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Microsoft diventa come Netflix? Qualcosa si muove!

La multinazionale di Redmond sta lanciando segnali in questo senso, a partire dall'unione del mercato PC e Xbox e al servizio Xbox Game Pass.

Le ultime ore sono state letteralmente bollenti. Microsoft potrebbe essere in procinto di fare un colpo, anzi tre colpi. Un fatto di tale portata sarebbe in grado di rimescolare fortemente le carte in tavola, andando così a stravolgere l’intera industria dei videogiochi.

Per fare un’analogia a livello calcistico, la vicenda che coinvolge Microsoft, Electronic Arts, Valve e gli sviluppatori di Playerunknown’s Battlegrounds, mi ricorda quella tra Neymar e PSG. In pochi si sarebbero aspettati l’acquisto record da parte del club parigino per assicurarsi le gesta del fuoriclasse brasiliano ex Barcellona. E invece il tutto si è concretizzato, per davvero.

In questo caso specifico, parliamo di una Microsoft in vena di rivincita, di una multinazionale che vuole rivoluzionare il mercato dei videogiochi per come lo abbiamo inteso almeno fino ad oggi. Il tutto con un’impostazione a livello di business similare a quella proposta da Netflix, capace di offrire un catalogo immenso di film, ma soprattutto di serie tv, originali e appartenenti ad altre emittenti.

Microsoft potrebbe acquistare EA per avere accesso a tutto il catalogo!

E se Fifa diventasse un’esclusiva Xbox!?

Microsoft vuole giocare DAVVERO ad “Asso piglia tutto”?

Negli ultimi anni – in special modo in questo periodo – Microsoft ha sofferto e sta ancora soffrendo il confronto con i suoi competitor, soprattutto sul piano delle esclusive software. Non dovrebbe più di tanto stupire, quindi, un colpo di coda incredibile della multinazionale di Redmond per assicurarsi il piatto ricchissimo di produzioni appartenenti ad Eletronic Arts! A questo aggiungiamoci la possibilità (un pizzico più remota) di acquistare Valve e – di conseguenza – tutta la struttura Steam che gli appartiene.

Ci sono, tuttavia, svariate perplessità. Microsoft vuole davvero puntare così tanto sul mondo del gaming? Anni fa si parlava di una sua possibile dipartita dal settore, al fine di concentrare le proprie forze su altro ed, eventualmente, su un intrattenimento più generalizzato. La visione della multinazionale lanciata da Bill Gates potrebbe essere effettivamente cambiata! Dal lancio di Xbox One gli errori sono stati innumerevoli, ma come Nintendo ci ha insegnato è dagli errori che bisogna ripartire, al fine di perseguire la strategia più giusta e, si spera, vincente. In tal senso, Microsoft potrebbe aver deciso di allargare prepotentemente il proprio catalogo acquisendo EA, così da rafforzare il suo stupefacente servizio Xbox Game Pass, ma soprattutto per indebolire la concorrenza! Quanti di voi immaginano una PlayStation 4 o PlayStation 5 senza Fifa 19 o Fifa 20!? Ovviamente senza contare le altre produzioni EA di spessore, come può essere ad esempio un Battlefield. Insomma, qualora le indiscrezioni si rivelassero fondate e quindi veritiere, assisteremmo ad una vera e propria rinascita di Microsoft e del marchio Xbox.

I videogiochi in esclusiva Xbox One saranno presenti all'interno del catalogo di Xbox Game Pass al lancio!

Xbox Game Pass diverrà il Netflix dei videogiochi!?

All’atto pratico, il colosso americano possiede la liquidità monetaria per fare un investimento del genere. Su questo non ci sono affatto dubbi. Le incertezze, invece, permangono riguardo le reali motivazioni che potrebbero portare ad un passo del genere da parte di Microsoft . Una mossa simile, a mio modo di vedere, potrebbe rappresentare un enorme effetto domino per la conquista del mercato. Sony e Nintendo stanno macinando numeri impressionanti, ma un’eventualità del genere potrebbe seriamente scardinare gli equilibri e riaccendere una concorrenza, ancora più agguerrita rispetto a quella cui abbiamo potuto assistere in passato. Per il momento, stiamo parlando di un’eventualità, di una possibilità, di indiscrezioni da parte di più fonti autorevoli e attendibili. Un fondo di verità c’è, ma sappiamo tutti che “tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare”.

Marino D’Angelo.

 

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