Chiunque negli scorsi anni ha sentito almeno una volta il nome Oculus Rift, il noto visore per la realtà virtuale inizialmente supportato via Kickstarter. Dopo anni di sviluppo, l’acquisizione della compagnia da parte di Facebook fece preoccupare i videogiocatori, che iniziarono a chiedersi quali sarebbero state le nuove sorti e utilizzi del visore. Finalmente durante la sua conferenza pre-E3, Oculus ha mostrato il design definitivo dell’Oculus Rift, presentato il controller proprietario Oculus Touch – che aumenterà ulteriormente l’immersività nella realtà virtuale – e altre interessanti novità che vi sveleremo nel corso dell’articolo.
La versione finale del Rift è composto da sezioni semovibili ricoperte in tessuto, così da adattarsi a tutte la teste ed essere più comodo rispetto alle versioni precedenti. Oculus ha ascoltando i feedback dei tester dei DevKit 1 e 2, riducendo il peso del visore per renderlo più comodo nelle lunghe sessioni di gaming, senza affaticare i muscoli del collo. Un altro problema delle versioni precedenti, evidenziato da chi portasse degli occhiali, era l’impossibilità di regolare la distanza delle lenti senza doverle smontare, ora invece, sono regolabili tramite una levetta sotto i display OLED ad alta definizione.
Le cuffie, direttamente attaccate al visore, sono ottimizzate per creare un effetto surround virtuale a 360°, ideali per la realtà virtuale. Sono rimovibili nel caso preferissimo utilizzare un nostro headset migliore. Oltre ai sensori interni, abbiamo bisogno di un ricevitore esterno di piccole dimensioni, con cui led infrarossi posizionati nel visore comunicheranno direttamente con esso con un sistema chiamato “constellation tracking”. La maggior parte dei sensori saranno posizionati sul frontale e ai bordi, così da ridurre la latenza al minimo ed avere un tracciamento più preciso dei movimenti.
Grazie alla collaborazione con Microsoft ci sarà un ricevitore wireless integrato nel Rift che comunicherà direttamente con il pad della One permettendo lo streaming diretto tra Xbox One e Oculus migliorando l’esperienza in game senza doversi preoccupare di avere cavi attorno a noi, come succedeva con i prototipi. Il capo della divisione Xbox, Phil Spencer, ha annunciato che con l’integrazione e le nuove feature di Windows 10, che verrà portato su tutte le piattaforme della casa di Redmond, lo streaming tra console e PC sarà disponibile direttamente al visore e reso da subito compatibile con le nuove DirectX 12.
Per quanto riguarda lo streaming dei giochi Xbox One, a differenza di PS4 con Project Morpheus o attraverso l’utilizzo diretto dei giochi PC, i giochi non verranno visualizzati a schermo intero su entrambi i pannelli del visore, ma sarà simulata una stanza virtuale con uno schermo a muro. Un po’ come se ci fosse un telo da proiezione cinematografico nel nostro salotto. Come demo è stato mostrato Forza Horizon, ad oggi purtroppo non è ancora chiaro se ci saranno delle integrazioni particolari con la versione PC del nuovo sistema operativo Microsoft.
Oculus Home è una interfaccia-shop, come Steam Big Picture, che permette di visualizzare la propria libreria di Rift games e di acquistarne di nuovi con una facilità estrema. È sufficiente indossare il visore e l’applicazione si avvierà automaticamente mostrandoci la nostra liberia e lo shop nella parte centrale, mentre a destra avremo una schermata social che ci permetterà di vedere cosa stanno facendo i nostri amici dotati. Sarà possibile utilizzare Home anche senza avere indosso l’headset, mediante il browser internet.
Nello shop, che conterrà vecchi titoli e nuovi compatibili con le periferiche Oculus, sarà possibile vedere una demo del gioco per scoprire con i propri occhi come reagisce con la realtà virtuale e poi, in caso, procedere all’acquisto.
Durante la conferenza sono stati mostrati alcuni giochi “Rift enabled”, di cui molti presenti all’E3 di settimana prossima. Il primo è EVE: Valkyrie il quale ci permetterà di immedesimarci nell’universo spaziale di EVE Online. Cronos è un’avventura in terza persona di Gunfire Games. Lo scopo del giocatore sarà quello di guidare i personaggi fuori da un labirinto che si apre una volta all’anno, dandoci una sola chance per fuggire. Insomniac Games, ben noti per prodotti come Ratchet & Clank, ha mostrato “Edge of Nowhere”, un survival in terza persona ambientato nei ghiacci artici che metterà alla prova il giocatore con spiriti ed altre creature.
L’utilizzo di un visore, generalmente associato alla prima persona, per titoli in terza si aprono nuove prospettive per il visore che sfrutta il 3D per garantire un’ottima immersività. Oculus, insieme ad altre sedici aziende videoludiche, tra cui Square Enix e Insomniac Games, ha collaborato con Unity ed Epic Games per rendere il Rift compatibile con i loro nuovi motori di gioco (Unity 5 e Unreal Engine 4), usati spesso da sviluppatori indie. Per finanziare questi sviluppatori indipendenti, Oculus ha stanziato 10.000.000$, in modo tale da permettergli di portare titoli sempre più validi sulla loro piattaforma.
Simile al Razer Hydra, l’Oculus Touch è il controller wireless con funzionalità di tracking da abbinare ad Oculus Rift. Per venire in contro all’esigenza di fornire diverse tipologie di input a seconda del gioco, Oculus ne ha combinate diverse in un unico sistema fornendo una esperienza a 360°. Questo è composto da due controller wireless speculari, ognuno con stick analogici, trigger e due pulsanti, come i normali pad per Playstation e Xbox. Attorno all’impugnatura ci sono i sensori di movimento, che comunicheranno con quello primario visto in precedenza, per portare i movimenti della nostra mano all’interno del mondo di gioco. Il sistema “hand presence” ci permetterà di modificare l’ambiente virtuale interagendo con esso, per esempio raccogliendo una pistola, aumentando l’immersività.
L’utente arriverà a eseguire queste azioni con naturalezza, come evidenziato dall’“low mental load”, ovvero basso lavoro mentale. Come l’headset, sarà dotato dello stesso sistema ad alta precisione 6DOF, dando la possibilità di creare gesture personalizzate con le proprie dita. L’Oculus Touch potrà generare feedback tattili, così da generare una sensazione fisica di ciò che si sta toccando in game. Sarà presente all’E3 2015 con una tech demo chiamata Toy Box, così da poterne verificare meglio l’utilizzo.
Oculus ha assicurato la disponibilità dei suoi prodotti nei primi mesi del 2016, ma al momento non ci sono informazioni sui prezzi, dettaglio fondamentale nella scelta dell’acquisto per molti.