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Call of Duty: Black Ops 3 analisi della versione PC – È davvero disastrosa?

Black Ops 3 è uscito da poco su console e PC con quest’ultima versione che non gode di buona fama sulle community. La situazione si complica dato che il gioco, generalmente, soffre di gravi problemi di ottimizzazione che lo portano a evidenti frame-drop di anche 30fps. Abbiamo già parlato della qualità generale del prodotto, sottolineando la grande scelta di modalità giocabili, durante la nostra recensione. Ora è il turno di scendere nel dettaglio parlando puramente del lato tecnico della versione PC. 

Filmanti semi-pre-renderizzati

Come il precedente capitolo la campagna punta molto sulla spettacolarità con scene semi-pre-renderizzate e azione continua che nel complesso risulta graficamente gradevole, finché non ti fermi e osservi nel dettaglio gli elementi di gioco che risultano poveri e con una pessima illuminazione – sarebbe decente se non si trattasse di un titolo tripla A con tanto di voce “occlusione ambientale” nelle impostazioni-.

Fin dai primi istanti di gioco potremo notare che nelle sezioni con una elevata presenza di dettagli, soprattutto sui volti, non potremo ruotare la camera liberamente ma solo piccoli spostamenti, giustificati dal fatto che si sta guardando un monitor o parlando con qualcuno. Durante queste sezioni, se manteniamo il contatore FPS built-in vedremo che sparirà, senza mostrarci il frame rate lockato e al contempo coprire il caricamento. Infatti sarà possibile saltare le sezioni di intramezzo solo dopo qualche secondo, così da lasciare il tempo al gioco di cambiare area e non interrompere bruscamente l’azione.

Azione mozzafiato per coprire i bassi dettagli del mondo

Le campagne in singolo degli FPS sono un enorme poligono di tiro e showcase per mostrare le potenzialità del motore usato e suscitare stupore nel giocatore. Qui però salvo alcuni elementi, come le braccia e le armi del personaggio che risultano molto dettagliate e al contempo totalmente staccate dall’ambientazione grazie all’occlusione ambientale. L’intero mondo di gioco risulta poco dettagliato, con luci pessime e statiche, a volte nemmeno visibili nei corridoi dato che proverranno da oltre una porta blindata. Durante la prima missione si può notare quest’effetto. Quando spareremo, la luce emessa dalla nostra bocca da fuoco o da quella dei nemici, specialmente negli ambienti semi bui, non avrà alcuna ripercussione se non sul “piano del giocatore”. Per quanto riguarda le sezioni “stealth”, con la visione condivisa della squadra, sembrano solo una mossa strategica per coprire questa enorme carenza di un gioco del 2015. Tutti i modelli sono investiti da una luce piatta che li invecchia di almeno cinque anni.

Se aggiungiamo l’effetto nebbia provocato dall’illuminazione e i puntatore laser che mostrano un’altra grave carenza di questo gioco, ovvero la fisicità a rettangoli del fascio di luce. Avvicinandoci ad un muro gradualmente noteremo come il fascio rosso scomparirà a segmenti secchi invece di impattare contro la superficie. Sempre il puntatore evidenzia la differenza di illuminazione tra il piano del protagonista e l’ambiente circostante che risulta incredibilmente densa e diversa, oltre che fastidiosa.

Elementi distruttibili a schermo sì o no?

Fin dalla prima sparatoria in cui ci imbatteremo ci accorgeremo che alcuni elementi sono distruttibili, o che comunque rispondono all’impatto con i proiettili.

Il problema nasce quando decidiamo di sparare di punto in bianco ad uno schermo di un PC fisso, per esempio, in tal caso vedremo sì le scintille, ma nessun altro effetto di rottura o comunque un qualche tipo di interazione, il che ci lascia dubbiosi sull’efficacia del nostro fucile d’assalto o sulla totale indistruttibilità del PC in questione

Ottimizzazione pessima per alcune configurazioni PC

Con la mia personale configurazione (che troverete qui sotto) non ho avuto alcun problema a far girare il gioco con i settaggi al massimo con un framerate di 120, dei framedrop a 40fps e con una ottima media di 65-85fps (con configurazioni Amd framerate di 65/70 anche se con qualche drop casuale che scendeva sotto i 30).

  • CPU: i5 3570k @4.7Ghz 1.248V
  • MOBO: Asus p8z77-v pro
  • RAM: Corsair Vengeance 16Gb @1866Mhz
  • GPU: inno3d GTX 970 4GB Herculez ultra
    • Core clock: 1278 Mhz
    • Mem clock: 2025 Mhz
    • Boost: 1429 Mhz
  • PSU: Corsair CX600M 600W
  • SSD: 2X Samsung 120Gb evo in raid 0
  • HDD: Seagate 3Tb 7200rpm
  • Scheda audio: Asus Xonar D1 7.1
  • OS: windows 8

Configurazione alternativa:

  • CPU: AMD FX-8320 @4.5Ghz
  • MoBo: MSI 970 Gaming
  • RAM: 2x4GB Kingston Fury @1866Mhz
  • GPU: MSI GTX 770 Gaming OC
  • OS: win 10

A quanto pare però anche con configurazioni più potenti della mia (con 980, ma con 8gb di ram mantenendo un i5 4690k stock) si incorre in frame drop e crash mentre con i7 4770k stock, 8gb ram e 980ti si hanno 130fps di media.

Anche gli utilizzi delle componentistiche variano. Se nel mio caso vengono occupati 8-11gb di RAM e il processore è quasi costantemente al 100% con la configurazione dotata di 4770k si ha un utilizzo del 60% del processore e solo 5-7gb di ram occupati. La colpa si può ricercare nel pessimo porting che ormai affligge l’intero mondo dei PC gamer. Anche sulle console ci sono stati problemi, ma al momento dei test con le configurazioni a noi disponibili questi sono i risultati.

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