Il 2018 è quasi agli sgoccioli. E' quindi giunto il momento di valutare l'anno di Nintendo, cercando di fare qualche previsione per l'ormai imminente 2019!
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Lo sappiamo bene o male tutti, Nintendo è sempre un mondo a parte, con l’uscita di Wii la casa di Kyoto ha deciso di proseguire su una strada tutta sua, che non comportasse lo scontro diretto contro Sony e Microsoft, e questa scelta l’ha sicuramente aiutata sotto l’aspetto economico. Perché, se dobbiamo parlare di mera economia, Nintendo Switch ha ancora una volta eccelso sotto l’aspetto delle vendite in quest’anno solare, primeggiando in America nel periodo che va dal giorno del Ringraziamento al Cyber Monday, risultando uno dei prodotti elettronici più venduti dai vari negozi online. E nello stesso momento, gli analisti credono che Nintendo venderà oltre 17 milioni di Nintendo Switch entro Marzo 2019, arrivando a 38 milioni di unità vendute totali. Numeri “spaventosi” per la casa di Kyoto e per il mondo dei videogiochi, perché per quanto Nintendo fosse partita in maniera molto soft con il prodotto, evitando di farsi grosse aspettative, ora sta ritrovando sicurezza ponendosi vette alte, molto alte, anche in un anno in cui il parco titoli non ha offerto poi molto. Ed è proprio su questo che mi voglio andare a soffermare, stiamo parlando di un hardware in salute, che sta continuando a vendere e che la gente vuole comprare al primo massiccio sconto, ma allo stesso tempo, stiamo parlando di un’azienda che sta cambiando, anche mentalmente, e che sta capendo cosa vogliono i giocatori. I pro di quest’anno nintendoso sono stati tanti, ma sono due quelli che sono saltati più all’occhio. Il primo è una cosa recentissima, sto parlando della rimozione del copyright dei suoi contenuti su YouTube, che permetterà così agli youtubers di poter fare più video su Nintendo e guadagnare grazie ad essi (Nintendo ha finalmente capito che è praticamente pubblicità gratuita), e il superamento delle censure, stigma di Nintendo negli anni passati votata al gaming per piccini.
La situazione però è tutta rosa e fiori? No, assolutamente no, per quanto le vendite dell’hardware e dei software siano ottime, Nintendo presenta ancora problemi sotto un paio di punti, problemi che devono e possono essere risolti nel 2019 e in vista degli anni a venire. La grande N dovrà infatti affrontare 3 problemi: l’online, il controllo dei software indipendenti e il mantenimento di una costante quantità di software esclusivi o giochi di grande spessore. Tre problematiche tranquillamente risolvibili e che adesso andremo a guardare nel dettaglio:
Nel corso del 2018 Nintendo ha cambiato le carte in tavola facendo passare il sistema di gioco online da gratuito a pagamento. Questo cambiamento ha causato ovviamente i malumori della gente – soprattutto della fanbase di Splatoon – che si è ritrovata lo stesso identico servizio, ma a pagamento. Capite anche voi lettori che questa cosa non va assolutamente bene, non solo per i giocatori, ma anche per Nintendo stessa che nei prossimi anni si ritroverà probabilmente a far uscire videogiochi esclusivamente online, partendo da uno Splatoon 3 e passando per il prossimo gioco di Monolith Soft che – dalle voci di corridoio – dovrebbe essere unicamente multiplayer. L’unica speranza è che questo investimento da parte degli abbonati porti presto un cambiamento delle infrastrutture di Nintendo, evitando, come in Splatoon 2, di utilizzare server p2p bensì dedicati, molto più stabili e apprezzati dai videogiocatori.
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Il cambiamento della mentalità di Nintendo e della sua gestione dell’eshop ha portato sicuramente cose positive, tuttora ci ritroviamo una macchina portatile sempre più simile ad una Steam Machine e che contiene all’interno del suo shop digitale non solo indie di grande valore, ma anche giochi indipendenti dal dubbio gusto. Tralasciando i porting di giochi per mobile, che possono come non possono essere apprezzati, la quantità di giochi brutti e che non rispecchiano gli standard di qualità di Nintendo è alta, ed il problema non sta assolutamente nella loro presenza dentro lo shop, piuttosto dell’impossibilità di avere un risarcimento.
Steam è stato pesantemente criticato per lo stesso problema e proprio per andare contro il supporto di titoli che possono rasentare la truffa, è stata data la possibilità entro 2 ore dall’avvio del gioco di poter riavere i soldi indietro, un metodo efficace, utile e che può sicuramente essere applicato anche per lo shop di Nintendo. Oltre al risarcimento, un ottimo supporto da parte degli utenti agli utenti stessi può essere dato attivando le recensioni al singolo gioco, come accade sul Play Store di Android, dove una recensione negativa può farti capire molte cose riguardanti una certa produzione, soprattutto se essa è valida o no per quanto riguarda l’acquisto.
Una delle caratteristiche che ho apprezzato di più di Playstation 4 è che, almeno ogni anno, Sony ha presentato una grossa esclusiva per la sua piattaforma, esclusiva che veniva magari aiutata da uno o più giochi di terze parti dal grosso spessore. Per farvi un esempio, all’inizio del 2018 abbiamo avuto due grossi titoli multi piattaforma come Monster Hunter e Dragonball FighterZ, seguiti da un’esclusiva come God of War e un altro grande titolo come Red Dead Redemption 2. Nel 2017 invece, Sony ha mantenuto il ritmo con due esclusive di spessore come Horizon Zero Dawn e Gravity Rush 2, con il supporto nel corso dell’anno di giochi come Resident Evil 7 e Nier Automata, senza dimenticare il DLC standalone di Uncharted 4 ovvero Uncharted L’eredità Perduta. Insomma, per quanto il 2017 sia stato per PS4 un anno meno performante sotto l’aspetto contenutistico, ha comunque riservato per tutto l’anno di un supporto di software di alta qualità, non dimostrando per nulla di voler cedere il passo ad una nuova console come Nintendo Switch, e la stessa idea di gestione, minuziosa e con una costante presenza di titoli di qualità o nuova IP, dovrebbe essere presa da Nintendo. All’inizio del 2018 la multinazionale giapponese si è infatti dimostrata scoperta da grossi titoli che potevano attirare chi aveva già comprato il Nintendo Switch, vivendo di rendita dell’anno precedente, e il vero primo titolo che ha smosso le masse è stato Mario Tennis Aces, arrivato solamente sei mesi dopo l’inizio dell’anno. Una situazione spiacevole ma facilmente risolvibile da un perfezionamento delle date di uscita dei propri giochi.
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Il 2019 per Nintendo sarà un altro trampolino di lancio verso i 50 o addirittura 60 milioni di unità di Switch distribuite, e prima della fine dell’anno, molti fan o semplici curiosi troveranno motivazione per comprare la nuova console ibrida della grande N. A dare una mano a questa console ci sarà sicuramente il nuovo Fire Emblem, la nuova generazione di Pokèmon e la nuova IP Daemon X Machina che porteranno probabilmente un altro anno di grossi titoli e soddisfazioni per noi videogiocatori. Quello che possiamo fare noi fan (e non) è aspettare e sperare che questa nuova marcia di Nintendo sia solamente l’inizio di una grande avventura, fatta di grandi titoli, problemi risolti e chat vocali nelle console e non nei cellulari. E l’unico modo per scoprirlo sarà vivendo, o ancora meglio, giocando!
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