Gli editoriali rappresentano il pensiero del singolo redattore e non dell’intera redazione, pertanto che offrono una riflessione personale, non vengono corretti dagli editori.
Oggi il Nexus di Heroes of the Storm apre ufficialmente le porte a chiunque abbia voglia di cimentarsi in un MOBA diverso dal solito, il tutto gratuitamente grazie ad il classico sistema Free to Play. Dopo l’evento di lancio svoltosi ieri sera a Londra – ve lo siete perso?! Recuperatelo qui – l’ultimo lavoro di casa Blizzard che unisce i suoi più famosi brand in un unico titolo è finalmente disponibile a tutti. Diablo, Warcraft e Starcraft offrono i propri migliori personaggi per dar vita ad alcune delle battaglie più epiche di sempre. Ormai è da alcuni mesi che Heroes of the Storm gira regolarmente per almeno un ora al giorno sul mio computer, ve ne avevo parlato in modo oggettivo in questo mio speciale dedicato ma ora che il nexus è finalmente aperto voglio parlarvene anche in modo soggettivo.
Ebbene sì, per una volta non vi ho voluto tenere sulle spine e senza troppi giri di parole vi confermo che è proprio questo quello che penso. Heroes of the Storm è il miglior MOBA attualmente in circolazione. Un affermazione che di sicuro farà infuriare gli animi a tutti coloro che in questi anni hanno combattuto per elevare il proprio MOBA preferito sul podio di questa immaginaria classifica. Ma tranquilli non sono un sadico che vuole seminare zizzania tra i videogiocatori ed ora andrò a spiegarvi le ragioni che mi hanno portato a questo risultato. League of Legends, Dota 2, Smite, Supernova e Infinite Crisis – credo di averli detti tutti – tremate perché Heroes vi ruberà presto la scena!
Una piccola precisazione: per coloro che non conoscessero i titoli precedentemente elencati né il genere MOBA e fossero semplicemente alla ricerca di un buon motivo per iniziare la propria avventura in questo genere vi offro alcune informazioni di base: questo tipo di gioco prevede partite online nelle quali due squadre, solitamente composte da cinque giocatori, si scontrano su una determinata arena. Ogni giocatore controlla un proprio personaggio che viene selezionato appositamente per quella sfida. Solitamente questi titoli peccano di ripetività poiché non esiste una vera e propria progressione del personaggio o crescita all’interno del gioco.
L’unico elemento di crescita è dato dal proprio livello, più in alto si sale e più forti saranno i giocatori con i quali si giocherà, aumentando di volta in volta la difficoltà ma anche l’epicità degli scontri. E’ uno dei generi migliori per tutti coloro che sono sempre alla ricerca di sfida e vogliono dimostrare la propria forza online.
Uno dei maggiori punti a favore del lavoro di Blizzard è senza dubbio la velocità. Per alcuni anni ho giocato a League of Legends provando anche i due grandi big di questo settore: Dota 2 e Smite. Il problema principale che ho riscontrato è sempre lo stesso: i MOBA classici sono lenti. Solo nell’avviare una partita, ipotizzando di non stare giocando con i propri amici e quindi avere un gruppo già formato, vengono utilizzati dai 10 ai 15 minuti, il matchmaking è lento e a questo si aggiunge anche lo stress di dover scegliere, prima che lo facciano gli altri, il proprio eroe o qualche simpaticone che prima dell’avvio della partita si disconnette perché il team creato non gli sta bene. In Heroes of the Storm il matchmaking più lento dura al massimo due minuti; due minuti senza stress perché – se non giochiamo in ranked – è possibile scegliere il proprio eroe prima dell’avvio della ricerca di altri giocatori e con rarissimi casi disconnessione.
A questi due minuti di matchmaking possiamo sommare venti minuti minimi di durata di una partita qualsiasi, che può raggiungere anche i trenta minuti, ma raramente li supera, in questi 20-30 minuti sono concentrati battaglie all’ultimo sangue che iniziano fin dal primo secondo di gioco e finiscono solo al collasso di uno dei due nuclei. Heores of the Storm è sprovvisto di punti morti, ogni secondo della partita lo vivi appieno, immerso nella battaglia. I giocatori assidui di questo genere avranno già notato la differenza di durata nelle partite.
Nei sopracitati titoli infatti una partita ha una durata media di quaranta minuti e raggiunge senza problemi i sessanta qualora la battaglia fosse particolarmente combattuta; ebbene di questi quaranta i primi 15-20 possono tranquillamente essere presi e buttati via, è la così detta fase di “farming”: nel quale ogni giocatore non fa altro che uccidere minions/servitori/chiamateli-come-volete e se è particolarmente fortunato riesce a mettere a segno anche qualche uccisione. La durata così estesa delle partite dunque, unite ad un ammontare così ampio di tempo speso a ripetere sempre le stesse azioni per i primi minuti di gioco rende il tutto noioso ed estenuante. Più volte cimentandomi in una partita a League of Legends, pur vincendo arrivavo alla fine esausto e con un livello di noia che superava le mie orecchie. Heores of the Storm invece è veloce e riesce a tenerti incollato allo schermo dall’inizio alla fine della battaglia, la durata così limitata delle partite inoltre riesce ad invogliare il giocatore, finita una, ad avviarne subito un’altra poiché consapevole che non ci vorrà molto e saranno minuti di gioco ben spesi.
Smite è stato il primo ad introdurre una leggera novità in questo genere già solido, portando la classica telecamera dalla visione isometrica a quella in terza persona ma ciò non bastò, almeno per me, se togliamo questa leggera modifica il gioco è la copia identica di League of Legends e Dota 2 con tutti i pregi, difetti e quel maledetto shop dove acquistare gli oggetti durante la battaglia. Con Heroes of the Storm arriva la novità! Niente più shop di oggetti!
Finalmente posso buttare la calcolatrice che tenevo vicino alla tastiera, niente più strani calcoli riguardo statistiche aumentate attivamente o passivamente, niente secondi preziosi sprecati davanti ad una schermata dello shop alla ricerca del oggetto perfetto. Blizzard finalmente archivia questa noia mortale portando l’evoluzione della battaglia ad un altro livello. Le varie statistiche e abilità sono infatti modificate da abilità speciali chiamate Talenti in grado di ridefinire l’efficacia delle abilità di base ed anche il loro funzionamento, inutile dire che ogni talento è una scelta importante che va ponderata ma che riesce perfettamente ad adattarsi a qualsiasi sistema di gioco non richiedendo strani conti ed alcuna laurea in fisica aero-spaziale.
Niente da dire, i characters di League of Legends e Dota 2 sono effettivamente belli sia da vedere che da impersonare ma si perdono nel mucchio, molti sono anonimi e a meno che uno non abbia voglia di leggere quello straccio di lore che ci viene proposto dalla casa sviluppatrice nessuno menziona mai il loro passato o da dove arrivino. In Heroes of the Storm gli eroi entrati nel nexus sono concreti! Ognuno di loro arriva da uno dei grandi brand di Blizzard portando con sé il proprio carattere e la prorpia storia che si riflette anche nelle proprie abilità. Diablo, Nova, Raynor, Jaina, Rehgar sono solo alcuni dei tanti eroi che potete trovare entrando nel nexus, ognuno con una storia definita che riesce a catturare la vostra curiosità grazie anche alle piccole frasi di ostilità o di piacere che i personaggi si scambiano all’inizio di una nuova battaglia. Nessuno è anonimo proprio perché tutti derivano da un brand solido esterno a Heroes of the Storm oltre che ad essere realizzati impeccabilmente grazie ad una grafica ad alta resa.
Come se una quantità di eroi abbastanza ampia non bastasse, Blizzard è riuscita a diminuire ulteriormente la ripetitività degli scontri aggiungendo una serie di mappe selezionate in modo randomico al momento dell’avvio dello scontro. Abbandonate dunque la Landa degli evocatori che, per quanto bella, alla duecentesima volta che la percorri annoia più della cantina di casa mia, e accogliete la Baia di Cuornero, il Tempio Celeste, la Valle Maledetta, il Giardino del Terrore, le Miniere Infestate, la Contea del Drago e la Tomba della Regina Ragno. Ben sette mappe che si alternano in modo randomico durante i vostri facendo sempre nuova la vostra battaglia e portandovi a modificare il vostro personale stile di combattimento e strategie in funzione di esse per sfruttare al meglio i vari bonus presenti sul loro terreno.
Purtroppo mi sono dovuto auto-censurare un po’, scrivendo mi sono accorto che questo speciale stava per allungarsi molto di più del previsto e ho preferito quindi non annoiarvi più del dovuto. Detto questo spero di avervi spiegato perché ritengo Heroes of the Storm il miglior MOBA attualmente in circolazione, per ulteriori precisazioni scrivetemi pure un bel commento qua sotto e vi risponderò il più presto possibile. Ora vi lascio, vado a farmi una partita al fianco di Diablo, se volete ci becchiamo nel Nexus, nome utente: Kingdomgame, battle tag: #2549 !