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Conferenza Sony E3 2018 – Quando le esclusive sono tutto!

La conferenza targata Playstation ha puntato a confermare la qualità dei diversi titoli che giungeranno in esclusiva sull'ultima home console di casa Sony.

L’evento E3 2018 preparato da Sony ci ha permesso di guardare più nello specifico alcune delle esclusive Playstation 4 maggiormente attese da tutti i fan della multinazionale giapponese.

Dopo gli ottimi risultati ottenuti in sede Microsoft, quello che Sony doveva riuscire a compiere nel corso della sua conferenza tenutasi in occasione dell’E3 2018 era centralizzare l’attenzione su di sé. Invero, in molti temevano disastri in sede Playstation a causa di alcune dichiarazioni mosse direttamente da importanti dirigenti della compagnia che sembravano indicare un importante cambiamento d’approccio nei confronti dell’evento, non più rappresentabile come un susseguirsi di presentazioni in rapida successione quanto piuttosto identificabile come un’interazione intima e profonda con pochi ma importanti titoli in arrivo sulla home console di casa Sony.

Più che tranquillizzare i propri fan, quanto dichiarato si rivelò infatti capace di scatenare il panico di massa, con un pubblico tremante e terrorizzato anche solo all’idea di doversi sorbire una conferenza ricca di chiacchiere ma povera di sostanza. Oramai giunti alla conclusione dell’evento, però, non possiamo far altro che ammettere l’ottimo lavoro compiuto dalla società, seppur una miglior gestione del tutto – soprattutto a livello tecnico, tra inquadrature totalmente errate e microfoni mal funzionanti – non sarebbe certo guastata. È quindi giunto il momento di fare un lungo respiro e riassumere tutto ciò che la conferenza ci ha saputo regalare.

Un seguito imperdibile

Immersi in una location molto diversa dagli altisonanti palchi a cui l’E3 ci aveva ormai abituato, il compositore Gustavo Santaolalla è improvvisamente comparso sulla scena intonando una lunga melodia col banjo tipicamente familiare a tutti i fan di The Last of Us. Pochi minuti ed ecco infatti comparire sullo schermo un nuovo trailer dedicato alla nuova fatica di Naughty Dog, The Last of Us – Part II. Il video c’immerge in una chiesa del tutto identica a quella allestita a Los Angeles da Sony e ci mette davanti a una Ellie ormai cresciuta che sembra volersi lasciare andare a un momento di pura festa. Le scene mostrate lasciano a bocca aperta per la qualità di ogni singolo aspetto, dalle movenze dei personaggi fino alle più impercettibili espressioni facciali inquadrate, un encomiabile lavoro come da tradizione per lo studio di sviluppo.

Un veloce e azzeccato movimento di telecamera ci porta però in una situazione ben diversa, con la nostra protagonista in fuga nel cuore di una città in rovina piena zeppa di figure ben poco raccomandabili. A questo punto si passa a gameplay vero e proprio, dove stealth e fasi maggiormente action si fondono insieme senza soluzione di continuità, tra coperture, nascondigli, sparatorie e combattimenti corpo a corpo. Il video non presenta una virgola fuori posto e anzi, i dettagli mostrati su schermo uniti alla naturalezza di ogni singola scena lascia semplicemente basiti, un lavoro talmente impressionante che a oggi sono già numerose le persone che gridano al “fake-gameplay”. Indipendentemente da tutto, comunque, il trailer permette di dare uno sguardo più approfondito al sistema di gioco, che sembra molto similare a quello presente nel primo capitolo del brand.

L’approccio caciarone è fortemente sconsigliato a causa delle poche risorse disponibili, lì dove un singolo proiettile può rappresentare l’ago della bilancia in questo mondo ormai decaduto. Torna anche il crafting, con la possibilità di poter raccogliere numerose tipologie d’oggetti per andare così a creare medikit o frecce di vario tipo. D’altissimo livello si è infine rivelata essere anche l’interazione ambientale, lì dove molti degli elementi presenti su schermo potranno essere utilizzati a proprio favore in caso di necessità. Il risultato finale è insomma sbalorditivo e non lascia dubbi sulla bontà del lavoro fatto; manca ancora molto all’uscita del titolo nei negozi, ma già da ora non possiamo che porre la nostra piena fiducia nell’intero progetto.

Da Capcom a Sucker Punch

A uno sbalorditivo gameplay, ecco però giungerne un altro, questa volta dedicato a Ghost of Tsushima, l’action-adventure open world attualmente in sviluppo presso Sucker Punch. Immersi in uno splendido Giappone feudale dove magnifiche foreste e campi in fiore vanno contrapponendosi a violenti incendi sparsi in ogni dove, i diversi minuti di gameplay mostrati ci hanno permesso di comprendere meglio alcune delle meccaniche del gioco. Tra fasi esplorative, situazioni stealth in cui sfruttare un pratico rampino e magnifici scontri all’arma bianca in cui parare e attaccare al momento giusto, l’epopea di Sucker Punch si è mostrata più in forma che mai, con un tesissimo duello conclusivo davvero da pelle d’oca a chiudere un cerchio idilliaco, l’ennesimo titolo che non vediamo l’ora di poter toccare con mano.

A partire da questo momento, bisogna dire che la conferenza Sony E3 2018 ha preso decisamente più ritmo cominciando a susseguire un nuovo gioco dietro l’altro. La palla è così passata Control, nuovo action in terza persona sviluppato dai ragazzi di Remedy Entertainment che fin dai primi istanti si è mostrato in una forma che a molti ha ricordato il controverso Quantum Break. Dai poteri utilizzabili alla posizione della telecamera, per poi giungere addirittura alla palette cromatica, l’influenza del precedente lavoro di Remedy si è rivelata a dir poco palpabile. Questa volta, però, la nostra nuova protagonista dovrà muoversi in un enorme edificio governativo in cui strane anomalie non meglio identificate hanno ucciso tutto il personale del luogo, con il fine ultimo di svelare la verità su quanto successo all’interno del complesso. Le basi dell’opera ci sono sembrate solide e lo stile visivo convincente; a questo punto, non possiamo far altro che attendere future novità a riguardo che sicuramente giungeranno nel corso dei prossimi mesi.

Nemmeno il tempo di riprender fiato che ecco giungere dal nulla una trionfale Capcom con il suo attesissimo Resident Evil 2 Remake. Pochi secondi di trailer sono stati più che sufficienti per infiammare gli animi del pubblico, il quale è rimasto allibito innanzi all’incredibile lavoro di modernizzazione tecnica portato avanti dalla società nipponica. Raccoon City non è mai sembrata così viva – o morta, a voler essere precisi – e la struttura di gioco più conforme agli standard odierni non sembra aver messo da parte quella componente survival horror estremamente accentuata che tanto ci fece amare il titolo originale.

Il jolly di Kojima

Il palco ha poi accolto anche Trover Saves the Universe, titolo realizzato dallo stesso creatore della serie animata Rick and Morty. Allo stato attuale, dell’opera si sa alquanto poco, se non che l’esperienza sarà interamente focalizzata sul Playstation VR. A seguire, Square Enix è tornata a mostrare il suo Kingdom Hearts 3 con un piacevole trailer in cui è stato annunciato il ritorno del mondo dedicato a Pirati dei Caraibi, ambiente di gioco che da quanto mostrato punterà a offrire molta varietà tra scontri a terra, in aria e vere e proprie battaglie navali in alto mare. Il ritmo della conferenza è a questo punto però rallentato nuovamente per l’arrivo sulla scena di Death Stranding, la creatura di Hideo Kojima che a ogni nuova presentazione si rivela capace di confondere ancor di più tutti i suoi fan.

Questa volta, Sony ha voluto mostrare addirittura del gameplay della creatura, limitandosi però a presentarci alcune “passeggiate” in ambienti vagamente post-apocalittici uniti a quella che ci è sembrata una vera e propria fase di gioco puramente stealth. Anche in questo caso, quanto mostrato ci ha portato ad avere più domande che risposte, soprattutto se poi si considerano le dichiarazioni di Kojima, il quale ha affermato che l’esperienza richiederà al giocatore di ricostruire il proprio mondo, dichiarazione che ha portato i fan a contemplare le teorie più disparate. Come se ciò non fosse già abbastanza, anche Koei Tecmo ha voluto fare la parte da leone annunciando con un teaser trailer Nioh 2, seguito dell’apprezzatissimo souls-like targato Team Ninja.

Anche From Software ha avuto modo di mostrare il suo nuovo progetto sul palco Playstation, non però con quel Bloodborne 2 che in molti pronosticavano, bensì con Déraciné, interessante esperienza per Playstation VR in cui impersoneremo i panni di un fantasma. A chiudere l’evento, ci ha infine pensato un nuovo video gameplay dedicato allo Spiderman d’Insomniac Games, un lungo giocato del titolo che ci ha permesso non solo di osservare nuovamente il frenetico e dinamico sistema di combattimento, per molti versi assimilabile a quanto già visto con la serie Batman Arkham, bensì è stato inoltre capace di presentare alcuni dei super criminali che dovremo affrontare nel corso dell’avventura, tra i quali figurano anche Electro, Rinho e lo Scorpione.

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