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Assassin’s Creed Unity: come siamo arrivati alla rivoluzione francese?

Ubisoft ha sfornato numerosi titoli tripla A che verranno ricordati a lungo. Basti pensare alla saga Splinter Cell, a quella di Far Cry, a Prince of Persia… potremmo continuare ancora per molto a citare giochi usciti e giochi molto interessanti che dovranno uscire, come ad esempio Tom Clancy’s: The Division. Ma, come da titolo, in questo speciale vogliamo parlare della saga di Assassin’s Creed, ripercorrendone la storia.

Dalla Terra Santa alla rivoluzione francese…

Nel 2007 sulla allora nuova console Sony, la Playstation 3, Ubisoft creò una nuova proprietà intellettuale. Si trattava di Assassin’s Creed che – già dalle anteprime della stampa specializzata – si proponeva come un gioco innovativo con l’obiettivo di lanciare la nuova console sulla strada delle innovazioni. Il titolo ci vedeva vestire i panni di Desmond/Altair. Il primo, un ragazzo dei giorni nostri, si vedeva catapultato nel passato tramite una macchina che somigliava – per le potenzialità – a quella che i fratelli Wachowski crearono per Matrix. Tale macchina ci faceva vivere i ricordi degli antenati di Desmond, nel caso specifico di Altair. Quest’ultimo è un assassino che si muove nella Terra Santa al tempo della Terza Crociata di Riccardo Cuor di Leone con un solo obiettivo: eliminare dei bersagli. Il gioco proponeva nuove meccaniche interessanti: la possibilità di mimetizzarci tra la folla, free climbing stile Prince of Persia ma migliorato, numerose possibilità d’approcciare le missioni. Il tutto però condito da una monotonia e ripetitività di fondo che alla lunga stancava.

Assassin's Creed Unity: come siamo arrivati alla rivoluzione francese?

Due anni dopo, nel 2009, la faida tra gli assassini e i templari prosegue nel secondo capitolo della saga: Assassin’s Creed 2. Capitolo dove c’è il salto di qualità della serie apre – di fatto – la trilogia del carismatico Ezio Auditore, secondo antenato di Desmond. Il titolo viene acclamato dalla critica e dal pubblico, complice un personaggio – come detto poc’anzi – a distanza di ben cinque anni è ancora impresso nella mente dei videogiocatori così come l’Italia rinascimentale. L’anno successivo, cavalcando il successo, viene lanciato sul mercato Assassin’s Creed: brotherhood che continuerà a raccontare la storia di Ezio, storia che terminerà nel 2011 con l’ultimo capitolo della trilogia della famiglia Auditore: Assassin’s Creed: Revelations.

Questa è stata una mossa che ha fatto storcere il naso agli appassionati della serie. Dopo il secondo capitolo, infatti, Ubisoft ha pubblicato due titoli che – comparto multiplayer a parte – non hanno apportato grandi novità al gameplay. Due giochi secondo molti appassionati, potevano essere rilasciati come contenuti scaricabili di Assassin’s Creed 2.

…La saga continua.

Nel 2012 arriva il quinto capitolo della saga (terzo seguendo la storia principale): Assassin’s Creed 3. Continua e si conclude la storia di Desmond che dovrà salvare il mondo dalla distruzione. Questa volta, l’antenato di cui vivrà i ricordi, sarà Connor Kenway. Dalla Terza Crociata, al Rinascimento fino ad arrivare alla Rivoluzione Americana dove il mezzosangue anglo-mohawk rivestirà un ruolo importante. Nel titolo sono state implementate alcune novità come l’utilizzo delle navi e la caccia. Il finale della storia ha lasciato l’amaro in bocca a moltissimi fan e ha aperto un punto interrogativo: la fine della serie? L’annuncio di Black Flag, prequel di Assassin’s Creed 3, dà subito la risposta al quesito. In questo nuovo capitolo molta attenzione si riserva alle navi. Tra pirati, isole e scontri navali Black Flag è stato anche il primo titolo – seppur porting – della saga ad arrivare su Playstation 4 e Xbox One.

Poi l’annuncio che ha fatto felici tutti (o quasi) i fan della saga: l’annuncio di ben due Assassin’s Creed. Il primo, Unity, interamente sviluppato per PC, Playstation 4 e Xbox One, ci vedrà impersonare un assassino che si muoverà durante la rivoluzione francese. Il secondo, Rogue, sarà disponibile per console old gen (successivamente anche per PC) e ci vedrà – per la prima volta nella saga – vestire i panni di un templare. Un templare che gli amanti della saga conosceranno. Una scelta coraggiosa da parte della software house francese che prova a rovesciare la medaglia e a mettere in dubbio il credo degli assassini, a favore della fazione opposta rappresentata dai templari.

Non solo videogiochi

Assassin’s Creed però non si ferma solamente a una saga videoludica. Nel corso degli anni il brand si è espanso verso nuovi mercati, diventando a tutti gli effetti un prodotto cross mediale. Infatti potremo trovare libri che approfondiranno le vicende dei videogiochi, puzzle, action figure, gadget e abbigliamento. Inoltre, nelle sale cinematografiche, uscirà il primo film basato sulla saga made in Ubisoft. 

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