kingdomgame.it
Speciale

Lego Dimensions: abbiamo intervistato Traveller’s Tales

Abbiamo avuto la possibilità di presenziare all’evento di presentazione italiana di LEGO Dimensions al Museo del Fumetto di Milano. In questa circostanza, è stato mostrato il gioco con un gameplay in tempo reale che ne snocciolava le principali caratteristiche ed innovazioni dai precedenti capitoli, partendo dal nuovo concept del toys-to-life fino ad arrivare agli elementi più strettamente ludici.

Tutti insieme per una nuova avventura!

Non è di questo che parleremo oggi, in quanto abbiamo avuto modo di parlare in prima persona con Traveller’s Tales, che si è prestata ad un’intervista per rispondere alle nostre domande, da LEGO Dimensions ai progetti futuri fino all’evoluzione storica di questo stesso franchise. Possiamo iniziare.

Q. LEGO Dimensions risulta essere il suggello di una lunga e prolifica serie videoludica, includendo al suo interno tutto il lavoro portato avanti nel corso di tutti questi anni. Cosa significa e cosa rappresenta invece per voi questo titolo? Potreste considerarlo come il compimento definitivo di ciò che vi eravare prefissati con questo brand?

A. Sicuramente ogni software-house ha la volontà di evolversi ogni volta che sviluppa un videogioco ed è questo che cerchiamo di fare da sempre con il LEGO franchise. Per noi questo titolo rappresenta in maniera totale il concetto base dei LEGO in forma originale, ma abbiamo ancora molte idee e contenuti in serbo per evolvere questo concept nel prossimo futuro, diversificarlo e renderlo vario.

Q. Quale fu, inizialmente, il primo impatto con lo sviluppo di un titolo basato su un franchise così inusuale come quello dei LEGO? Avevate dubbi o perplessità in merito alla buona riuscita del progetto?

A. Credo che ogni casa sviluppatrice abbia i proprio dubbi all’inizio di ogni progetto e ovviamente li abbiamo avuti anche noi, ponendoci le stesse domande di qualunque software-house quando costruisce da zero un gioco: funzionerà? Come possiamo sviluppare al meglio un titolo di questo tipo? Avrà appeal nei confronti del pubblico? Ciononostante, la possibilità di sviluppare questo tipo di giochi si è rivelata divertente e il grande successo mondiale del brand ci ha dato molta carica, permettendoci di costruire un grande franchise che continua tutt’ora.

Q. Durante il corso degli anni abbiamo visto questo brand evolversi tantissimo sul lato comico e leggero delle produzioni alle quali vi ispirate. Abbiamo però visto come in produzioni come The Lego Movie ci fosse l’effettiva possibilità di integrarvi anche elementi e tematiche più serie. Avete quindi mai pensato di creare un titolo dai toni e contenuti più seri, sia narrativamente che tematicamente, o pensate che sia una decisione troppo azzardata per questo brand?

A. In realtà il nostro pensiero è sempre stato quello di realizzare qualcosa di leggero e per la famiglia, capace di essere accessibile a tutti, di far ridere e divertire le persone. Questo perché il videogioco per noi, oltre che una forma d’arte, è anche e soprattutto una forma d’intrattenimento e quello che cerchiamo di fare è proprio intrattenere con leggerezza i giocatori. La vita è già molto pesante di per sé, noi vogliamo offrire del sano escapismo da tutto questo.

Q. Saranno presenti eventuali evoluzioni future per questo brand, visto anche lo sviluppo in corso di LEGO Worlds, un titolo che si discosta molto dai canoni classici del brand e che va ad apparire in un genere come quello degli MMO?

A. Ci saranno sicuramente contaminazioni con altri generi in futuro. Un esempio è proprio LEGO Dimensions ma anche alcuni dei nostri lavori passati, come LEGO Rock Band, Indiana Jones o Batman. Questo perché abbiamo dei creatori all’interno del nostro studio che vogliono sempre migliorarsi e cercare idee nuove, evolvendoci col passare del tempo e tentando di tanto in tanto delle strade nuove per sfruttare al meglio tutte le possibilità che questo franchise offre.

Q. Quanto nel vostro lavoro, soprattutto nella LEGO Series, ha avuto influenze sia dai vostri lavori precedenti che da titoli esterni?

A. Il nostro lavoro creativo è sempre stato qualcosa di estremamente personale: abbiamo sempre cercato di stabilire un nostro modo di fare i giochi, senza copiare nessuno e creare qualcosa di nuovo. Ciò non significa però che non abbiamo avuto influenze esterne, perché oltre ai molteplici riferimenti culturali presenti nei nostri giochi abbiamo sempre cercato di prendere spunto dai titoli più semplici ed immediati da giocare, al fine di realizzare qualcosa di davvero valido e avere una base solida anche grazie alla nostra lunga esperienza da videogiocatori. Credo che chiunque prenda ispirazione da qualcosa, altrimenti non avremmo l’evoluzione di un medium artistico.

Q. C’è mai stato un momento in cui volevate abbandonare questa serie e dedicarvi ad altro o in cui siete rimasti insoddisfatti del prodotto finale?

A. Non è mai successo, e questo per un motivo ben preciso: non abbiamo mai voluto rilasciare un titolo che per noi fosse incompleto o mal riuscito e abbiamo sempre voluto portare titoli di qualità nel corso degli anni, questo anche perché ormai i fan nutrono molte aspettative nei confronti del nostro lavoro ed è importante riuscire a soddisfarle.

Q. Ci sono le possibilità di dedicare il proprio lavoro anche ad altri progetti esterni al brand LEGO, magari anche legati ad alcuni elementi di questa serie?

A. Attualmente siamo pienamente soddisfatti del percorso fatto fino ad ora e, sapendo quanto questa serie abbia ancora così tanto da offrire, continueremo su questa strada perché vogliamo espandere ancora questo grande universo videoludico; proprio grazie a questi grossi stimoli non sentiamo il bisogno di cercare altre ispirazioni o altre IP su cui appoggiarci.

Sarebbero state molte le domande da porre a questo team di sviluppo, ma il tempo purtroppo è stato tiranno e non ci ha permesso di continuare la piacevole chiacchierata. Nonostante ciò, da quanto abbiamo visto, possiamo dedurre quanto Traveller’s Tales sia ancora molto legata a questo franchise e quanto voglia rinnovare sempre di più il brand, non facendolo mai invecchiare e mantenendolo fresco, pieno di idee nuove.

Un marchingegno dalle mille possibilità!

LEGO Dimensions sembra volersi porre proprio questo obiettivo, a detta dell’azienda britannica, ed è interessante anche notare l’entusiasmo e la disponibilità con cui si è sviluppata la chiacchierata, rendendo il tutto molto colloquiale e agevole, dall’ambiente in cui ci si trovava al dialogo creatosi in quel contesto, privo di quell’impostazione eccessivamente seriosa che si è ormai abituati ad osservare negli ultimi anni di industria videoludica. Una giornata costruttiva ed edificante, che ha sicuramente dato i suoi buoni frutti.

Seguici su Facebook