Era il 1995 l’anno in cui l’industria videoludica ebbe uno dei più importanti scossoni mondiali della storia con l’avvento dell’Electronic Entertainment Expo, più familiare ai videogiocatori con il nome di E3, un’enorme fiera videoludica dove sviluppatori da tutto il mondo si sarebbero incontrati per mostrare i loro più importanti progetti ludici. Prima di allora, già molti publisher di videogames mostravano i propri prodotti in fiere “minori” quali il Consumer Electronics Show e l’European International Trade Show, ma nessuno di questi eventi sarebbe mai riuscito a raggiungere gli strabilianti numeri che, crescendo di anno in anno, avrebbero portato l’E3 a resistere fino ad oggi. Sono passati venti anni da allora e, tra alti e bassi, quest’immensa fiera videoludica è riuscita a farci vivere enormi emozioni, proiettandoci in quello che sarebbe stato il nostro futuro videoludico.
Ciò che quest’anno sta per arrivare, però, si potrebbe prospettare come un’E3 semplicemente indimenticabile, non solo perché sarà l’ultimo ad essere situato a Los Angeles, ma anche perché in molti sembrano voler lasciare un segno indelebile nel cuore di tutti noi nel corso della fiera. Già solo a livello di conferenze siamo in una botte di ferro, con una serie di new entry che mi hanno incredibilmente sorpreso (anche se sarà un inferno riuscire a seguirle tutte). In ordine secondo l’orario italiano, le diverse conferenze trasmesse in live poco prima dell’apertura della fiera al pubblico saranno le seguenti:
Lunedì 15 giugno
Martedì 16 giugno
Mercoledì 17 giugno
Infine, qui di seguito potrete leggere la lista completa di tutti i giochi già annunciati che saranno presenti nel corso della fiera, così da potervi fare un’idea generale su quello che l’E3 potrebbe rappresentare quest’anno.
Va detto, però, che a livello di presenze non ci si può davvero lamentare e non vi nascondo il mio smisurato eccitamento, pari a quello di un bambino che sta aspettando la tanto invoca mezzanotte del 24 Dicembre per scartare i regali, soprattutto se si pensa al fatto che, da possessore di tutte le attuali console disponibili sul mercato (fisse e portatili) qualsiasi annuncio per me sarà estremamente importante. Quelli che stiamo vivendo adesso sono i consuetudinari giorni di fuoco, durante i quali è possibile avere a che fare con milioni di leak, rumor, insider chiacchieroni e previsioni da capogiro che ci massacreranno con un mostruoso hype che non potrà far altro che aumentare di minuto in minuto. Anch’io, però, adoro fantasticare, adoro crearmi delle aspettative su tutto quello che potrebbe essere mostrato nel corso dell’E3, ascoltando con attenzione ogni più minuscolo bisbiglio da parte di sviluppatori e software house che, diciamocelo, oramai non sono più in grado di tenersi stretto un segreto. Qui di seguito sarà quindi mia premura mostrare a tutti voi le mie altissime aspettative e le mie enormi speranze su quello che vorrei davvero vedere in questo E3 dalle maggiori software house del settore.
L’annuncio di un’intera conferenza dedicata a Bethesda è stato un vero fulmine a ciel sereno. Ormai stiamo parlando di una software house di dimensioni spropositate ed in grado di portare sul mercato titoli di tutto rispetto e capaci di tenere impegnati per decine e decine d’ore di puro divertimento. Sappiamo già tutti della sicura presenza di due pesi massimi che verranno mostrati da questi talentuosi sviluppatori, ovvero Doom 4 e Fallout 4.
Per quanto riguarda il primo titolo ho poco da dire, poiché è difficile fare pronostici attendibili su quello che verrà effettivamente mostrato. Sarà un trailer in computer grafica? Vedremo un corposo spezzone di gameplay? Verrà annunciata la data di lancio del gioco? Tanti sono i dubbi che provo nei confronti di questo titolo, soprattutto considerando il travagliato percorso di sviluppo che un’IP così importante a dovuto sopportare, tra rimandi e problemi logistici, conclusisi infine con la totale cancellazione del gioco in favore di un nuovo inizio che prendesse il meglio di ciò che erano i vecchi capitoli di questo storico brand (e dopo aver visto il trailer di quello che sarebbe dovuto effettivamente essere il nuovo Doom, non posso che definirmi felice a riguardo). Sono di tutt’altra opinione per quanto riguarda, invece, il tanto atteso Fallout 4.
La scelta di Bethesda di rilasciare un corposo trailer del gioco a pochi giorni di distanza dall’E3 mi fa davvero ben sperare, nella sicurezza che gli sviluppatori avranno molto da mostrare. Quasi sicuramente vedremo il gioco in azione in tutto il suo splendore, così da poter meglio comprenderne le possibili modifiche a livello di gameplay (sarà finalmente possibile giocare decentemente in terza persona?) insieme alla reale qualità tecnica del titolo, un’annosa questione che in questi ultimi giorni sta tristemente infiammando i forum e i social network di tutto il mondo. Fatto sta che stiamo parlando di una punta delle punte di diamante targate Bethesda, quindi possiamo stare tranquilli e attendere l’E3 nella certezza che a Fallout 4 verrà riservato in importante fetta di conferenza, e visti anche i recenti rumor e leak più o meno veritieri, non mi meraviglierei se la software house annunciasse anche la data d’uscita del titolo, secondo alcuni prevista proprio per la fine di quest’anno.
Ripongo invece poche speranze sulla possibile presenta di un fantomatico Dishonored II in fiera. Già in passato fu mostrato un vecchio leak (poi subito smentito) nel quale era possibile vedere un possibile logo per il gioco, fattore che portò molti a chiedersi se, nel corso dell’E3, Bethesda avrebbe mostrato un reveal trailer del titolo in questione, un forte rumoreggiare messo violentemente a tacere da parte di un “informatore anonimo” che, dopo aver potuto discutere con uno degli stessi sviluppatori del primo capitolo, riferì a tutti l’effettivo stato di lavoro su Dishonored II specificando, però, un completamento dei lavori ancora troppo lontano da poter permettere una qualsivoglia presenza del gioco all’E3.
Va detto che, comunque, non sarebbe la prima volta che uno sviluppatore smentisce la presenza di un titolo in fiera per poi mostrarlo davanti agli occhi sbalorditi e impreparati del mondo intero, quindi non è da escludere una simile eventualità. Al contrario, sono quasi sicuro che i rumor riguardanti l’arrivo di un nuovo The Elder Scrolls siano totalmente infondati, soprattutto se si considera l’alta mole di lavoro che la software house sta già sostenendo per lo sviluppo dei suoi altri brand di punta; dal mio punto di vista, ritengo molto più probabile un annuncio di suddetto titolo solo dopo l’uscita di Fallout 4 e Doom 4, così da riuscire a concentrare tutte le attenzione sul nuovo TES senza rischiare che il pubblico distolga lo sguardo dalle sue altre opere in sviluppo.
Concludiamo il tutto con Battlecry, free-to-play competitivo a squadre in sviluppo ormai da anni di cui fu già possibile vederne alcuni trailer e demo l’anno scorso. Probabilmente, siamo di fronte al titolo che meno mi interessa fra tutti quelli che potrebbero essere mostrati da Bethesda, non tanto per quanto riguarda la qualità effettiva del gioco, di cui si è visto ancora troppo poco per poter fare una qualsivoglia affermazione ragionata, quanto piuttosto per la mia totale mancanza d’interesse per i free-to-play in generale, indipendentemente dal sottogenere a cui appartengono (MOBA, FPS, MMORPG, ecc.). A prescindere dal mio interesse, però, non ritengo improbabile che il gioco venga mostrato nel corso dell’E3 ed anzi, considerando tutte le attenzioni attirate dal titolo grazie al suo stile di gameplay estremamente frenetico, non mi stupirei di vederne un nuovo trailer o, addirittura, un vero e proprio spezzone di partita giocata dal vivo.
Lo sappiamo tutti ed è impossibile negarlo, quando l’Xbox One fu mostrata al pubblico per la prima volta, fu un vero disastro a livello di marketing. Restrizioni, mancanze e costrizioni con altre periferiche distrussero tutto quello che l’Xbox 360 aveva creato, ovvero una community di videogiocatori forte ed affiatata ad un marchio che li aveva divertiti per numerosi anni. Quella caduta di stile (a cui Microsoft avrebbe poi cercato di porre rimedio con importanti cambi di rotta) avrebbe pesato molto sul futuro della console che, ancora oggi, continua ad arrancare; quale modo migliore, quindi, di riguadagnarsi l’amore del pubblico se non tramite un’attenzione maniacale sui videogiochi da presentare nel corso della fiera videoludica più importante del mondo? Togliamoci subito i tre denti cariati del dolore, così da lasciarci alle spalle i rumor più improbabile e pensare a ciò che, effettivamente, potremmo realmente vedere.
Ritengo praticamente impossibile la presenza di un nuovo Banjo e Kazooie, soprattutto se si considera l’enorme successo che Yooka Lailee sta attualmente riscontrando. Altrettanto improbabile mi sembra il ritorno di Phantom Dust, che ultimamente sta passando un periodo davvero difficile, al punto che una totale cancellazione del gioco non sarebbe da prendere troppo sottogamba. Mi sembra difficile anche la possibile presenza di un Titanfall 2, non tanto perché il gioco diventerà un multipiattaforma quanto, piuttosto, per quanto riferito da parte di Electronic Arts, la quale aveva confermato la situazione ancora “embrionale” del gioco in questione solo alcuni mesi fa, un arco di tempo troppo breve per poter permettere alla software house di mostrare qualcosa di realmente concreto sul titolo in questione. Detto questo, è giunto il momento di pensare a quelle che potrebbero essere le reali aspettative su una conferenza che, per forza di cosa, dovrà riuscire a strabiliarci tutti. Iniziamo con l’ovvio, perché la presenza di Halo 5: Guardians all’E3 è praticamente scontata.
Per il momento si è visto molto poco a riguardo di questo nuovo capitolo della serie, ma sono già milioni i videogiocatori che non vedono l’ora di metterci sopra le mani. Personalmente, mi attendo un corposo gameplay in presa diretta di una qualche fase della campagna single-player che, come da tradizione, porterà ad un vertiginoso aumento d’infarti in tutto il mondo. Dopo essermi giocato tutta la quadrilogia di Master Chief nella Master Chief Collection, non vi nascondo l’impellente impazienza che mi sta divorando nell’animo. Non mi stupirei neanche di una qualche dimostrazione del comparto online del gioco, una componente del brand tutt’altro che secondaria in grado di sfoggiare milioni di videogiocatori che, ancora oggi, si divertono a massacrarsi nel pieno d’intense competizioni online.
Possiamo star certi anche della presenza di Forza Motorsport 6, una delle esclusive più importanti tra tutti i marchi posseduti da Microsoft e che, probabilmente, verrà mostrata anche in forma giocabile. Non va poi dimenticato Rise of the Tomb Raider, il seguito del fortunato reboot di Tomb Raider che tanto aveva fatto parlare di sé, ai tempi, grazie al suo essersi presentato al pubblico come un’esclusiva temporale a favore della console Xbox One. Partendo da queste premesse, insomma, non è difficile profetizzare un ritorno in pompa magna del gioco nel corso dell’E3.
Altro titolo che probabilmente si farà vedere in fiera è Quantum Break, nuova IP targata Xbox One che, tra trailer e gameplay, si è giustamente guadagnata l’attenzione di un vasto numero di videogiocatori, me compreso. Sappiamo che tutto il gioco ruota intorno al tempo, quindi non mi meraviglierei di assistere ad un nuovo video gameplay nel quale poter assistere a qualche inedito potere temporale del protagonista, ma non è da escludere neanche una posticipazione del titolo in favore della Gamescom 2015, come già successe in passato. Ritengo altrettanto probabile la presenza in fiera di Scalebound e Crackdown.
Sul primo titolo ho ben poco da dire, soprattutto a causa dei pochissimi contenuti rilasciati fino ad oggi, ma i Platinum Games sono una garanzia e non mi sorprenderebbe assistere ad una demo in-game del titolo grazie alla quale poter finalmente comprendere lo stile di gioco adottato dalla famosa software house, probabilmente tendente verso l’action-adventure. Per quanto riguarda Crackdown, c’è ben poco da dire. In tanti lo volevano, il trailer dell’anno scorso ha fatto impazzire il web e la sua presenza è praticamente scontata. Da quanto visto in passato, sembrerebbe che l’essenza di Crackdown sia rimasta intoccata, ma non mi meraviglierei di assistere a qualche variazione a livello di gameplay in grado di donare nuova linfa vitale al brand.
Apriamo una parentesi per quanto riguarda il futuro di Gears of War, un futuro che mi pare dannatamente oscuro. Sappiamo che alcune settimane fa sono state trafugate diverse immagini e mini-video di quella che sarà la Remastered del primo Gears of War, ma sappiamo altrettanto bene che i ragazzi di The Coalition (gli ex Black Tusk Studio) stanno lavorando alacremente su di un nuovo capitolo del brand. Difficile dire cosa verrà presentato all’E3, ma possiamo star certi che Gears of War si ritaglierà la sua fetta di fiera, in un modo o nell’altro.
Chiudiamo in bellezza con le periferiche della console, e più precisamente con un Kinect che, molto probabilmente, non verrà neanche lontanamente menzionato, ed un visore per la realtà aumentata (tale HoloLens) di cui apprezzerei la presenza in fiera, magari con l’implementazione di qualche demo per meglio comprenderne le reali potenzialità a livello videoludico.
Tutti sappiamo bene come funziona la conferenza targata Electronic Arts, facilmente divisibile in due spezzoni ben distinti. Da un parte abbiamo, infatti, quei classici 30 minuti dedicati al mondo sportivo e, perdonatemi, per me terribilmente noiosi. Sono una tappa fissa ogni anno e tutti noi sappiamo bene che anche a questo E3 non ci saranno eccezioni, quindi mi limito a confermarvi la mia sicurezza sulla loro presenza per passare il più velocemente possibile a quello che, dal canto mio, è il vero fiore all’occhiello della line-up di EA. Partiamo con la certezza assoluta, ovvero il nuovo Need for Speed che, già alcuni giorni fa, abbiamo potuto vedere grazie ad un veloce teaser. Sicuramente sarà presente in fiera almeno con un trailer, ma non mi sorprenderebbe la presenza di un video gameplay o di una vera e propria demo giocabile, soprattutto se si considerano i paroloni di elogi rilasciati dalla software house che, negli ultimi giorni, ne ha rimarcato più volte le qualità.
Altrettanto certa sarà la presenza di Star Wars: Battlefront, lo sparatutto incentrato sul multiplayer competitivo sul quale stanno lavorando i ragazzi di DICE. Non ci vuole molto per capire che la software house sta puntando molto su questo titolo e sono sicuro che nel corso della conferenza verrà finalmente mostrato del gameplay vero e proprio ma, da videogiocatore che si diverte ancora oggi con Battlefront II, non posso nascondere una certa paura riguardante una possibile snaturalizzazione del brand da parte di DICE, soprattutto dopo i numerosi (e poco incoraggianti) comunicati ufficiali che già sembrano mettere in mostra un titolo castrato nei contenuti e sul quale verranno rilasciati numerosi DLC.
Chiudiamo il tutto con due titoli che attendo con estrema impazienza, ovvero il nuovo Mass Effect e Mirror’s Edge 2. Entrambi sono titoli di cui, per il momento, si è visto poco e nulla ed entrambi sono giochi che, a livello narrativo, dovrebbero riservare molte sorprese. Sappiamo di essere difronte a due IP di grande importanza per EA e sarebbe molto improbabile non vederle all’E3. Personalmente, ritengo molto probabile un semplice trailer per il nuovo Mass Effect ed un più corposo video gamplay per quanto riguarda Mirror’s Edge 2; per il momento, purtroppo, non possiamo far altro che aspettare e sperare.
Per quanto ogni anno se ne parli sempre male, Ubisoft è comunque riuscita a stupire il mondo videoludico intero nel corso di ogni E3 mettendo in mostra titoli estremamente promettenti. Non è quindi difficile comprendere come mai l’hype per gli annunci targati Ubisoft sia così elevato, in particolar modo se si considerano le premesse già messe in campo dalla software house stessa. Come di consueto, anche quest’anno vedremo il nuovo Assassin’s Creed, in questo caso Syndicate, che già è riuscito a guadagnarsi il mio interesse per alcune interessanti meccaniche di gioco (il poter finalmente guidare nella più totale libertà dei “veicoli” mi lascia sinceramente ben sperare), ma la cocente scottatura infieritami con Unity mi ha portato a restare sullo stato di guardia, in un pericoloso mix tra interesse e mancanza di fiducia.
Altro atteso titolo che, molto probabilmente, verrà nuovamente mostrato all’E3 è The Division, sparatutto in terza persona unicamente online ambientato nel cuore di una New York ormai in preda al caos dopo che un violento virus ha decimato la razza umana. Il gioco è interessante, le aspettative sono altissime e la veste grafica sembrerebbe essere di prim’ordine, seppur alcuni vecchi trascorsi mi facciano temere un futuro di pesanti downgrade. Possiamo invece star sicuri sul promettente Rainbow Six Siege, sparatutto in prima persona che mi ha conquistato in pochi minuti grazie al suo elevato tatticismo. Viste le attenzioni che il gioco sta ricevendo, direi che la sua presenza all’E3 è praticamente scontata; non sia mai che, finalmente, ci verrà fatto vedere qualcosa a riguardo della campagna single-player di cui, al momento, non sappiamo letteralmente nulla.
Più discutibile, invece, la presenza del rumoreggiato Watch Dogs 2. Tutti quanti sappiamo che l’IP ha venduto bene, così come sappiamo che un seguito è già in sviluppo, ma non sono ancora riuscito a capire la cadenza con qui verrà rilasciato il titolo (con annessi nuovi seguiti). Non è da escludere la sua presenza all’E3, ma non mi sorprenderei neanche della sua mancanza; tutto dipenderà dalla data di lancio del gioco stesso. Infine, non mi sorprenderebbe l’annuncio di una nuova IP, soprattutto se si considera che, negli ultimi anni, Ubisoft ha sempre sfruttato gli ultimi minuti della sua conferenza per presentare al mondo un titolo mai sentito prima. Magari sto sperando in un futuro troppo roseo, ma visti i trascorsi e i recenti leak che volevano il vicino annuncio di un nuovo videogioco (tale Hero) non credo che sia così impossibile immaginare una simile eventualità.
Con Playstation 4 ancora in testa alle classifiche, Sony non può lasciarsi sfuggire la possibilità di mettere in mostra un E3 con i fiocchi, le premesse ci sono tutte. Cominciamo subito con il toglierci dalla testa tutte queste deliranti fantasie su di un possibile ritorno di Crash o di The Last Guardian solo perché un qualche “insider” è riuscito a pubblicare un logo bianco su schermo nero; tutti quanti vorremmo rivederli in gran forma ma ormai le speranze di un loro ritorno sono praticamente pari allo zero assoluto.
Possiamo invece star certi della presenza di Uncharted 4, la punta di diamante di Playstation 4. Il gioco è già stato visto, sia in trailer che attraverso veri e propri video gameplay, quindi non mi sorprenderebbe vedere tra gli stand una vera e propria demo giocabile del titolo, magari all’interno di ambientazioni ancora inedite. Sono anche abbastanza sicuro della presenza di Street Figther V, il marchio di picchiaduro più amato al mondo che questa volta arriverà in esclusiva su Playstation 4, già di per sé una motivazione più che valida per vederlo in fiera, e del tanto atteso Reboot di Ratchet & Clack, di cui Insomniac ha già confermato non solo lo sviluppo ma anche l’intenzione di farlo vedere al pubblico il prima possibile… più chiari di così.
Vi è poi da considerare la possibile presenza di Gran Turismo 7, in sviluppo presso Polyphony, Persona 5, il nuovo capitolo in esclusiva sulla home console targata Sony di una delle saghe JRPG più amate dai videogiocatori e che potrebbe avere un enorme impatto all’interno di un evento come l’E3, e infine Rime, videogioco dallo stile accattivante e dalle premesse interessanti di cui ormai non se ne parla da diverso tempo; non sia mai che la fiera vedrà il suo ritorno.
Non ho dubbi, invece, per quanto riguarda un ritorno di No Man’s Sky, che ad ogni fiera videoludica di Sony è sempre riuscito a ritagliarsi un piccolo e meritato posticino nel quale mostrare le sue stuzzicanti idee, tra milioni di mondi da esplorare, razze aliene da incontrare e segreti da scoprire, il tutto all’interno di un universo online in continua espansione. Alcune fughe di notizie hanno poi annunciato con largo anticipo il futuro arrivo di un nuovo JRPG esclusivo per PS4 che, a detta di molti, dovrebbe essere il seguito del fantastico Ni No Kuni e la sua presenza alla fiera, sinceramente, non mi sorprenderebbe più di tanto.
Più difficile è credere ad un possibile annuncio della tanto discussa nuova IP di Guerrilla che, secondo i leak, non solo conterrebbe al suo interno un curioso quanto interessante misto tra dinosauri e fantascienza, ma dovrebbe essere presentato proprio nel corso della fiera. Personalmente, ci spero di cuore, anche perché ormai sono anni che se ne parla e, fino ad ora, non se n’è visto ancora niente ma, in mancanza di altre informazioni più dettagliate, non posso fare a meno di vedere il tutto come una semplice e vana speranza che difficilmente riuscirà a concretizzarsi.
Spero anche nel ritorno di quel tanto atteso Gravity Rush 2 che, dopo un primo capitolo per PsVita fantastico, è poi velocemente scomparso da tutti i radar. Mi sembra davvero difficile poter credere ad una possibile cancellazione del gioco, mentre molto più facilmente potrei immaginare una conversione del titolo da annunciare nel corso dell’E3 al fine di renderlo a tutti gli effetti un’esclusiva Playstation 4, fattore che decreterebbe anche la quasi totale condanna a morte della console portatile Sony, ma visto i trascorsi non mi meraviglierei di una simile scelta. Altrettanto enigmatica mi sembra la situazione riguardante God of War, di cui molto probabilmente vedremo qualcosa alla fiera, ma è ancora praticamente impossibile riuscire a pronosticare che cosa, esattamente, vedremo. Forse avremo modo di visionare la versione rimasterizzata di God Of War 3 con annessa data di lancio o, magari, assisteremo all’annuncio di un nuovo capitolo totalmente inedito; fatto sta che Kratos molto difficilmente verrà lasciato in panchina.
Nutro poche speranze, invece, per quanto riguarda il futuro di PsVita che, come detto poco sopra, mi sembra una console in procinto di essere abbandonata dal suo stesso creatore. Probabilmente verrà annunciato qualche nuovo indie per la portatile ma molto difficilmente riusciremo a vedere l’annuncio di qualche nuovo tripla A pensato specificatamente per PsVita.
Siamo ormai arrivati quasi alla fine di questo gigantesco “speciale” è come chiudere al meglio il tutto se non con Nintendo? Com’è ormai da tradizione, sappiamo che la grande N non presenterà una classica conferenza in live, bensì un altrettanto interessante Nintendo Direct, una sorta di conferenza preregistrata durante la quale vengono annunciati e mostrati i titoli più attesi per 3DS e WiiU. Purtroppo, è ormai appurato che la home console di Nintendo non se la sta passando nel migliore dei modi. WiiU possiede numerose esclusive e tutte di altissimo livello, ma la mancanza d’interesse nei confronti della console dalle terze parti ha lasciato diffidenti numerosi videogiocatori che, per ovvi motivi, non potevano permettersi l’acquisto di due differenti console.
Vista la difficile situazione, non è quindi difficile immaginarsi un E3 targato Nintendo con i fiocchi, ricco di annunci indimenticabili e ritorni in grande stile che non potranno far altro che aumentare le nostre sicurezze nei confronti della console, tutt’ora in grado di dare grandi soddisfazioni. Comincio subito dando per scontato una nuova presentazione di The Legend Of Zelda WiiU, un titolo che tutti quanti stiamo aspettando con la bava alla bocca e che, nel corso degli ultimi Nintendo Direct, è già stato possibile visionare in tutto il suo splendore. Personalmente non ho dubbi sul risultato finale del titolo e non vedo l’ora di poterci giocare con il buon vecchio pad, tanto leggero ed ergonomico quanto tristemente veloce nel terminare la sua autonomia di ricarica, sicuro già da ora del fatto che quello che arriverà nei negozi sarà un titolo da Day 1, senza se e senza ma.
Andiamo poi avanti con quella che sarà la vera bomba atomica di Nintendo, il possibile ritorno su home console di un’IP che milioni di videogiocatori chiedevano a gran voce, StarFox. Sappiamo già che l’anno scorso fu fatta visionare una demo a pochi fortunati e, personalmente, rimarrei davvero stupito nel non vederne almeno un piccolo trailer di gameplay, soprattutto se si considera l’enorme effetto positivo che un annuncio di tale portata avrebbe su tutti i fan più accaniti della console, i quali verrebbero letteralmente divorati dall’hype.
Altrettanto sicuro è l’arrivo di Fire Emblem IF, strategico a turni e seguito spirituale di Fire Emblem: Awakening che su 3DS fece faville, conquistando il cuore di milioni di videogiocatori, me compreso, grazie ad una trama ricca di colpi di scena, una caratterizzazione dei personaggi di prim’ordine ed una difficoltà generale sopra la media. Sappiamo già che Fire Emblem IF uscirà in due versione ben distinte, la Black e la White Edition, entrambe caratterizzate da numerose diversificazione, prima fra tutte la difficoltà generale, di cui però devo ancora comprendere bene alcuni particolari. Sicuramente, l’E3 sarà il luogo perfetto per farsi un’idea più chiara nei confronti di quelli che sono i piano futuri di Nintendo a riguardo.
Non è neanche così difficile da immaginare la presenza in fiera di un nuovo Metroid, soprattutto se si pensa alle già numerose dichiarazioni fatte da Nintendo stessa diverso tempo addietro nelle quali si parlava proprio dei lavori di un inedito Metroid nei confronti del quale si stava ancora cercando di trovare una formula di gameplay vincente; che l’E3 sia il posto dove il mondo verrà a conoscenza di quella formula? Cadiamo maggiormente nell’enorme imbuto senza fondo delle speranze, quando si va a menzionare Yokai Watch.
Se non avete mai sentito il nome di questo titolo, un RPG adventure sviluppato per 3DS da quei geniacci di Level-5, non preoccupatevene, poiché il titolo non ha ancora visto la luce al di fuori del Sol Levante. In Giappone il gioco ha fatto il colpaccio e viste le numerose richieste da parte dei fan occidentali della software house nipponica, non trovo improbabile un possibile annuncio del gioco anche per l’Europa nel corso della fiera, un ulteriore motivo per acquistare una portatile Nintendo. Conoscendo il modo in cui lavora Nintendo, non riterrei neanche troppo improbabile l’annuncio di un nuovo Pokémon per 3DS, anche se mi è difficile prevedere quale potrebbe essere la mossa più sensata per Nintendo, se sviluppare una versione in HD di una delle sue vecchie glorie (come, d’altronde, è già stato fatto in passato) o se puntare tutto su di un nuovo capitolo totalmente inedito del brand.
Per chi se lo stesse chiedendo, mi sembra invece molto difficile, per non dire impossibile, l’arrivo di un qualche titolo dei Pokémon pensato per WiiU. Ancora avvolto dal mistero è invece il curioso progetto di Bandai Namco attualmente conosciuto con il nome di “Project Treasure”, un free-to-play online che, com’è intuibile dal nome, ci vedrà andare alla ricerca di enormi tesori.
I dubbi sono tanti e le informazioni attuali rasentano lo zero, quindi non mi dispiacerebbe assistere ad un qualche trailer o video gameplay del gioco per capirne meglio le meccaniche. Chiudiamo il paragrafo (e l’intero articolo) menzionando l’interessante Devil’s Third, esclusiva WiiU sviluppata da Itagaki che è riuscita a guadagnarsi le attenzioni di pubblico e critica grazie a livelli di tamarraggine inimmaginabili uniti ad una sana dose di violenza, tra katane, mitragliatrici pesanti e gnocche da paura. Già all’E3 del 2014 fummo in grado di goderci un lungo video gameplay del gioco e, visto il successo riscontrato ai tempi, non mi meraviglierei di un suo ritorno anche quest’anno.