Per molti la generazione attuale delle console, non sarebbe riuscita a eguagliare il successo ottenuto dal trio: Nintendo Wii, PlayStation 3 e Xbox 360. Quella fu un’annata davvero spettacolare per tutti e tre i competitor, che riuscirono ad imporsi, registrando numeri di vendita da capogiro, alcuni di questi francamente irripetibili.
Ad oggi le cose sono nettamente cambiate; Wii U non è riuscita nemmeno lontanamente a bissare il successo ottenuto – inaspettatamente almeno all’inizio – da Nintendo con Wii, mentre Xbox One sta gradualmente rialzando la china, dopo il tonfo iniziale, dovuto ad alcune scelte discutibili, cancellate senza pudore e dubbio dal boss della sezione Xbox, Phil Spencer, subentrato in un secondo momento a Don Mattrick. Quest’ultimo lasciò l’incarico per accasarsi da Zynga.
Sony, invece, forte degli errori commessi nel passato con il lancio di PlayStation 3, caratterizzato da un prezzo tutto fuorché economico e in linea con la concorrenza (PS3 aveva un prezzo lancio di 699 euro), ha studiato le proprie mosse, creando di fatto una console che rispondesse alle esigenze di tutti i videogiocatori, tutti, nessuno escluso. La dicitura e/o slogan: “This is for the players”, rappresenta in tutto e per tutto le scelte di Sony per la nuova PlayStation 4.
Quest’ultima vanta un design davvero accattivante, dalle dimensioni “tutto sommato” contenute, un dualshock 4 più ergonomico e provvisto di un fantastico trackpad tattile. Tutto questo, supportato da un comparto tecnico di tutto rispetto, in grado di raggiungere la tanto desiderata risoluzione di 1920x1080p. Le console moderne hanno un’infrastruttura decisamente vicina al mondo PC (in grande spolvero negli ultimi anni), piuttosto che alle architetture delle console precedenti. Questa saggia scelta ha agevolato di molto il lavoro degli sviluppatori, visto l’accesso a un mondo di programmazione più semplice rispetto a quanto accaduto in passato con PlayStation 3, complessa nella programmazione.
Il successo di PlayStation 4 e le sue caratteristiche, non vogliono essere messe a confronto con quelle PC, visto che le differenze sono notevolissime. Certamente gli utenti meno intenzionati ad effettuare operazioni di assemblaggio o a pagare l’hardware, scelgono di acquistare una console.
Quelle odierne, poi, possono contare su un supporto maggiore, anche da parte dei team indie, considerati maggiormente nell’attuale generazione. È da precisare che i soldi spesi per il proprio PC da gaming, si vanno poi a recuperare nell’acquisto dei videogiochi PC, proposti a prezzi convenienti e, in altri casi, addirittura a prezzi shock.
Personalmente, non sono mai rimasto stupito dalle line-up contemporanee al lancio di una nuova console. I grandi produttori di queste ultime, ci hanno sempre abituati a lanci lenti con qualche cartuccia potente, ma la cadenza dei titoli più di spicco, la si è sempre programmata nei mesi successivi. Innanzitutto, si cerca di vendere un bel numero di console per costituire una base installata forte.
Il processo questa volta è stato decisamente migliore e graduale, visto che in questi primi due anni sono stati molti i titoli ad uscire sottoforma di videogiochi cross-gen, ossia destinati alle console di vecchia e attuale generazione. Ciò ha contribuito non poco a raggiungere picchi di vendite davvero stellari con i titoli cross gen, ma una volta arrivati ad avere una buonissima base installata di utenti con le nuove console, appunto, si è dovuto voltare pagina (sempre gradualmente).
Ad oggi, Sony ha raggiunto il risultato davvero ragguardevole di circa 30 milioni di PlayStation 4 vendute in tutto il mondo! Un risultato davvero incredibile, che mostra in maniera inequivocabile, di come il mondo console non debba ancora andare in pensione, ma anzi guardare il futuro prospero che gli spetta. Ora diamo uno sguardo alla line-up del lancio di PlayStation 4:
La proposta, dunque, vedeva due titoli esclusivi (Killzone e Knack) e qualche altro titoletto, sempre in esclusiva. Il resto della line-up era formato da titoli di terze parti dalla natura cross gen. Ad oggi, invece, i videogiochi delle terze parti hanno voltato strada e – all’infuori delle esclusive – arrivano solamente su PC, Xbox One e appunto PlayStation 4. Wii U non fa purtroppo parte di questo processo, visto il scarsissimo supporto dei maggiori publisher.
L’errore iniziale di Microsoft, non ha fatto altro che spianare la strada alla concorrenza, tanto da giustificare addirittura la nuova formula del PlayStation Plus. Quest’ultimo era già stato introdotto precedentemente con PlayStation 3 e PS Vita, ma non comprendeva il gioco online; quello era gratuito e disponibile a tutti gli utenti PlayStation.
Ebbene, Sony ha preso naturalmente la palla al balzo, includendo nel servizio anche le funzioni online. Non c’è assolutamente niente di male, anche perché il servizio vale i soldi spesi per il biglietto, dato che ogni mese vengono messi a disposizione dei videogiochi per PlayStation 4, PlayStation 3 e PS Vita, scaricabili gratuitamente dagli utenti. È ovviamente da specificare che i questi titoli possono essere giocati, finché si è abbonati al PlayStation Plus, quindi scaduto il termine vengono bloccati in attesa di una successiva sottoscrizione. Da notare comunque come le funzionalità online su PlayStation 3 e PS Vita, sono ancora oggi gratuite.
I primi due anni di PlayStation 4, sono andati veramente bene in termini di vendite hardware e software. A parte il periodo iniziale, le emozioni non si sono poi fatte assolutamente mancare. Il bello deve ancora venire. Sono ansioso di assistere al lancio di PlayStation VR (conosciuto inizialmente con il nome in codice Project Morpheus).
La realtà virtuale può rappresentare di fatto, una nuova frontiera dell’intrattenimento videoludico e del entertainment generale. È ancora presto per dirlo, ma il movimento generale inizializzato da Oculus VR, ha letteralmente coinvolto tutti, in primis Facebook che ha acquisito la società con a capo Palmer Luckey e, in secondo luogo, Sony che ha sperimentato il proprio visore per la realtà virtuale destinato a PlayStation 4 (e, presumibilmente, a PlayStation 5).
Il 2016 si avvicina e il futuro di PlayStation 4, ma più in generale di quello console, è sempre più prospero e pieno di sorprese. I periodi di magra e di difficoltà non mancheranno, ma il futuro per noi videogiocatori continuerà sempre a essere divertente e pieno di emozioni, in ogni sua fantastica forma.