A quanto pare, il nuovo Call of Duty di Treyarch dovrebbe proporre un'esperienza di gioco orientata esclusivamente al multigiocatore online.
Nonostante manchino ancora delle settimane all’annuncio ufficiale, stentano a fermarsi le voci di corridoio e le indiscrezioni relative a ciò che verrà offerto da Call of Duty Black Ops 4. Una fra tutte, è riuscita incredibilmente a prendere banco e riguarda la possibilità che il nuovo COD non abbia al proprio interno la “solita” campagna single player. Treyarch e Activision, infatti, avrebbero deciso di non lavorare su una modalità storia per concentrarsi su altro, o meglio, su una cosa che sta spopolando da alcuni mesi a questa parte e in ogni dove: una componente Battle Royale simile nel concept, ma non nella sostanza, a quanto già visto in titoli come Fortnite e PUBG.
Il possibile abbandono del single player da parte di COD ha generato moltissime reazioni sul web. In molti si sono lamentati di questa possibile decisione, criticandola nei modi più disparati, mentre altri – fra cui diversi addetti ai lavori della stampa specializzata e dell’esports – hanno accolto con favore questa possibilità. Ma non è questo il punto; personalmente parlando, avrei preferito che Treyarch avesse deciso di lavorare a una campagna single player anche per Call of Duty Black Ops 4, visti i risultati alquanto soddisfacenti ottenuti da Sledgehammer Games con la storyline di COD WW2.
Opinioni a parte, è bene vedere insieme le motivazioni che potrebbero (è sempre meglio parlare al condizionale in attesa dell’ufficialità) aver portato Treyarch e Activision a prendere questa drastica ma condivisibile decisione. Un fattore potrebbe essere quello relativo ai costi! Perché il team e il publisher dovrebbero ancora spendere tempo, dedizione ma soprattutto soldi in una modalità che non tutti giocano!? E’ risaputo il fatto che molti utenti acquistino il nuovo COD di turno per prendere parte esclusivamente ai match multiplayer. Non è un pensiero ma – dati alla mano – è una constatazione da fare più che legittima.
Un’altra motivazione potrebbe essere quella relativa al successo quasi inaspettato dei titoli Battle Royale, fra i quali figura soprattutto Fortnite. Il free to play di Epic Games sta riuscendo a vivere, grazie all’enorme partecipazione e supporto di milioni di videogiocatori. L’acquisto una tantum dei pacchetti stagionali e quello continuo di oggetti cosmetici, sta dando ulteriori finanze al team di sviluppo per investire ulteriormente sul gioco. In aggiunta a ciò, vale la pena menzionare gli aggiornamenti davvero repentini e le piccole e/o medie e/o grandi novità settimanali, in grado di modificare – di tanto in tanto – il meta del gioco. Il tutto contribuisce a variare l’esperienza utente di Fortnite e a tenere alto l’interesse dei videogiocatori. Da questo punto di vista, c’è davvero poco da fare: Call of Duty non è riuscito e non sta riuscendo a fare ciò. Basti pensare al supporto un po’ lento per i tempi riservato a COD WW2. In tal senso, spero che la situazione cambi con l’uscita di Call of Duty Black Ops 4, considerando specialmente questo possibile quanto ipotetico scenario, un vero e proprio cambio di rotta rispetto a quanto visto in passato.
Quando si parla di indiscrezioni – seppur ufficiose e confermate da più fonti – bisogna sempre scrivere e parlare al condizionale. La piega che potrebbe prendere il nuovo Call of Duty Black Ops 4 è condivisibile e allo stesso tempo criticabile, ma senz’altro rivoluzionaria (giusto a livello di pensiero). Moltissimi utenti difendono a spada tratta il single player per poi lasciare sullo scaffale capolavori assoluti, come ad esempio l’ottimo Prey di Arkane Studios. C’è sempre questo sgomento verso le esperienze prettamente multiplayer, ma poi quali sono i successi in ambito mondiale…? Overwatch, Rainbow Six Siege, Fortnite, League of Legends… C’è davvero bisogno di aggiungere altro? Per come la si metta, Activision sta guardando ai gusti del pubblico mondiale, consapevole di perdere quella fetta di appassionati che acquista il nuovo COD con l’unico intento di passare 6 ore piacevoli e adrenaliniche, garantite dalla storia patriottica americana con protagonista il solito e coraggioso soldato tutto fare.