Questo venerdì siamo stati all’evento Nintendo riguardante i giochi per Wii U e Nintendo 3DS presentati all’E3 2013. In questo speciale affronteremo i titoli Nintendo 3DS presenti all’evento, ovvero: The Legend of Zelda: A Link Between Worlds, Yoshi’s New Island (che ci teniamo a specificare non essere un titolo definitivo per il gioco) ed infine Mario & Luigi: Dream Team Bros..
Mario & Luigi Dream Team Bros.
In Mario e luigi Dream Team Bros. partiremo per una nuova avventura che si intreccia tra sogno e realtà come tra Platform e RPG. Quello che ci troveremo ad affrontare sarà infatti un binomio tra zinne nel mondo reale, e azione nei sogni di luigi, i cui iconici baffi saranno di grande importanza nell’economia del gioco, in quanto potremo interagire con essi per affrontare le parti platform del titolo.
Nella demo provata abbiamo utilizzato in queste parti entrambi i personaggi, i quali possono compiere azioni diverse decise dall’utente per superare gli ostacoli ambientali, sempre in tandem. La parte davvero interessante è la componente RPG del titolo, ovvero i combattimenti. Quando si affronteranno i nemici infatti ci si troverà di fronte ad un sistema di combattimento a turni, con alcune possibilità di scelta come curarsi, attaccare oppure scappare.
Personalmente il titolo è interessante e fatto bene, e va a completare il parco titoli di Mario per quanto riguarda il genere, riteniamo però che forse non è un gioco così necessario per quanto riguarda la serie.
Yoshi’s New Island (Titolo provvisorio)
In questo nuovo capitolo della serie platform dedicata al dinosauro di Nintendo, il terzo per essere precisi, ritroveremo tutto ciò che abbiamo imparato a amare sin dal primo capitolo. La novità che salta di più all’occhio – oltre alla nuova veste grafica dei personaggi che questa volta saranno renderizzati in tre dimensioni – è la possibilità di deporre e lanciare delle uova giganti, che permetteranno al giocatore di progredire nei livelli distruggendo tutto ciò che si troverà sulla traiettoria dell’uovo, e magari guadagnare qualche 1-up.
La demo ci ha permesso di provare tre livelli in successione e una boss battle, senza però passare da nessuna world map. Nei tre livelli proposti (uno esterno, uno a tema “giungla” con sviluppo più verticale e uno sotterraneo) dovremo arrivare al traguardo senza subire danni e quindi rischiare di farci rapire Baby-Mario, che fluttuerà in una bolla in caso ci abbiano colpito, allo scadere di un breve countdown. Nel mentre potremo collezionare varie margherite, monete rosse e stelle per aumentare il punteggio di completamento del livello. Nella demo abbiamo potuto anche utilizzare un paio di volte l’uovo gigante e la sua potenza distruttiva. La boss battle si è rivelata abbastanza semplice.
Da fan della serie e estimatore del capitolo originale, anche se il gameplay è pressochè invariato e i comandi sono responsivi al massimo, non ho apprezzato a pieno lo stile grafico del gioco. Se con lo stile 2D dell’originale quei colori a olio e pastello erano la nota vincente che dava una certa poesia a una serie che cercava di discostarsi dai platform di Mario & Co., qui stona con la scelta di inserire elementi 3D, per i quali ci avrei visto di più uno stile simile a Yoshi Story per Nintendo 64.
The Legend of Zelda: A Link Between Worlds
Con una mossa a sorpresa, un mese prima dell’E3 di Los Angeles, Nintendo ci ha stupiti annunciando un seguito diretto di “The Legend of Zelda: A Link to the Past”, capitolo classico della serie uscito nel lontano 1991 su SNES (e nel 2003 su GBA). Con uno stile grafico volutamente nostalgico e l’ambientazione in tutto e per tutto identica all’originale, il gioco ci permette di prendere controllo dell’ennesimo Link, forse proprio lo stesso di A Link to the Past, che oltre alla sua spada e il solito arsenale di armi secondarie, questa volta potrà trasformarsi temporaneamente in un graffito per muoversi tra le varie pareti, sfruttando così strade mai percorse per raggiungere le zone più difficili.
Provando la demo ci è stato proposto di scegliere se esplorare l’overworld o un dungeon, senza troppi dubbi abbiamo scelto il secondo. Link si trova all’interno del dungeon armato di Master Sword, arco, bombe e martello. Quest’ultimo oggetto avrà un’importanza vitale nel dungeon, visto che per la maggior parte del tempo ci troveremo a distruggere pavimenti e attivare trampolini grazie a quello specifico oggetto. Oltre a un utilizzo spasmodico del martello dovremmo spesso utilizzare la nuova abilità di Link, avvicinandoci a un muro infatti potremo premere A per utilizzare il comando “Merge” e ritrovarci appiccicati alla parete, per poi percorrerla e uscire all’esterno tramite finestre o evitando precipizi. Purtroppo la demo era a tempo ed è terminata prima dello scontro con il boss.
La prova del gioco mi ha convinto, lo stile grafico riprende molto dall’originale aggiungendo poche migliorie grafiche di spicco se non il cambio di telecamera quando percorriamo le pareti. Il gioco è un vero e proprio colpo diretto alla nostalgia dei giocatori di vecchia data, ma il gameplay semplice e intuitivo potrà anche colpire le nuove leve. Spero solo di ritrovarmi per le mani, una volta rilasciato, un prodotto profondo e longevo quanto il capitolo per SNES.