Pronti ad acquistare i vostri giochi preferiti e al contempo fare un’opera di bene? Di cosa stiamo parlando? Humble Bundle ovviamente.
Gli Humble Bundle erano precedentemente noti come Humble Indie Bundle e si concentravano sulla promozione di giochi Indie, DRM Free, a prezzo stabilito dall’acquirente.
Dov’è la fregatura?
Nessuna, quando si parla di beneficenza e di giochi indie, perché dovrebbe essercene una?
Oltre ai giochi DRM free, all’acquirente vengono date le rispettive Key da riscattare su Steam se viene donato almeno un dollaro. Se si supera l’offerta media, invece, chi acquista il bundle riceve ancora più giochi.
L’acquirente, inoltre, fin dal primo Humble Bundle, ha sempre potuto scegliere la piattaforma su cui scaricare i propri giochi (Mac, PC o Linux) e a chi destinare i propri soldi. Prendendo come esempio 5 euro, l’acquirente è libero di decidere se darli tutti in beneficenza, se darli agli sviluppatori, all’ Humble Tip o se trovare un giusto compromesso modificandone la percentuale di profitto.
Tra gli enti di beneficenza più frequenti troviamo Child’s Play, l’Electronic Frontier Foundation, la Charity: Water e la Croce Rossa Americana.
L’ideatore del progetto, Jeff Rosen di Wolfire Games, notò come certe offerte, nella famosa piattaforma Steam, si diffondevano velocemente ed in maniera virale tra gli utenti riscuotendo spesso un grosso successo.
In breve, insieme ad una serie di ingegnose scelte determinanti per il successo del progetto, Sequoia Capital sborsò 4,7 Milioni di Dollari per il futuro sviluppo degli Humble Indie Bundle ben presto diventato l’ “Humble tip” e composto da 10 persone che hanno il compito di stringere accordi con i vari sviluppatori e decidere quali giochi inserire nei futuri bundle.
Visto il successo strepitoso, in breve tempo l’humble tip ha potuto stringere accordi con sempre più sviluppatori ed in breve gli fu attribuito il titolo di “Eroi della comunità” dalla famosa rivista PC Gamer.
Mentre il successo degli Humble Bundle continuava ad impennare, cominciarono a sorgere i primi gruppi che presero ispirazione dal successo del team di Wolfire.
Nascono così altre iniziative “Paga-quanto-vuoi” come: Indie Gala, Indie Royale, IndieGameStand, e Little Big Bunch.
Ma il successo dell’Humble tip non si limitò soltanto ai giochi indie per PC. Ben presto, anche gli sviluppatori mobile per Android si interessarono al progetto.
Nasce l’Humble Mobile Bundle, che portò i famosi pacchetti di giochi ad offerta libera su Android grazie ad un’applicazione dedicata sviluppata dallo stesso Humble Tip.
Anche qui, il successo, fu unico nel suo genere.
Gli Humble Bundle per alcuni diventarono un vero e proprio evento, l’attesa per scoprire i successivi pacchetti, insostenibile. In questa continua crescita, la compagnia di Wolfire decide di creare anche dei Weekly Sales: degli Humble Bundle di dimensioni “ridotte” a scadenza settimanale per rompere l’attesa tra un Bundle e l’altro.
A questo punto, il marchio “Humble Bundle” è ormai ben noto ad ogni PC Gamer.
In un impennata senza fine, persino i più grandi come Origin o Warner Bros, proposero i loro giochi da inserire nel famoso pacchetto “paga-quanto-vuoi” danto vita ripettivamente all’Humble Origin Bundle (con titoli dello spessore di Burnout Paradise, Dead Space 3, Crysis 2, Medal of Honor ecc…), con keys sia per Origin che per Steam, e all’Humble WB Bundle ( con giochi come Batman Arkham city, F.E.A.R 3, Scribblenauts ecc…).
Oggi Humble Bundle, è la più famosa e grande organizzatrice di pacchetti “paga-quanto-vuoi” ed ogni suo bundle riesce ad incassare letteralmente milioni di dollari (considerando che l’ultimo bundle si è chiuso con un incasso di circa 5 milioni di dollari ).
Un successo strepitoso, che li porta, inoltre, ad aprire un proprio negozio (HumbleBundle Site) di keys dove il 10% dei profitti viene destinato all’ American Red Cross, alla Child’s Play Charity, all’Electronic Frontier Foundation, al World Land Trust ed alla Charity Water.
Che cosa state aspettando? E’ tempo di comprare giochi e fare beneficenza!