Nel corso del mese di luglio, appena trascorso, è giunto alla nostra attenzione un nuovo – e alquanto ambizioso – progetto, tutto orgogliosamente made in Italy il cui titolo è: Land of Britain. Al lavoro su questo nuovissimo titolo c’è un altrettanto neonato studio di sviluppo torinese, i Potato Killer Studios, che sono anche gli ideatori del progetto e coloro i quali lo faranno nascere e crescere. Orgogliosi dei nostri prodotti italiani e visti i grandi obbiettivi che Land of Britain si pone, abbiamo deciso di portare alla vostra attenzione questo progetto realizzando un’intervista con niente meno che il team di sviluppo stesso che quindi ci racconterà più da vicino in cosa consiste questo lavoro e cosa dobbiamo aspettarci da esso.
Prima di dare il via all’intervista però ci tengo a farvi delle piccole precisazioni in modo di mettervi al corrente, almeno per quanto riguarda le basi, di Land of Briatain. Questo titolo sarà un MMORPG di stampo fantasy suddiviso in tre principali reami, costantemente in conflitto tra loro e influenzati da eventi casuali e dalle attività di ciascun giocatore. Quest’ultimo potrà giocare una storyline complessa e in costante evoluzione a seconda del suo stato e delle sue scelte, ogni giocatore potrà anche costruirsi il proprio personaggio sulla base di diciotto classi differenti tra loro ed un altrettanto numero di razze diverse. Tali classi daranno ognuna accesso anche ad un differente tipo di crafting che svolgerà un ruolo chiave all’interno del gioco. Detto questo ora conoscete le basi sulle quali si fonda Land of Britain, ma per ulteriori dettagli vi invito a visitare il sito dedicato landofbritain.com dove troverete un ricco approfondimento per ogni aspetto di questo MMO.
Sempre più spesso, anche dalla nostra penisola, provengono nuovi giochi e soprattutto studi di sviluppo, indipendenti per lo più, con tanta voglia di fare e di farsi conoscere. La prima domanda che vi voglio porre è quindi questa: Da quanto riportato sulla rete, parte dei vostri componenti proviene da una precedente esperienza di sviluppo, affiancato anche a grandi aziende internazionali; cosa vi ha spinto a lasciare la sicurezza di queste realtà affermate e a formare il vostro personale studio? C’è qualche aneddoto interessante che ha portato alla scelta di questo nome?
L’aneddoto base è che il tutto è nato dal sogno di due persone nel 2013 e l’idea si è rivelata vincente poiché ha convinto e contagiato altre persone per la genuinità del progetto e la sua forza, così chi ancora lavora nelle grandi aziende si è proposto di partecipare allo sviluppo di questo gioco entusiasta, divenendo parte del team.
Così si decide per “Potato Killer Studio”. Dopo una serie di proposte, alla fine volemmo scegliere questo nome irriverente, “patata assassina” che in inglese dava le iniziali PK , accorgendoci che ci riportavano ai Player Killer. Un po’ come quando giocavamo di ruolo tempo fa, quando la nostra fama nei giochi era di PK. Ci rimandava ai vecchi ricordi e suonava come volevamo.
Al momento siete proiettati verso la realizzazione del vostro primo titolo nonché MMORPG dal nome Land of Britain. Perchè, tra i tanti generi videoludici, avete scelto come primo titolo proprio un MMO?
MMO perché ne siamo da sempre appassionati. Un’esperienza che parte dal 1897 da “Ultima Online” fino ad arrivare ad oggi. Quindi abbiamo senza dubbio la conoscenza di ciò che l’utente vuole in quanto noi lo siamo stati per primi, tanto da dirci dopo anni di esperienza, perché non farlo? Le nostre idee si sono rivelate vincenti e ci siamo ritrovati a coinvolgere dei talenti con un curriculum di alta rilevanza che credevano nel nostro progetto, fino ad arrivare a più di quaranta membri che ci hanno detto: “siamo con voi perché crediamo in quest’idea”.
Attualmente c’è da aggiungere che non siamo proiettati solo su Land of Britain, ma anche su Fangold che vedrà la luce prima di Land of Britain.
Land of Britain sarà perennemente un mondo in costante cambiamento e ogni azione del giocatore avrà delle chiare ripercussioni. Tali conseguenze influenzeranno la partità anche degli altri giocatori o saranno fini alla partita di colui che le ha portate?
Land of Britain non sarà istanziato, almeno nei dungeon. Tutti i giocatori saranno parte di un’unica partita e non si sentiranno esclusi nel gioco, tutti sapranno qualora il gioco venga influenzato da qualcuno. Es. se un giocatore scopre uno scrigno misterioso e lo apre, esso può far partire un evento di reame che coinvolgerà tutte le persone presenti in quella zona, venendosi a creare tutta una vicissitudine di eventi che coinvolgeranno il mondo circostante.
Altra punta di diamante del titolo è il numero di classi e di razze: diciotto per ciascuna. Come pensate di differenziare tra di loro ognuna di esse? La razza sarà proprietaria della classe oppure sarà indipendente?
Alcune razze saranno proprietarie della classe mentre altre no. Ogni classe avrà un suo set di armi e specializzazioni a parte. Le abilità di ogni classe saranno diverse. Diciotto classi, ogni classe propensa più all’attacco o alla difesa etc, ognuna diversa per ogni reame con specifiche speciali ed una personalizzazione mai vista prima.
Land of Britain non è l’unico progetto in cantiere, per anticipare proprio l’arrivo dell’MMO state realizzando un gioco di carte dal nome Fangold. Che relazione ci sarà tra i due titoli, ci saranno degli aspetti che si potranno trovare sia nel primo che nel secondo gioco?
Fangold è un titolo all’interno di Land of Britain di cui si potrà usufruire entrando nelle caverne di LoB, ma sarà anche un gioco a cui potrà accedere anche chi non possiede l’MMO (sarà disponibile infatti anche per android, PC, iOS e Linux).
Fangold e Land avranno degli aspetti in comune e sarete ben lieti di trovare ambientazioni e altro in Fangold che fanno parte del mondo di Land of Britain.
Di sicuro un MMO è già di per se e per definizione un progetto davvero grande e complicato. Come vi finanzierete durante il processo di sviluppo? Vi affiderete ad una campagna di crowdfunding oppure chiederete aiuto a qualche publisher maggiore? Nel caso della prima ipotesi quali saranno i vari goal raggiungibili durante l’iniziativa?
Ottima domanda. L’idea è quella di fare uscire Fangold come primo poiché sarà un gioco che richiederà un costo di sviluppo più basso. Esso ci permetterà di mostrare le nostre qualità come programmatori e sviluppatori permettendoci di porre le basi per qualcosa di più grande.
Ovviamente Fangold avrà una sua campagna di crowdfounding (come LoB in seguito), ma cosa più importante è che ci aiuterà a trovare i fondi necessari per lo sviluppo di Land of Britain anche con un qualcosa di migliore: gli “utenti ci finanzieranno giocando” e noi daremo loro in cambio qualcosa di bello.
Una volta uscito il gioco però il lavoro non sarà affatto concluso, sappiamo bene che gli MMO sono giochi in costante ampliamento tra patch varie ed una continua espansione della trama. Come pensate di finanziare lo sviluppo anche dopo la data di rilascio? Per accedere a Land of Britain sarà necessario un abbonamento, l’acquisto normale oppure il tutto sarà free-to-play con l’aggiunta di microtransazioni?
Per quanto lo studio sia giovane, non siamo degli sprovveduti, quindi le ricerche di mercato non si fermeranno all’uscita del gioco, ma i finanziamenti andranno avanti. Land of Britain non è stato calcolato solo all’uscita, ma anche in maniera lungimirante per supportare il gioco, le patch, l’incremento dell’utenza e la visibilità.
In più, oltre agli incassi che avremo in pay to play (con una formula di abbonamento rivoluzionaria che permette di recuperare tempo non giocato anche dai player che ne hanno poco a disposizione), ci saranno dei continui finanziamenti per migliorare il gioco anche nel suo pieno sviluppo.
Ultima domanda, che potrebbe risultare un po’ scomoda, ma che non potrebbe assolutamente mancare in un’occasione come questa: Come procedono i lavori per Fangold e Land of Britain? Quando prevedete di porre la data di uscita per ciascun lavoro?
I lavori procedono molto bene per quanto riguarda la lavorazione, nonostante non siamo ancora usciti con il kickstarter, l’incremento da parte del team di nuove persone, porta ottimismo. Questa domanda pertanto non risulta scomoda dicendovi anzi che per Fangold a fine agosto/inizio settembre ci sarà una grossa news e tra settembre e ottobre anche la possibilità di vedere il gioco in azione.
La data di uscita di Fangold tra alpha, beta ecc. è prevista per la seconda metà del 2016.
Per quanto riguarda Land of Britain lo sviluppo continuerà e nello stesso tempo dipenderà da Fangold e dalle fiere che ci sosteranno (come quella di Manchester a settembre dove presenteremo Fangold con l’ottima probabilità di ottenere degli importanti contatti). Vorremmo dirvi altre cose, ma per scaramanzia, in quanto in divenire, saranno delle sorprese. I prossimi mesi saranno decisivi e molto importanti per questo progetto tanto atteso.
Abbiamo raggiunto dunque la fine di questa intervista, mi ha fatto piacere conoscere un po’ più da vicino i Potato Killer Studios e spero di avervi aiutato a fugare qualche dubbio riguardo lo stato e le caratteristiche di Land of Britain o quantomeno a farvi conoscere questo immenso progetto, che ripeto essere completamente italiano. Di sicuro ne riparleremo presto, durante l’avvio della campagna kickstarter e quando lo stato di Fangold sarà più maturo. A tal proposito speriamo di essere tra coloro che tra settembre e ottobre avranno la fortuna di provare il gioco.