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Con ID@Xbox lo sviluppo dei giochi in Italia è solo all’inizio

La storia ci ha insegnato che per fare videogiochi bastano le buone idee e tanta motivazione, i mezzi passano in secondo piano. Oggi tuttavia, grazie alla fitta rete di connessioni tra tutte le piattaforme di tutto il mondo, pubblicare un videogioco è diventato più facile e al tempo stesso più difficile.

I mezzi non sono più una parte secondaria del progetto ma fanno la differenza rispetto a rimanere un semplice nome nel mare di titoli proposti ogni mese oppure farsi notare e ambire ad un vero successo. Proprio per questo il colosso Micosoft, il 16 febbraio 2015 comunicava al mondo l’inizio ufficiale del suo progetto denominato ID@Xbox anche in Italia, un programma studiato per agevolare l’ingresso nell’industria videoludica ai team di sviluppatori indipendenti più meritevoli.

Per dare una definizione concreta a ID@Xbox si può dire che è un programma internazionale di self-publishing, all’interno del quale Microsoft mette a disposizione specifici DevKit per favorire la pubblicazione su Xbox One e Windows 10 dei giochi indipendenti soprattutto sul suolo italiano dove le software house di grande spessore sono limitate ma abbondano i piccoli gruppi di sviluppatori.

Gli sviluppatori indipendenti rappresentano una realtà sempre più importante per la crescita dell’industria dei videogiochi e il nostro programma nasce per dare l’opportunità a tutti gli appassionati, tecnici e non, di contribuire con le loro idee, la loro creatività e il loro entusiasmo.”, afferma Agostino Simonetta, ID@Xbox Regional Lead EMEA.Da un anno abbiamo inoltre esteso il programma a Windows10 attraverso la Universal App Platform, garantendo così la possibilità di raggiungere i 200 milioni di dispositivi oggi esistenti con Windows 10”.

La produzione italiana

Purtroppo la produzione italiana nel campo videoludico è sempre rimasta indietro rispetto agli standard esteri ma oggi più che mai l’Italia vuole emergere anche in questo settore, far valere la propria creatività ed è proprio per questo che lo scorso 16 febbraio 2016 abbiamo partecipato al primo showcase italiano ufficiale ID@Xbox. Protagonisti di questa giornata ben undici titoli completamente tricolore e sviluppati da piccoli gruppi indipendenti: Albedo, Zheros, Super Cane Magic Zero, In Space We Brawl, Hyperdrive Massacre, Redout, The Town of Ligt, Gridd, Forma.8, Cast of the Seven Godsends e Soccer 2DX. La produzione tricolore non è mai stata così ricca.

Dal panorama arcade nostalgico degli anni passati a folli corse futuristiche passando per gli angoli oscuri di un manicomio abbandonato abbiamo avuto modo di provare tutti i titoli sopracitati restando davvero sorpresi di quanto talento ci sia nella nostra penisola. Ma questo è solo l’inizio grazie a ID@Xbox. Microsoft ha confermato che oltre al servizio di self-publishing, il 2016 sarà teatro dell’arrivo di #TecHeroes loves #GameDev e del suo omonimo tour. Un nuovissimo progetto creato per gli sviluppatori esperti o alle prime armi e persino per i bambini che aspirano un giorno ad entrare nel mondo dei videogiochi e si muoverà su tre format paralleli. Una nuova iniziativa che potrebbe portare alla realizzazioni di numerosi nuovi studi di sviluppo e perché no, capolavori videoludici.

#TecHeroes loves #Gamedev su Channel9: questo è uno dei tre format che compongono il progetto. All’interno di Channel9, il canale TecHroes trasmetterà una sorta di webserie con puntate dedicate al mondo del gaming a 360° con special guest sviluppatori professionisti, designer, ricercatori, appassionati e molto altro ancora. Davanti alle loro telecamere i personaggi appena citati potranno così raccontare la propria storia di come sono entrati nel mondo dell’industria videoludica e come si vive in questo ambiente.

#TecHeroes loves #GameDEv su Microsoft Virtual Academy: in Italia non esistono molte strutture con corsi riguardanti lo sviluppo dei videogiochi ed è proprio per questo che imparare questo mestiere non è affatto semplice ed è proprio per questo che Microsft con il suo sito MVA ha deciso di mettere a disposizione fin da subito corsi online didattici per imparare a realizzare un videogioco.

#TecHeroes loves #GameDev Tour: terzo ed ultimo formato protagonista di questo progetto. Un vero e proprio tour completamente gratuito che toccherà le cinque principali città italiane che si pone come obbiettivo quello di avvicinare grandi e piccoli all’esperienza di sviluppo di un videogiochi grazie a lezioni dal vivo e una sessione di pratica di sviluppo assistita da degli esperti del settore. Il tour arriverà a Roma il 7 aprile, a Torino il 21 aprile, Bari 5 maggio, Catania 6 giugno e infine a Milano il 13 giugno. Sono già aperte le iscrizioni e per maggiori informazioni visitate questo link.

Non solo FIFA e PES

Quando pensiamo al calcio videoludico è impossibile non citare questi due colossi del settore ma anche Active Soccer 2DX non scherza; dopo essere stato rilasciato su Steam, Google Play e App Store l seguito spirituale di Sensible Soccer, nel quale la telecamera dall’alto riporterà in vita le esperienze dei primi videogiochi di calcio, si appresta ad arrivare anche su Xbox One.

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Ritmi di gioco veloci e incalzanti, uniti ad una grafica semplice e un po’ vintage offrono allo sport preferito dagli italiani un notevole omaggio considerato lo sviluppo a cura esclusivamente di una persona sola.

Direttamente dagli anni ’80

Cast of the Seven Godsends è stato uno dei titoli indie presenti alla passata edizione Milan Games Week 2015 e aveva sopreso parecchie persone con il suo stile nettamente vintage, per la sua difficoltà ed anche per la sua vastità.

Un action 2D a scorrimento orizzontale come non se ne vedevano da anni, con un gameplay semplice basato sui salti e sugli attacchi melee o a distanza che però richiede una dovuta dimestichezza per essere dominato. Questo gioco, sviluppato dal team Raven Travel Studios riporta in vita il mood degli anni 80 ma non è il solo a farlo.

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Da Torino segue questa corrente nostalgica anche Hyperdrive Massacre, il twin stick shooter di cui vi abbiamo già parlato nella recensione qua linkata e targato 34BigThings.

Atmosfere tetre

Di tutt’altro avviso è sicuramente The Town of Light, vero protagonista dello showcase di Milano. Sviluppato dallo studio indipendente LKA, questa avventura dai tratti tetri e sconvolgenti viene ambientata all’interno di un manicomio, più precisamente nell’ormai ex ospedale psichiatrico di Volterra. Per realizzare il titolo gli sviluppatori hanno vissuto in prima persona gli ambienti spettrali di quella costruzione, ascoltato racconti e raccolto tante testimonianze.

Il risultato è un gioco da non prendere affatto sotto gamba in grado anche di scuotere gli animi più duri e che fa vivere le tremende sensazioni che solo un individuo con problemi psichici rinchiuso in un ospedale può arrivare a vivere. Potete leggere il nostro provato in questo articolo.

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Anche Albedo: Eyes from outer space non si risparmia in quanto atmosfera tetra ma che stempera in una trama quasi ironica. Ambientato in un fantascientifico futuro il protagonista si ritrova a dover fronteggiare dei mostri orripilanti proseguendo per stanze e risolvendo enigmi più o meno complessi. Un titolo davvero ampio e notevole considerato che dietro di esso vi sono le mani e la mente di un singolo individuo: Fabrizio Zagaglia.

Pura velocità

Sempre da Torino e sempre dalle abili mani dei 34BigThings arriva un secondo titolo, RedOut. Un gioco che fa della velocità il suo scopo principale. Folle corse ambientate in piste futuristiche, con protagoniste complicate navicelle spaziali da corsa fanno pensare ad un ritorno della ormai scomparsa saga di Wipeout, alla quale gli sviluppatori si sono decisamente ispirati. Grazie all’utilizzo davvero ottimo del noto Unreal Engine 4 il gioco promette molto bene a livello grafico e la sensazione di velocità è davvero appagante.

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Gridd, ufficiosamente terzo capitolo di una serie pubblicata per mobile ed ufficialmente reboot della stessa, offre anch’esso una ampia atmosfera vintage condita con luci al neon in stile quasi “Tron-iano” e una buona dose di velocità. Simile sotto certi aspetti a Distance – ve ne avevo parlato in questo articolo – Gridd riportà in vita l’importanza del punteggio, della Leaderboard ma la natura prettamente arcade sarà condita, una volta che il gioco sarà ufficialmente rilasciato, anche da una campagna con tanto di storia.

Prendetela sul ridere

Abbandoniamo la velocità e le atmosfere vintage per passare a qualcosa di molto più attuale e nuovo. Super Cane Magic Zero nasce dalla collaborazione del team Studio Evil con lo youtuber Sio, noto per i suoi fumetti semplici ma divertenti.

Avevamo già provato il gioco agli albori del suo arrivo su Stam ma la versione offertaci il 16 febbraio presentava un gioco molto più ricco e completo con ora un ancor più vasto assortimento di personaggi e oggetti bizzarri e tutti da scoprire.

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Zheros è ormai conosciuto da tutti e si fa fatica a credere che sia un gioco indipendente grazie anche al fatto che è stato protagonista dei Games With Gold Xbox One.

Prodotto da Rimlight Studios questo beat’em up a scorrimento orizzontale offre una frenesia di combattimento notevole unita ad una buona progressione dei personaggi. Classico tema principale della vicenda è l’eventuale distruzione del mondo da parte di un malvagio dottore che i gli eroi dovranno sconfiggere.

Ne rimangono solo due

Forma.8, creato da MixedBag, è ormai conosciuto ai più. Un gioco semplice dove, interpretando una piccola sonda robot dall’aspetto sferico, il giocatore può compiere un viaggio esplorando un mondo, con la missione di recuperare un’importante fonte di energia.

Questo titolo fa dell’esplorazione il suo punto chiave, offrendo un esperienza quasi toccante e suggestiva grazie alle ambientazioni che il mondo alieno offrirà al giocatore. Form.8 è già disponibile su PS4, PS Vita, Wii U, iOS, PC, Mac, Linux e in arrivo anche per Xbox One.

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Forge Reply, studio indipendente milanese ormai ben avviato e sviluppatore di titoli quali Joe Dever’s Lone Wolf e vincitore anche di un premio Drago D’oro, sta per portare il suo In Space We Brawl anche su Xbox One dopo il suo arrivo su Steam e console Sony. Anche questo gioco propone il sistema di combattimento classico dei Twin Stick Shooter come Hyperdrive Massacre ma, a differenza di questo, abbandona l’atmosfera nostalgica degli anni ’80 per favorire invece un’ambientazione futuristica e colorata.

In Space We Brawl è disponibile su Xbox One dal 12 febbraio e offre un divertimento senza precedenti con un comparto multiplayer locale ben realizzato e la possibilità di creare più di cento combinazioni diverse tra navicelle e bocche da fuoco.

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