È passato più di un mese da quando eravamo andati a provare Nvidia Shield, evento che ci ha accolto con l’annuncio della data di uscita italiana. Il 20 giugno è passato e l’Android TV Box di Nvidia è finalmente disponibile anche nel nostro territorio.
Abbiamo anche noi tra le mani il modello da 16Gb disponibile a 199€ – è in vendita anche la versione “Pro” da 500Gb a 299€ – con cui abbiamo testato le sue caratteristiche, ponendo particolarmente attenzione a quelle che a noi interessano maggiormente: quelle videoludiche. Nvidia Shield è il set-top-box definitivo?
Innanzitutto, una domanda spontanea che tutti i giocatori che conoscono l’azienda per le sue schede video potrebbero porsi è: che cos’è Nvidia Shield?
Il brand Shield ha avuto una metamorfosi lungo gli anni: partito come console portatile antropomorfa, per poi passare ad un tablet ed infine alla versione protagonista di questa recensione.
Qui siamo davanti ad un set-top-box basato su Android TV che, citando la tagline di Nvidia: “dominerà il vostro salotto”. Il che fa strano, visto che il produttore è decisamente più noto per dei prodotti associati ai PC e quindi ad un utilizzo da scrivania.
Nvidia Shield quindi ci sposta dalla sedia al divano. Tolto dalla scatola, Shield, risulta davvero molto piccolo, le sue dimensioni contenute (25x210x130mm) sono perfette per essere accostato alla TV del salotto. Lo spazio non è quindi un problema. Questo sempre se pensate di posizionarlo in orizzontale, nel momento in cui vorrete disporlo in verticale, entra in gioco lo stand dedicato. Uno dei tanti accessori decisamente non economici disponibili, in questo caso l’esborso è di ben trentacinque euro.
Il peso non è poi così irrisorio come ci si aspetterebbe, lo si avverte nel momento in cui andiamo a spostarlo, ma nulla di esagerato comunque.
Incluso nella confezione un controller. Dopo anni di videogiochi ci si aspetterebbe che ormai qualunque produttore del settore sappia quali siano i fondamenti e le ispirazioni per creare il controller perfetto. Da Nvidia Shield magari non potevamo pretendere tanto, ma almeno le basi per uno confortevole sì.
Lo Shield Controller prende sì gran parte del layout di quello Xbox, ma modificando proprio le sue caratteristiche più amate. Innanzitutto le levette hanno la disposizione allineata tipica dei pad Playstation, con la croce direzionale unificata dei pad Microsoft. Insomma, il male rappresentato in un unico oggetto.
L’ergonomia viene a meno a causa di una dimensione troppo tozza, soprattutto le impugnature soffrono di questo difetto. Anche dopo sessioni non troppo lunghe, iniziamo ad avvertire crampi non indifferenti. I grilletti sono molto piccoli, i tasti frontali hanno un feedback ben lontano da quelli dei pad Xbox, l’ingresso jack è posto nella parte frontale e i tasti back, start, home e accensione sono a sfioramento.
Insomma, la lista dei difetti è lunga. La scelta dei tasti a sfioramento poi, soprattutto nei giochi in cui, per esempio, si controlla spesso la mappa di gioco, sono semplicemente frustranti e per nulla pratici.
Detto questo, il resto della configurazione non è così malvagia. Se non fosse per le misure da crampi, ci si può convivere in sessioni non particolarmente lunghe senza pretendere prestazioni da capogiro.
Acceso il set-top-box e fatta la prima configurazione iniziale delle Android TV, ci troviamo davanti un’interfaccia molto chiara e pulita. Lo stile estetico è a “tile”, a mattonelle detta in italiano, il che permette una visualizzazione immediata dei contenuti.
La prima fila è quella dedicata ai contenuti più richiesti e a quelli recenti. Per esempio, l’ultimo gioco che abbiamo giocato, comparirà direttamente qui in modo da essere avviato in maniera più rapida la prossima volta che vorremo giocarci. Lo stesso vale per i film. Peccato che trovino posto anche i video più in voga del momento su youtube, il che non è detto che ci interessi.
La seconda fila è invece dedicata a Netflix e ai servizi gaming offerti da Nvidia. Nell’ultima invece trovano posto varie applicazioni come Youtube, Google Play Musica, Google Movies & TV, un lettore di foto e video, Google Play Store e Plex.
Ovviamente, ciò che più interessa a noi sono i servizi dedicati al gaming.
Shield Games è uno store dove troviamo acquistabili i titoli Android. Sono presenti nomi noti che troviamo anche su smartphone come Fallout Shelter, la serie Modern Combat e Asphalt. Oltre a questi, ritroviamo Resident Evil 5, Metal Gear Rising e Doom 3 BFG Edition, che già abbiamo conosciuto su PC e console.
GeForce Now è il servizio di streaming di Nvidia che si divide in due: una lista di giochi che possiamo acquistare e giocare liberamente quando vogliamo ed un servizio ad abbonamento. La prima comprende titoli come The Witcher 3, Mad Max, Dead Island e diversi altri. La lista è molto corta, ma non è niente male a livello qualitativo.
GeForce Now offre inoltre un abbonamento che per 9,99€ al mese ci permette di avere l’accesso ad un’ampia gamma di titoli da poter giocare nel periodo in cui la nostra sottoscrizione è attiva. Attualmente disponibili sono sessantasei, un numero molto alto se confrontato a quelli regalati mensilmente con PS Plus e Games with Gold per fare un paragone. Il servizio però si pone in maniera simile a Playstation Now, non ancora disponibile nel nostro territorio. Non diveniamo “proprietari” di essi una volta riscattati – essendo in cloud questo passaggio non esiste -, ma alcuni hanno una data in cui verranno rimossi. Un po’ come i film su Mediaset Premium, per fare un esempio.
I contro principali del servizio sono due. Innanzitutto la gamma di titoli non è propriamente composta da produzioni di recente uscita. Troviamo infatti Sleeping Dogs, Devil May Cry 4, Overlord 2, The Witcher 2 e Brutal Legend per nominarne alcuni.
I quali potranno essere più o meno godibili in base alla vostra rete. Per evitare di acquistare un servizio inutilizzabile, Nvidia mette a disposizione tre mesi di GeForce Now gratuiti, in modo da valutare proprio se la nostra connessione ci permette di gestire lo streaming dei giochi. Ben sapendo che la mia rete casalinga non è delle migliori – ho una 5Mb/s – ho temuto di non poter nemmeno pensare di giocarli.
La prima volta che si avvia un titolo con una nuova rete avviene un test per verificare se effettivamente questa rientra nei requisiti minimi e consigliati. Come previsto non raggiungo gli 8Mb/s minimi e tanto meno i 12Mb/s consigliati. Lo stesso vale per la perdita di frame, l’instabilità e il ping.
Avvio Dead Rising 2 aspettandomi un risultato osceno ed invece sono rimasto sorpreso. In ogni occasione sono riuscito a giocarlo fluidamente al massimo dei dettagli, senza alcun tipo di perdita di pacchetti. Ho notato una qualità dello streaming non altissima dovuta appunto alla mia connessione, ma comunque decisamente accettabile, soprattutto considerando le aspettative.
Lo stesso risultato l’ho avuto anche testando altri titoli. Sarà quindi contento chi, come me, si ritrova nella situazione di non aver accesso alle connessioni internet più moderne e veloci.
Non è mancata qualche disconnessione dai server, ma, anche nel momento in cui veniamo riportati alla home mentre giochiamo, è possibile riprendere la partita dal momento in cui è stata interrotta.
Seguendo l’interesse del momento delle dirette su Twitch e della condivisione di video e screenshot, è possibile fare ciò con la pressione di un tasto, in modo simile alle console attuali e a GeForce Experience su PC. Parlando di GeForce Experience, sfruttando proprio il programma possiamo fare uno streaming dei nostri giochi che abbiamo su computer su TV tramite il set-top-box.
Senza il bisogno di esprimere un giudizio con un voto numerico, che sarebbe alquanto inadeguato visto il tipo di prodotto, Nvidia Shield può essere un ottimo compagno da salotto per i videogiocatori – in particolare quelli PC – che ogni tanto avrebbero il desiderio di abbandonare la propria postazione. Sicuramente Shield Games ed in particolare GeForce Now soffrono di una line up non propriamente fresca, ma avere a disposizione quel quantitativo di giochi in streaming senza la necessità di download, è una comodità sicuramente non da poco e con grande potenziale.