“ Ricchezza! Fama! Potere! C’è stato un uomo che ha conquistato tutto questo: Gol D. Roger, il re dei pirati. Il mito del tesoro che avrebbe lasciato alla sua scomparsa ha spinto molti a salpare. “Il mio tesoro?! Prendetelo pure se volete. Cercatelo! Chissà se qualcuno di voi lo troverà.” Gli uomini si spinsero alla volta della Grand Line. Il mondo entra così nella grande Era dei Pirati. ”
Come altro iniziare uno speciale su One Piece se non con questa introduzione che accompagna anche l’inizio di ogni singolo episodio dell’anime? Oggi infatti parleremo insieme dell’incontro tra manga e videogioco che in questi anni sta facendo divertire migliaia di appassionati dell’opera creata dal maestro mangaka Eiichiro Oda. Lo scopo sarà quello di avvicinare gli amanti del manga, o dell’anime, ai vari videogame usciti riguardanti il brand e viceversa, creando un breve riassunto di tutto ciò che One Piece ha generato intorno a sé. Ma ora è il momento di levare gli ormeggi e partire finalmente verso il Grande Blu alla scoperta di uno shonen che per molti rappresenta qualcosa di più di un semplice fumetto.
Come già detto il mito del tesoro, chiamato One Piece, lasciato da Gol D. Roger ha spinto molti ha lasciare la propria patria in cerca di avventure e fama, tra di loro troviamo anche Monkey D. Rufy, detto anche Lufy o Rubber a seconda delle varie edizioni, che sarà il protagonista della nostra storia. Apparentemente un giovane e solare ragazzo nasconde la capacità innaturale di allungarsi, ingrandirsi e rimpicciolirsi, il tutto grazie all’ingerimento da piccolo di uno dei rari Frutti del Diavolo, in questo caso il frutto Gom Gom, che lo ha reso un uomo di gomma. Da solo e a bordo di una semplice scialuppa inizierà quindi il suo viaggio in mare seguendo la Rotta Maggiore che dovrebbe portarlo all’isola dimora di One Piece.
Inutile dire che il suo viaggio non sarà semplice, fin dal primo momento gli enormi mostri marini che abitano il mare gli metteranno i bastoni tra le ruote ma grazie ai suoi poteri non rappresenteranno mai un vero problema per il giovane pirata. Altrettanto non si può dire per gli altri avventurieri desiderosi di mettere le mani sul tesoro per primi e dei soldati della Marina Militare il cui scopo è quello di catturare i pirati. Più volte Rufy si troverà a dover combattere senza esclusioni di colpi contro vari soldati e altri pirati ma quasi sempre la sua forte determinazione e le sue abilità riusciranno a tirarlo fuori dai guai. In tutto questo non sarà mai solo, nel suo viaggio incontrerà dei fedeli amici che si uniranno alla sua ciurma diventando man mano una delle ‘squadre’ più ricercate del mondo.
I suoi compagni d’avventura saranno: Zoro, un abilissimo spadaccino dai capelli verdi che punta ad essere il migliore del mondo nella sua arte, Nami, una ladra nonché abilissima navigatrice, Usop, abile cecchino purtroppo privo di coraggio unitosi alla ciurma per seguire le orme del padre e Sanji, un cuoco provetto che si innamora istantaneamente di qualsiasi donna di bell’aspetto veda il quale si unisce per cercare la leggendaria isola All Blue e può vantare una temibile tecnica di lotta basata sui calci. Questi sono solo alcuni dei principali componenti della ciurma di Cappello di Paglia e dei personaggi che incontreremo nelle sue avventure, per citarli tutti non basterebbe un solo speciale, ognuno dei quali instaurerà un profondo legame di amicizia con il capitano, ma non solo.
Il primo videogioco di One Piece uscì nel 2000 sulla console portatile Wonderswan, sia il titolo che la piattaforma furono esclusive del mercato orientale di conseguenza reperire uno di questi articoli in Italia, o comunque nel mercato occidentale, è un’ardua impresa. Per avere un gioco riguardante le avventure di questi scapestrati pirati anche in Europa dobbiamo aspettare un anno, nel 2001 esce infatti One Piece: Grand Battle su console PlayStation. Un picchiaduro in visuale laterale con modelli 3D nello stile del moderno Super Smash Bros, che raccontava le vicende della ciurma fino all’inizio dell’arco narrativo di Little Garden. La storia va avanti e One Piece, che era nato nel 1997, inizia ad ottenere sempre più consensi tra le schiere degli amanti orientali e occidentali di manga.
I giochi ispirati al manga aumentano a dismisura tant’è che nel 2002 si contano ben sette titoli ufficiali diversi, nessuno dei quali però esce dal mercato orientale. Ciò avverrà nuovamente nel 2004 con One Piece: Round the Land. Durante il periodo di tempo tra l’uscita di quest’ultimo e One Piece: Grand Battle ci fu anche il cambio generazionale di console e Round the Land sarà quindi il primo titolo ispirato al manga e giocabile anche in Europa disponibile per PlayStation 2.
Un anno più tardi il brand arriva finalmente anche in Nord America e in Canada, inizia la dominazione del mondo di Cappello di Paglia. Nel 2006 le uscite di giochi ispirati a questo manga iniziano a “calare” ma non scendono mai al di sotto di almeno un titolo nuovo all’anno in favore sopratutto della console Nintendo Wii e DS. One Piece torna in casa Sony solamente nel 2012 con One Piece: Pirate Warriors su PlayStation 3. Anche la serie Grand Battle ritornerà e un paio di mesi fa è uscito l’ultimo capitolo: One Piece: Super Grand Battle! X per console portatili Nintendo3DS; attualmente il titolo è esclusiva del mercato giapponese ma non si nega la possibilità che potrebbe entrare presto anche nel mercato europeo e statunitense. Nel 2015 è prevista l’uscita del seguito della serie Pirate Warriors che porterà il brand per la prima volta su console PlayStation 4 e PC con il titolo di One Piece: Pirate Warriors 3, in uscita il 26 marzo 2015 dapprima solo per il mercato giappone e poi durante l’estate 2015 anche nel mercato occidentale.
Rufy e i suoi compagni compaiono anche nella serie di picchiaduro Jump Star, nella quale i personaggi più amati di sempre dei vari manga di successo pubblicati dalla rivista Jump possono sfidarsi senza esclusioni di colpi. Il più recente di questi titoli è J-Stars Victory Vs uscito nel marzo 2014 sul mercato orientale e in uscita durante il 2015, data definitiva non ancora rilasciata, anche in Europa e Nord America. Come tutti i videogames ispirati ai titoli fumettistici orientali anche tutte le varianti, o almeno la maggior parte, di One Piece uscite dal 2000 fino ad oggi possono avvalersi dello sguardo vigile di Bandai Namco che come sempre si pone publisher di questo settore e porta l’arte orientale in giro per il mondo.
Abbiamo dato una spolverata alla base della trama di One Piece e abbiamo ripercorso l’intera storia videoludica del brand comprendendo anche i due titoli in uscita nel prossimo anno, è quindi ora di tirare le somme di questo speciale. One Piece è senza dubbio uno dei più bei manga di questa generazione grazie ai suoi personaggi fortemente carismatici e caratteristici, una trama semplice alla base ma ricca di colpi di scena, valori profondi di amicizia, fiducia e coraggio e sopratutto scontri fenomenali che spingono ogni volta i nostri eroi al limite delle loro capacità. Quest’ultimo punto è stato preso di mira senza rimpianti, dal fumetto sono nati numerosi giochi che comprendono un sistema di lotta in due oppure tre dimensioni, caratterizzati da attacchi speciali ispirati proprio alle movenze e tecniche dei nostri eroi all’interno del fumetto.
A differenza di un altro brand conosciutissimo quale Naruto, il sistema di combattimento 3D, che si può trovare ad esempio in One Piece: Pirate Warriors 3 resta più fluido e più libero nei movimenti. Ovviamente i due titoli differiscono anche nelle tecniche e nelle meccaniche di base dovute alla diversa natura degli scontri nei due manga, anche se a prima vista si somigliano molto. Ogni amante delle avventure di Rufy può permettersi di acquistare senza rimpianto uno dei titoli ispirati a questo brand, sopratutto uno degli ultimi usciti; in esso potrà trovare tante ore di divertimento ripercorrendo le vie già viste nel manga o nell’anime oppure sfidando i propri amici, online e non, utilizzando il proprio personaggio preferito della serie. La natura picchiaduro dei titoli lascia poi anche spazio ad eventuali tornei e alla componente sfida in grado di invogliare anche i giocatori più esperti nel genere a darsi da fare per raggiungere le vette delle classifiche mondiali.