E' giunto il momento di fare il punto della situazione su Kingdom Hearts 3, il nuovo capitolo della serie Square Enix che aspettiamo da diversi anni.
La notizia scosse violentemente il pubblico in quanto entrambi i progetti erano in fase embrionale da ormai moltissimo tempo – basti pensare a tutti i cambi di rotta di Final Fantasy Versus e delle prime indiscrezioni trapelate sullo stesso Kingdom Hearts 3 -, che comunque rimase altresì piacevolmente colpito dalla fluidità e dallo stile grafico presentato in entrambi i trailer confezionati su misura per l’occasione. Da allora sono passati cinque anni e in questo lasso di tempo molte cose si sono succedute, tra cui figurano in particolare le dure polemiche che hanno investito Square Enix dopo l’uscita di Final Fantasy XV e Dissidia NT: il primo, nel tentativo di dare un deciso cambio di rotta alla serie, ha peccato di approssimativismo nel campo narrativo e del gameplay; il secondo, invece, basato puramente sul fan-service, si è presentato sul mercato come un prodotto incompleto e senza consistenza, lontanissimo dai suoi predecessori DISSIDIA e DISSIDIA 012. Questo, assieme al ripetuto slittamento dell’annuncio della data d’uscita ufficiale di Kingdom Hearts 3, ha creato non poca preoccupazione nei fan della serie oramai convinti che il “periodo nero” di Square avrebbe potuto influenzare negativamente il progetto. Trovo invece che Square Enix abbia agito in maniera a dir poco geniale per quanto riguarda il marketing che circonda la saga, dove di anno in anno si sono susseguite a cadenza regolare indiscrezioni, smentite e conferme che hanno focalizzato e innalzato sempre più l’attenzione generale sul progetto, che già di per sé narrativamente parlando abbonda d’intrighi e domande senza risposta.
Impossibile non parlare dell’International Premier di Kingdom Hearts 3 svoltasi a Santa Monica appena qualche giorno fa: a differenza della proverbiale riservatezza che da sempre ha caratterizzato Square Enix, i presenti all’evento hanno potuto farsi finalmente un’idea precisa di quello che sarà il prodotto finito grazie a una vera e propria demo di prova. La demo era disponibile sia per PS4 Pro sia per Xbox One – con differenze qualitative pressoché impalpabili – e metteva a disposizione dei giocatori due mondi di gioco: ToyWorld da Toy Story e Olympus da Hercules.
Dopo un’attenta visione delle riprese fatte quel giorno, si può senza dubbio affermare che Kingdom Hearts 3 punterà prepotentemente su un gameplay tanto fluido quanto spettacolare anche grazie all’introduzione di un party allargato fino a un massimo di 5 membri e alla presenza di numerose interazioni con l’ambiente circostante durante uno scontro. A una nutrita presenza di fan service accompagnata da una ricca narrativa si aggiunge quindi in quest’ultimo capitolo un sistema di gioco all’altezza delle aspettative, sicuramente al passo con i tempi e con le aspettative di videogiocatori sempre più esigenti. L’impressione generale post evento è infatti che Nomura, director della saga dai suoi albori, abbia questa volta voluto spingersi ben oltre i classici standard del brand non limitandosi quindi ad aggiungere un filo alla matassa sempre più intrigata del mondo di Sora e compagni, ponendosi piuttosto come l’obiettivo ultimo la riuscita concretizzazione di un titolo capace di conquistare sia i fan storici che le nuove generazioni, con un particolare occhio di riguardo a questi ultimi grazie alla presenza di scontri frenetici e serrati legati a doppio filo da uno stile esplosivo.
Per ulteriori news restiamo tutti in attesa dell’E3 2018 di giugno, evento designato per la comunicazione della data di uscita ufficiale.
A chi, come me, spera che tra le novità di Kingdom Hearts 3 sia presente anche un’implementata capacità di Paperino di utilizzare la magia Cure su Sora, non posso che consigliare d’attendere fiduciosi novità sulle nostre pagine!