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Call of Duty: Advanced Warfare e Battlefield Hardline: chi avrà la meglio?

Estate: è tempo di vacanze. Sole, un tuffo in mare, lunghe serate di puro svago in compagnia di amici… e invece no. Ecco che succede l’impensabile. Con un sorriso fra il sorpreso e il beota, la nostra attenzione si sposta fissa verso la stagione autunnale. Si, è esattamente quello il momento in cui saranno disponibili il nuovo Call of Duty: Advanced Warfare e Battlefield Hardline (non più N.dR.). È questo il pensiero che sta per attanagliare la nostra mente, rimasta imbambolata di fronte agli ultimi video e le nuove informazioni rilasciate in questi giorni che non ci fanno dormire. Pazzia? Assolutamente no. Un videogiocatore sa riconoscere perfettamente le proprie debolezze (no, le scuse non valgono) e l’unico modo per far finta di nulla è quello di chiudere per un momento gli occhi e cercare di ingannare l’attesa fra una chiacchiera e l’altra all’interno di un forum, magari lanciandosi in un confronto diretto fra i due attesissimi titoli, esattamente come stiamo per fare noi di Kingdomgame in questo articolo.

Sledgehammer e Visceral: la competizione si espande

Solo il videogiocatore potrà decidere le sorti di un brand e questo, è quanto di più vero ci sia nell’industria videoludica. Dopo gli anni dell’assoluto dominio di Activision sulla scena degli sparatutto, Electronic Arts è riuscita a farsi strada e far breccia in quella solida trincea messa su con la serie Call of Duty. Ghosts, rispetto al tecnicamente migliore Battlefield 4, ha dimostrato tutti i limiti di un engine ormai vecchio e di un gameplay estremamente stantio, nonostante le lodevoli intuizioni di Infinity Ward ed il grande lavoro di personalizzazione svolto. Con i nuovi titoli in arrivo, il cambiamento sembra assicurato da entrambe i lati ed i team coinvolti promettono di dare il meglio per il loro esordio con i due rispettabili brand. 

Da una parte si affaccia Sledghammer Games e Call of Duty: Advanced Warfare, un team pronto a tutto per appagare i fan della serie. La voglia di cambiare le carte in tavola è papabile, spingendo lo sviluppo del gioco verso un’esperienza più realistica e dinamica rispetto al passato. Il cambio di motore grafico è solo una goccia all’interno del fiume di idee per questo nuovo capitolo, il quale si preannuncia come un importante stravolgimento per la serie, fortificato da uno sviluppo andato avanti per tre lunghi anni. Dall’altro lato c’è Battlefield Hardline curato da Visceral Games, un esordio segnato dal cambiamento nelle meccaniche di gioco, piuttosto che dal punto di vista tecnico. Le prime impressioni le abbiamo già discusse con la nostra prova su PlayStation 4 e Xbox One e le premesse – in tutta sincerità – non ci sono dispiaciute. Il multiplayer si è dimostrato ricco di azione e divertimento, farcito dalle immancabili ambientazioni distruttibili ed il dinamismo dei mezzi mobili. Un segno inequivocabile della cura posta da DICE nel progettare il proprio motore di gioco.

Call of Duty guarda al futuro

Il filmato rilascio nelle scorse settimane ha suscitato una netta spaccatura fra i giocatori: è lui o non è lui? Certo che è lui! Il team di Sledgehammer ha confermato che le sequenze viste nel trailer sono reali e non degli ipotetici target render da PC. La qualità tecnica mostrata è elevata, con volti realistici, effetti particellari, luci dinamiche sulle superfici acquatiche e metalliche ed animazioni da premio oscar, proprio come il Kevin Spacey in versione digitale visto nel trailer di debutto. Non ci sono dubbi: è stato fatto veramente un passo avanti dal punto di vista tecnico e stando a quanto riferito dagli sviluppatori, anche il multiplayer riserverà non poche sorprese, essendo già stato definito come “intenso e radicalmente innovativo” rispetto ai precedenti titoli della serie. Nonostante siano presenti elementi chiaramente ripresi dal passato, ci sarà molta tecnologia in questo nuovo COD e con l’introduzione delle exosuites, i nostri personaggi potranno eseguire azioni incredibili come salti doppi o arrampicarsi sui muri, proprio come l’Uomo Ragno. Un gameplay forse più simile a Titanfall, che al classico COD a pensarci bene, soprattutto per i mezzi robotici presenti. Se a questi elementi aggiungiamo vari power-up sparsi nelle arene, possiamo più o meno farci un’idea di quanto imponente sia il cambiamento di questa ormai storica serie.

Bene e male in salsa Battlefield

La serie Battlefield ha conquistato i giocatori grazie all’enorme dinamicità del gameplay. Edifici ridotti a brandelli, mezzi di vario genere pronti a solcare le enormi mappe di gioco ed esplosioni a raffica, sono il marchio di fabbrica del titolo Electronic Arts. Questo concetto è stato ripreso pienamente da Battlefield Hardline, ma è stato trasferito in ambito cittadino e legato all’eterna lotta fra poliziotto e rapinatore. Sembrerà una cosa di poco conto ma funziona estremamente bene. La beta provata ha lasciato le giuste attese per un titolo ricco di novità, ed è stato veramente un dolore il provare ad accedervi nuovamente e trovarla chiusa, in attesa dei prossimi test. Trovarsi ad organizzare l’attacco ai furgoni blindati o nelle altre vesti, a fermare i criminali, è stato veramente divertente e coinvolgente, soprattutto per il nuovo metodo con cui si acquistano equipaggiamenti e si personalizza il proprio alter ego virtuale. Dal punto di vista tecnico Battlefield è li, già corazzato per questa nuova generazione di videogiochi, capace di sfruttare al meglio i più innovativi effetti visivi e spingere fin dove è possibile gli hardware di questa generazione ludica.

Exosuites VS guardie e ladri

Siamo seri: ad oggi non è assolutamente possibile giudicare le due produzioni, ma possiamo certamente farci un’idea di cosa ci aspetterà durante questo autunno.

Call of Duty: Advanced Warfare, fra i due, sembra essere quello pronto a rischiare di più. Dietro c’è un cambiamento drastico rispetto al passato ed è forse quello che tutti ci auguriamo per l’amore che proviamo verso questa forma d’arte, chiamata videogioco. I cambiamenti non sono mai indolore, ma possono portare una ventata d’aria fresca nella nostra vita, si, anche quella ludica. Via libera alle Exosuites quindi e magari ad una formula meglio bilanciata per le sessioni multigiocatore.

Battlefield Hardline

Battlefield Hardline gioca invece sul sicuro, prendendo quanto di buono c’è nella serie principale per mescolarla ad alcune intuizioni davvero niente male. L’ambientazione cittadina è stimolante e ricca di idee per catturare l’interesse del giocatore nell’intraprendere sia la carriera criminale, che quella del poliziotto. Non a caso “Missione Metro” è una delle mappe preferite dai giocatori degli ultimi due Battlefield; un segno inequivocabile che l’ambientazione cittadina e le sue dinamiche, possono essere il punto di svolta per il futuro. Ora, il tutto si ridurrà a non banalizzare il gameplay con un superficiale “cambio di casacca” rispetto alla serie principale, promuovendo invece quelle dinamiche che accompagnano quei tanto amati film “polizieschi”.

All’arrivo dei due titoli mancano circa tre mesi (ancora una volta, non più Nd.R.) e c’è ancora molto tempo per tirare definitivamente le somme. Godiamoci l’estate e se proprio non possiamo farne a meno di discutere, beh… c’è sempre il nostro gruppo Facebook.

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