Nella recensione di Fallout 4 abbiamo visto come l’hype generato abbia fatto male al titolo. È sicuramente un Fallout da giocare, da godere fino alla fine e da scoprire nella sua interezza, ma sarà difficile dimenticarsi gli incubi generati dalla trama e dal framerate delle versioni console.
Chi ha già passato centinaia di ore nella zona contaminata e ha voglia di passarne altrettante, Bethesda ha già annunciato tre DLC a cadenza mensile: Automatron, Wasteland e Far Harbor.
Marzo segna l’inizio della serie di contenuti scaricabili, apre le danze Automatron, dedicato a tutti i fan di robot e affini.
Scaricata l’ultima patch e installato il DLC, troveremo un segnale radio di aiuto. Una volta sintonizzati, ascolteremo il messaggio di un carovaniere in cerca di aiuto. Dei robot hanno assaltato la carovana ed ucciso i suoi compagni di viaggio, lui sta resistendo, ma per poco ancora.
Giunti sul luogo, svariate teste di latta ci attendono. Eliminate, troviamo ancora intatto un Assaultron amico di nome Ada. Scopriamo che esso era proprietà dei carovanieri, ci racconta come quell’assalto non fosse il primo. Il motivo non è chiaro, ma Ada è sicura che il mandante sia un certo “The mechanist”.
Un diabolico programmatore esperto di robotica che guida le sue creazioni all’assalto dei civili del Commonwealth. Non sappiamo il motivo, quali siano le sue reali intenzioni e chi sia veramente, quello che è sicuro è che Ada vuole vendetta.
Innanzitutto dobbiamo scoprire dove si nasconde, le prime missioni consistono nello sterminare delle teste di latta per raccogliere ed utilizzare le loro antenne satellitari. Un po’ di combattimento alternato alla creazione di robot e si arriva alla missione finale.
Automatron non offre grandi sorprese o momenti indimenticabili, ma la durata e le missioni sono più di quanto mi aspettassi. Più o meno quattro ore sono necessarie per arrivare alla sua conclusione.
La vera novità di Automatron però è la possibilità di costruirci il nostro compagno di latta personalizzato. Sfruttando il sistema di crafting già visto con le armi, armature e in particolare armature atomiche, possiamo sbizzarrirci creando un gigante con dei cingoli, od uno più piccolo e svolazzante alla stregua di un Mr. Handy. Basterà collocare il banco di lavoro dedicato – sbloccato una volta parlato con Ada per la prima volta – in uno dei vostri accampamenti.
Fatto ciò, assicurandovi di avere una gran quantità di materiali, potrete dare sfogo alla fantasia. Testa, busto e arti sono a nostra discrezione. Possiamo ricreare un robot della serie che già conosciamo oppure uno che ne combini i vari pregi. I componenti sono davvero molti, decine e decine. Per il solo busto per esempio, abbiamo quattro zone da personalizzare.
Possiamo decidere di aggiungergli una corazza resistente, oppure delle borse che contengano la nostra cianfrusaglia. Una corazza che aumenti la sua difesa o il danno fisico.
Dobbiamo però pensare anche all’offensiva, qui la scelta è davvero ardua. Fucili laser di ogni tipo, asce, lanciafiamme, minigun, lanciamissili. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Se avete materiali a sufficienza e vi piace sbizzarrirvi nella creazione, passerete molto tempo a provare tutte le combinazioni possibili.
Se inizialmente i componenti saranno limitati, basterà raccogliere i pezzi dai robot eliminati. In particolare, se avrete completato le missioni principali del DLC avrete a disposizioni abbastanza parti e soprattutto tutte le vernici disponibili.
Detto questo, c’è poco altro da aggiungere. Automatron arricchisce Fallout 4 con qualche ora di gioco, delle nuove armi, nuovi nemici e la possibilità di creare il vostro fidato amico di latta per accompagnarvi nella zona contaminata. Non aspettatevi momenti memorabili, il consiglio è di acquistare il DLC se avete voglia di tornare nel mondo di Fallout, se vi piacciono i robot e soprattutto se vi piace il sistema di crafting del gioco e se vi stuzzica l’idea di creare una vostra testa di latta personalizzata.