Andiamo a vedere insieme tutte le novità, riguardanti il primissimo DLC scaricabile di Call of Duty WW2!
Dunque, nel primo mese del 2018 i ragazzi di Sledgehammer Games si sono cimentati nel rilascio di nuovi contenuti (armi, potenziamenti), di una nuova classe, denominata Resistenza, e della modalità “Caccia agli oggetti”. Il tutto è più o meno conciso con l’arrivo del primissimo contenuto scaricabile per COD WW2, ossia The Resistance.
I contenuti di The Resistance, è giusto ammetterlo fin dal principio, non sono moltissimi. Tuttavia, è lecito dire che vanno ad ampliare l’esperienza di gioco. Dopo numerose ore passate a giocare il PvP di Call of Duty WW2, iniziavo seriamente ad avvertire un esagerato pizzico di monotonia, dovuta al fatto di solcare sempre le stesse mappe. Queste ultime con il passare del tempo – vuoi o non vuoi – hanno permesso a noi e agli altri players della community di memorizzare i punti di respawn, andando a facilitare l’azione in campo e di conseguenza a rompere un po’ le uova nel paniere (per non dire altro). Inoltre, dal punto di vista dei respawn, Sledgehammer Games ha sempre mostrato il fianco a qualche criticità di troppo, quindi spero vivamente in una patch che vada a sistemare questo importantissimo aspetto.
Tre nuove mappe, una nuova modalità Guerra e un nuovo capitolo di Nazi Zombie!
Riguardo i nuovi contenuti, direi di partire dalle mappe PvP. Quella che ho trovato più interessante è Valkiria. Si tratta di una mappa di media grandezza, ambientata nella Prussia orientale, che predilige gli sconti a fuoco ravvicinati e quelli a media distanza. Vi sono molti bunker ed edifici in cui ripararsi, ma di contro sono molte le entrate e le uscite da tenere d’occhio. La seconda che ho provato è Occupation, una sorta di Remake della mappa Resistance, disponibile su Call of Duty Modern Warfare 3. In questo caso, ci troviamo davanti a una location dalle ingenti proporzioni, caratterizzata da molti spazi aperti. Vi sono infatti numerosi spot in cui sarà veramente congeniale utilizzare un fucile da cecchino e altri nelle corsie laterali adatti agli scontri a medio raggio.
La terza mappa, denominata Anthropoid, farà sfidare gli sniper dal primo all’ultimo colpo in canna. Il centro della location – ambientata a Praga – è divisa da un fiume che costringerà i giocatori a virare sulle corsie laterali e a mettere a segno i propri attacchi a distanza. Nel complesso, si tratta di 3 buonissime mappe che contribuiscono a variare l’azione di gioco, anche se – per il momento – la scelta delle diverse modalità avviene a seconda della votazione dei giocatori presenti in una determinata lobby.
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La modalità Guerra ha rappresentato una delle vere e proprie novità di COD WW2. Activision e Sledgehammer Games sembrano puntarci molto e a questo è dovuta l’intenzione di voler rinvigorire questa sezione. La nuova missione “Operation Intercept” è ambientata nel paese francese St. Lo. Gli alleati dovranno intercettare i nazisti in tre diverse fasi:
Le due squadre di giocatori si alterneranno e se le daranno di santa ragione per agguantare la vittoria. Ho giocato un po’ di volte a questa nuova missione. All’inizio l’esperienza generale risulta decisamente gratificante e divertente, ma bastano poche partite per sentire il dilagare di un’opprimente monotonia di fondo.
Siete pronti ad affrontare l’isola delle tenebre?
Infine, la modalità PvE di COD WW2, ossia la Nazi Zombies, vi porterà nel bel mezzo di un nuovo scenario: l’isola delle tenebre! In questo nuovo capitolo dovrete scovare la posizione del dottor Straub e al contempo scoprire i segreti che si celano dietro a quest’isola situata a nord della Germania. Le minacce non saranno rappresentate “soltanto” dalla presenza attiva dei non morti, ma anche dalle forze aeree e navali dei nazisti. Siete pronti a uccidere zombie su zombie, al fine di superare le diverse ondate?
Il primo DLC di COD WW2, fortunatamente, è arrivato al momento giusto. Come scritto all’inizio, l’esperienza di gioco si stava affievolendo sempre di più. L’uscita di questo nuovo contenuto scaricabile ha rinvigorito enormemente l’esperienza di gioco, anche se i ragazzi di Sledgehammer Games dovranno fare di più nei prossimi mesi per mantenere attiva l’attenzione sul titolo. In un periodo come questo, in cui sono tanti i videogiochi che puntano sulle attività multigiocatore, sarebbe davvero un peccato mollare la presa. La community di COD è presente e solida, nessuno sta dicendo il contrario, ma lì fuori ci sono produzioni che stanno pian piano recuperando terreno. Per quanto mi riguarda, mi sento di promuovere questo DLC, anche se con qualche riserva. Sinceramente mi sarei aspettato qualcosa in più a livello contenutistico.