La scorsa notte siamo rimasti svegli- con qualche difficoltà - per seguire la conferenza E3 2018 di Bethesda. Ecco quello che c'è da sapere a riguardo!
Da due anni a questa parte anche Bethesda ha deciso di creare il proprio spazio internazionale all’E3 2018 di Los Angeles con tanto di conferenza in live per mostrare al proprio pubblico gli annunci e i videogiochi che sarà possibile giocare nei mesi e negli anni a venire… Così come lo scorso anno le aspettative si sono fatte sempre più alte, specialmente per il reveal di una settimana fa riguardante Fallout 76, capace di esaltare in un primo momento gli appassionati per poi gettarli subito dopo in una sensazione di sconforto mista a paura. Insomma, una vera e propria escalation di emozioni, dovuta alla paura di vedere snaturata un’avventura single player tutta d’un pezzo per andare incontro ai gusti odierni della stragrande maggioranza di videogiocatori o presunti tali.
Com’è che si dice: “L’unione fa la forza”. Ed è questo il caso di Rage 2, sequel dello sfortunato e “quasi” dimenticato capitolo originale, in lavorazione presso gli studi di Id Software e Avalanche Studios. Bethesda, in questo caso, ha voluto dedicare la massima attenzione alla sua nuova produzione che andrà a unire un gunplay spettacolare e frenetico alla Doom, vero e proprio marchio di Id Software, a un modo di realizzare mondi estesi (speriamo non vuoti, bensì pieni di attività a cui prendere parte) proprio di Avalanche Studios. Ci troviamo quindi davanti a un open world in prima persona, davvero adrenalinico e caciarone che non si prende affatto sul serio. Sarà bello ed interessante potervi mettere le mani sopra nel corso della primavera del prossimo anno.
L’altro cavallo di battaglia di Bethesda non poteva che essere Fallout 76. Alla fine i leak, le indiscrezioni e le voci di corridoio hanno dimostrato una cosa; come al solito, la verità sta nel mezzo. Fallout 76 sarà always online, questo è senz’altro vero, ma andrà incontro alle esigenze di ogni tipo di videogiocatore: dall’utente veterano della serie a quello che, invece, non ha ancora giocato (ad oggi) un singolo capitolo. Detto questo il nuovo episodio, in uscita il 14 Novembre 2018, sarà giocabile dai lupi solitari oppure, volendo, in compagnia di un gruppo di amici. Tutto questo in una location di gioco circa 4 volte più grande rispetto a quella del quarto capitolo della serie.
Una sorpresa è arrivata nel bel mezzo della moderata – e fin troppo lunga – conferenza. Si tratta del nuovo Doom Eternal, presentato mediante un breve teaser che mostra l’inferno sceso direttamente in Terra. Un’altra gradita novità è rappresentata da un nuovo spin-off di Wolfenstein, intitolato Young Blood, ambientato circa 19 anni dopo gli eventi di Wolfenstein 2: The New Colossus. I giocatori potranno giocare l’avventura in cooperativa, vestendo i panni di una delle due figlie del leggendario Blazkowicz.
Sul finire della conferenza, poi, sono arrivati in pompa magna gli annunci di Starfield e di The Elder Scrolls 6. Purtroppo, oltre i due loghi, non è stato mostrato altro. Sappiamo però che entrambi saranno disponibili a partire dalla prossima generazione, quindi dovremo attendere ancora un bel po’ prima di poterli giocare.
Gli annunci di Doom Eternal, di Starfield e di The Elder Scrolls 6 hanno generato un grande entusiasmo, anche se dispiace non aver visto praticamente nulla di queste tre produzioni. Ci saremmo aspettati almeno dei trailer per capirne di più o, almeno, per farci un’idea più precisa. Per quanto riguarda Prey, siamo contenti dell’annuncio e rilascio repentino della modalità New Game Plus, di quella sopravvivenza e del nuovo DLC (in vendita a circa 20 euro) ambientato sulla Luna. Riguardo quest’ultimo, però, avremmo preferito un vero e proprio contenuto scaricabile completamente single player. Dunque, non basato su una formula procedurale, tanto cara ai rogue like.
A fronte di una lentezza “alla Electronic Arts”, tutto sommato possiamo ritenerci soddisfatti della conferenza E3 2018 di Bethesda. Si poteva fare certamente di più, magari mostrando qualcosa di quei giochi soltanto annunciati… Bethesda, inoltre, avrebbe potuto accorciare un po’ la conferenza, andando ad eliminare quei fastidiosi tempi morti, conditi da silenzi inutili e applausi su richiesta. La conferenza merita comunque un bel 7 e mezzo per la line-up, a cui va aggiunto un punto extra di incoraggiamento per il futuro e per la presa di coraggio di continuare a lavorare su Prey, nonostante i risultati di vendita – purtroppo – poco convincenti.