francesco Totti a determinare il cambio di rotta. Altrimenti non ci sarà alcun vincitore, soltanto l’ennesima diversificazione di offerta che porterà all’ennesima diatriba e all’ennesimo dilemma: “Quest’anno FIFA o PES?”. Di nuovo.