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Perché la closed beta di The Crew mi ha stupito

In attesa del provato della closed beta di The Crew in arrivo nei prossimi giorni, volevamo condividere con voi i nostri pensieri proprio sul titolo Ubisoft, freschi freschi dall’averlo provato con mano per la prima volta. Pensieri che arrivano dal sottoscritto (i colleghi non ne hanno ancora avuto il modo, mi dispiace per loro) il quale espresse il suo interesse già dal suo annuncio scrivendone un’anteprima dedicata. Il solo trailer visto durante l’E3 mi esaltò come pochi, finalmente il ritorno di un titolo che fa le veci di Fast & Furious nella sua incarnazione videoludica, dopo che il titolo che svolgeva questo compito ha deciso di cambiare strada (Need for Speed coff coff).

The Crew closed beta impressioni

Inizio a giocare e parte una sequenza cinematografica dove vengo inseguito da numerose volanti della polizia. Ed ecco che si forma un sorrisone sul mio volto, inseguimenti e polizia generano ricordi meravigliosi nella mente di chi ha giocato i gran bei titoli della serie nominata sopra. Ed ecco che con il pickup arancio arancia del protagonista mi butto a tutta velocità verso il primo checkpoint davanti a me, andando a tutta velocità giù per le colline di Detroit, apprezzando il panorama e sfasciando qualche steccato delle fattorie presenti in zona, nel mentre la polizia cerca di fermare la mia corsa. Attraverso delle paludi e già mi viene alla mente come lo scenario sia diverso e variegato, dopo soli pochi minuti di gioco.

The Crew closed beta impressioni

A questo punto ci viene chiesto di fare una sincronizzazione. Avete presente no? Quella meccanica presente da anni nei giochi Ubisoft dove per rivelare la mappa dobbiamo prima raggiungere un’antenna o un punto d’osservazione che sia. Francamente? È ora che trovino un’alternativa. Ritrovarla in ogni loro titolo è ridondante e controproducente. Tralasciando questo, ho lasciato il pickup per prendere una muscle car, e dirigermi alla prima gara. Altro super sorrisone alla cut scene in puro stile Fast & Furious vecchia scuola. Immaginatevi la scena, macchine in bella mostra in preparazione della partenza, un mucchio di gente intorno, musica a tutto volume e ruote che iniziano a scaldarsi. Al traguardo scopriamo di dover scortare nostro fratello per concludere un affare, ed è qui che parte una sequenza cinematografica esaltante, qui la rivelazione. Ciò che pensavo si trattasse di un semplice gioco di guida, si è trasformato in un thriller con una trama di fondo interessante. Spero che riesca a mantenere alto l’interesse fino in fondo.

In conclusione, il tuning, finalmente è tornato! Sia lodata Ubisoft per aver riportato alla luce le modifiche estetiche (serie, non il solo cambio di vernice… Need for Speed coff coff) unendole a quelle meccaniche. Altri dettagli li scoprirete nel mio articolo dedicato, per poi ritrovarci in occasione della recensione. The Crew è l’unico titolo ad oggi per cui ho un hype alle stelle, e voi?

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