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Nintendo Direct E3 2018 – Una presentazione anti-commerciale!

Il riassunto di come si possa passare da una conferenza tutto sommato accettabile ma con riserva...a qualcosa di inaspettatamente anti-commerciale.

Tutti noi ci aspettavamo qualcosa di importante da parte della grande N, ossia il continuo supporto di Nintendo Switch e la presentazione ufficiale di qualche titolo precedentemente annunciato. Insomma, ognuno di noi voleva credere all’idea che Nintendo si fosse scrollata di dosso la polvere che l’aveva accompagnata ai tempi di WII U e poi rimossa a suon di annunci durante lo scorso E3. Avevamo bisogno di conferme. Le avremo ottenute con questo speciale Nintendo Direct, organizzato per l’E3 2018?

Immaginate la scena.
Ore 17.50 del 12 giugno 2018. Sta per cominciare il Nintendo Direct E3 2018.
Migliaia di persone davanti agli schermi dei PC, dei tablet e degli smartphone, quasi si trattasse della finale dei Mondiali del 2006. Le altre conferenze E3 2018, tutto sommato, erano andate bene in termini generali, qualche caduta di stile da parte di EA, qualche compitino svolto in maniera accettabile da Bethesda e Square-Enix, qualche brodo allungato in maniera stucchevole con la conferenza del PC game show, ed infine 2 belle conferenze (Sony e Microsoft) che hanno decretato il videogiocatore super partes come vero trionfatore di questa manifestazione.

Tutti in attesa del Nintendo Direct.
Classico, canonico, preconfezionato Nintendo Direct.
Le aspettative non erano alte. Le aspettative non erano molte. Le aspettative forse non erano nemmeno troppo….aspettative. Forte del passato E3, capace di riaccendere la fiamma insita in ogni vero videogiocatore e forte soprattutto dei mesi successivi a quell’E3 2017, con una produzione di titoli che avevano trasformato i nostri occhi, da organi intesi in senso fisico in cuoricini sprizzanti di pucciosità, tipica degli anime/manga delle terre orientali.
L’apertura del Direct è da giganteschi sorrisi, con la presentazione di Daemon X Machina, videogioco che richiama in modo nemmeno troppo velato i Gundam games, che uscirà per Nintendo Switch nel corso del 2019 e il DLC, previsto per settembre 2018, Torna – the Golden Country per la piccola grande perla chiamata Xenoblade Chronicles 2.

“Si inizia bene!”

Questo è ciò pensarono gli spettatori tra un sorso di qualsivoglia liquido e lo sgranocchiare delle patatine.
Poi arriva Lui, Reggie…il solito, immenso Reggie. Tra una lode per quanto fatto da Switch fino ad oggi ed uno sguardo rivolto verso il futuro, ci presenta Pokemon, Let’s go Pikachu! e Let’s go Eevee!, una specie di Pokemon Go in versione casalinga. Tripudio per gli amanti di Pokemon Go visto che ci sarà una forte interazione fra il titolo per mobile e questo nuovo capitolo, che poi di capitolo nuovo non si tratta, ma son dettagli.
Bello da vedere, probabilmente anche bello da giocare. Dubbi? Forse solo la pokè ball che potrà essere acquistata a parte e che conterrà di default Mew. Geniale come idea, ma pensare che milioni di bambini con le mani appiccicose, tenteranno di lanciare quella palletta contro televisori dal costo impronunciabile, mi fa prevedere tantissimi viaggi in assistenza, sia delle tv…che dei bambini…
Fatto sta che dal 16 Novembre 2018, ognuno di noi sarà artefice del proprio destino e di quello delle nostre TV.

Dopo i Pokemon, un altro brand classico, Mario Party (5 ottobre 2018), questa volta in versione Super. In tutti i sensi, essendo possibile giocarlo sia in maniera canonica sul grande schermo, sia unendo insieme più schermi della Switch per affrontare alcuni mini giochi in maniera espansa e tremendamente innovativa. Questa è la Nintendo Difference che ci piace.
Col titolo successivo, Fire Emblem: Three Houses, Nintendo avrebbe potuto terminare il Direct e tutti avrebbero detto “Bene, ma non benissimo”. In fondo il nuovo capitolo di questo brand si è presentato come sempre, con un level design eccezionale ed un comparto sonoro da brividi. Per godercelo appieno non dovremo far altro che attendere la primavera del prossimo anno.

La ciliegina sulla torta poteva essere Fortnite

Sentivamo il bisogno di Fortnite su Switch? Forse no, anche se l’idea di giocarlo non necessariamente seduti sul divano innanzi alla tv mi piace. Ma soprattutto Fortnite rappresenta la sottolineatura di come Switch si stia rapportando in maniera intelligente a quello che il mercato richiede.

Poi qualcosa nel Nintendo Direct E3 2018 è cambiato, dopo una carrellata di titoli indie e di conversioni tra i quali spiccano Overcooked! 2 (7 Agosto 2018), Hollow Knight (già disponibile), titolo 2d a scorrimento orizzontale dal Level Design mozzafiato, già presente su PC ma che su Switch potrebbe trovare il suo habitat naturale, Octopath Traveller, RPG davvero innovativo e già visto lo scorso E3 e che uscirà sul mercato il 13 luglio 2018, come esclusiva Nintendo.

Nella carrellata notiamo inoltre Starlink (avventura a bordo di navicelle spaziali, griffata Ubisoft ed in uscita il 16 ottobre 2018), il contenuto aggiuntivo di Donkey Kong per quel gioiellino chiamato Mario + Rabbids Kingdom Battle (26 giugno 2018), Dragon Ball FighterZ (entro il 2018), Octo Expansion (un nuovo contenuto aggiuntivo per Splatoon 2 in uscita durante l’estate 2018), Captain Toad (già disponibile per Wii U ed ora in uscita per Switch il 13 luglio 2018), Crash Bandicoot N’sane Trilogy (29 giugno 2018), Arena of Valor (autunno 2018), Minecraft (21 giugno 2018) e ancora, senza citarli tutti, Just dance 2019 (25 ottobre 2018), Fifa 19 (settembre 2018), Ark (autunno 2018), Westland 2 director’s cut, Paladins (disponibile), Fallout Shelter (disponibile), la Remastered del primo Dark Souls (estate 2018), Monster Hunter Generations Ultimate (28 Agosto 2018), Wolfestein 2 (29 giugno 2018), l’interessante The world ends with you (autunno 2018), MegaMan 11 (2 ottobre 2018), Mario Tennis Aces (22 giugno 2018).

Il direct avrebbe POTUTO finire benissimo qui.
Il Direct avrebbe DOVUTO finire benissimo qui.

17 minuti.
“Bene ma non benissimo”, appunto.
Niente Metriod Prime 4, niente Bayonetta 3, niente vero nuovo Pokemon, ma tutto sommato, con un pochino di retrogusto amaro, avremmo etichettato questo Direct dell’E3 2018 come poco soddisfacente ma passabile.
Poi, come un fulmine improvviso durante un temporale estivo, si presenta il faccione di Takahashi che prima ringrazia le terze parti per l’impegno che ci stanno mettendo nel proporre titoli per Switch e poi passa la palla a Masahiro Sakurai per un titolo che tutti aspettavamo, ossia Super Smash Bros.
Il delirio allo stato puro, ma questa volta con un’accezione decisamente negativa.
Il pubblico…i fan…tutti volevano vedere qualcosa del titolo, un trailer, un paio di minuti di gameplay, qualche personaggio ed un paio di stages…”qualcosa” appunto…invece Nintendo ha proposto 25 minuti completamente incentrati su Super Smash Bros…ha fatto vedere tutto e quando dico tutto intendo TUTTO.

TUTTI i personaggi (sia giocanti che assistenti, comprese le mosse, super-mosse e versione oscura), TUTTI gli stages…insomma ogni particolarità del titolo è stata presentata, andando così a minare una delle componenti essenziali per questa tipologia di titoli, ossia la voglia di scoprire, di andare oltre, conoscere e sbloccare nuovi combattenti, nuove arene, nuove mosse.

Considerazioni finali…

In 25 minuti Nintendo è riuscita a rovinare il Direct dell’E3 2018, attirandosi le ire del 80% degli spettatori e facendo scendere in picchiata le proprie azioni in borsa, con una perdita di oltre il 6%.
Non capisco questa scelta, soprattutto a livello di marketing, poichè non solo ha fatto storcere il naso ai fan più accaniti ma ha instillato dubbi sulla effettiva presenza e supporto di titoli che si pensava fossero in sviluppo e che ora, quasi per magia, sono scomparsi, sostituiti da 25 minuti di un gioco che, dopo tutto ciò che ci è stato mostrato, probabilmente non verrà comprato da una buona fetta di pubblico.
Nintendo Difference. Nel bene e nel male. Anche questa è Nintendo…

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