Qualche tempo fa si era già parlato – orientativamente – di metà dicembre 2015 come periodo della fine concreta del contratto che legava Hideo Kojima a Konami. Oggi, finalmente, possiamo dire che è effettivamente così. Nel giorno di Star Wars VII Il risveglio della forza un altro evento ha travolto il mondo dei videogiochi: Hideo Kojima ha lasciato ufficialmente Konami, mettendosi in proprio con la rinata Kojima Productions e instaurando una collaborazione con Sony per la realizzazione di una nuova proprietà intellettuale (un nuovo videogioco).
Le premesse sono di quelle più auspicabili e sognate dai videogiocatori. Rimane certamente il rammarico della rottura tra il famosissimo game designer e Konami. Quest’ultima non é andata proprio per il sottile, rendendo complicata la presenza sulla scena di Kojima, soprattutto nell’ultimo periodo. La ciliegina sulla torta che dovrebbe, anzi che deve aver messo fine al rapporto lavorativo tra le due parti, è stata senz’altro l’eliminazione della dicitura “A Hideo Kojima Game” sulla copertina di Metal Gear V The Phantom Pain, l’ultimo capitolo della saga – a questo punto – ad essere sviluppato dal maestro giapponese. Ciò, ovviamente, non mette fine alla serie, visto che – come dichiarato da Konami qualche tempo fa – arriveranno nuovi capitoli.
Alla base dell’accesa discussione, e conseguente divorzio lavorativo tra le parti, c’è il contrapporsi di due diverse mentalità. Il designer giapponese nello sviluppo di videogiochi ha riposto da sempre una cura maniacale per ogni singolo dettaglio, un modo di lavorare che necessita però di tanto tempo, investimenti fuorvianti e (quasi) fuori di testa. La seconda mentalità, quella di Konami, è di guadagnare il più possibile dalle proprie produzioni, raggiungendo un grande profitto a fronte di spese non esagerate. Questa accesa disputa si è fatta sempre più forte, tanto da portare alla cancellazione – mal digerita dai fan – di Silent Hills (P.T), un nuovo videogioco che avrebbe avuto l’importante compito di far rinascere la serie. Lo sviluppo di quest’ultimo era stato affidato a Hideo Kojima con l’eccezionale collaborazione di Guillermo Del Toro, noto regista delgrande schermo. Questo lo ricordo come uno degli annunci più straordinari e inaspettati della storia del mondo dei videogiochi, tramutatosi poi in un colpo di scena bruttissimo, dovuto alla sua cancellazione improvvisa e avvolta – ancora oggi – da numerosissimi dubbi. Tutto questo a solo un mese di distanza dall’aver provato la demo dimostrativa rilasciata sul PlayStation Store; una demo interattiva a metà tra un film e un videogioco.
Il nuovo corso di Kojima Productions – di certo – non va a eliminare questa possibilità, anzi, rappresenta una nuova speranza per una collaborazione futura tra Del Toro e Kojima. In questo momento, il nuovo studio del designer giapponese è composto da appena 4 dipendenti ma – ovviamente – la squadra non è affatto al completo. Sono, infatti, moltissime le posizioni aperte che aspettano di essere occupate…
In conclusione, la rinata Kojima Productions mi incuriosisce non poco. Il logo rinnovato dello studio lancia un messaggio chiaro e netto: “I nuovi videogiochi dello studio verranno sviluppati da pionieri di questo settore e saranno rivolti al pubblico di ieri, di oggi e di domani”. Hideo Kojima, poi, ha confermato che nel prossimo futuro, lo studio si cimenterà anche nella realizzazione di pellicole cinematografiche. Insomma, la voglia e l’inventiva non mancano ma sono presenti in grande quantità. Se poi tutto ciò viene aggiunto alla professionalità e alla grande capacità di Hideo Kojima e dei suoi adepti, non possiamo far altro che immaginare un futuro assolutamente roseo e pieno di emozioni, per noi videogiocatori e per gli amanti del grande e piccolo schermo. Certamente noi videogiocatori saremo accontentati per prima. Il cinema può tranquillamente aspettare.