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Assassin’s Creed: il credo degli assassini

Quello che andrete a leggere (se ne avete voglia e non avete impegni con obiettivi o trofei) è un riassunto delle vicende di Assassin’s Creed, saga ormai tra le più famose la cui storia si è un po’ dimenticata con i numerosi capitoli prodotti. Ricordate le parole del direttore artistico Alex Hutchinson poco prima di Assassin’s Creed III? “Prima o poi la storia di Desmond dovrà giungere al termine prima di diventare una di quelle storie che perdono di passione e intraprendenza perché prolungate troppo nel tempo, non possiamo chiedere ai giocatori di ricordare la storia di 7 anni di giochi. E allora ci pensiamo noi a far tornare alla mente i ricordi! Oltre a questo andrò ad elencare ciò che secondo me negli ultimi tempi ha reso la serie una mezza commercialata. Avviso quelli che non hanno giocato il terzo episodio: ci saranno parecchi spoiler. Ed ora entriamo nell’Animus!

Col cappuccio e con la lama, perchè l’ordine mi chiama!

E’ l’ormai lontano 2005, E3, un tizio incappucciato si presenta sullo schermo armato di artigli… ah no scusate quello era X-Men… armato di lame e spade con cui combattere i templari. Inizialmente annunciato come esclusiva Playstation 3,quel gioco venne poi reso disponibile anche su Xbox 360 e in poco tempo divenne un vero e proprio credo, il credo dell’assassino!

In questo innovativo e curioso gioco impersoneremo Desmond Miles, un giovane barista prelevato da un gruppo di persone misteriose, che costringono con la forza il malcapitato  ad utilizzare una loro complessa macchina, l’animus. Questo marchingegno permette a chi lo usa di rivivere i ricordi dei propri antenati in prima persona, e Desmond essendo a sua insaputa un discendente di una grande stirpe di assassini viene utilizzato per ritrovare un oggetto misterioso, la Mela dell’Eden. A cosa servirà quest’oggetto? e perchè è così importante? per scoprirlo veniamo catapultati nel 1191 durante la terza crociata impersonando Altair Ibn La-Ahad, antenato di Miles Prower, ehm scusate Desmond Miles, che sotto il comando del maestro Al Mualim, parte insieme al suo gruppo di assassini verso le terre confinanti nel tentativo di liberare la terra santa dall’oppressione dei suoi capi. Lasciando da parte una parte centrale del gioco senza trama, verso la fine del gioco ci troveremo a fronteggiare Al Mualim in persona, scoprendo ainoi il suo vero intento: impossessarsi della Mela dell’Eden. Sconfitto il cattivone e recuperato il portentoso oggetto, Altair si ritira verso mete sconosciute. Diciamoci la verità, il primo Assassin’s Creed era veramente un gioco bruttino: tralasciando le splendide ambientazioni, vi erano solo 3-4 missioni che si ripetevano in ogni sequenza, un gameplay mediocre, e una povertà di contenuti disarmante. Ma c’era qualcosa in questo gioco a spingere i giocatori ad andare avanti: Desmond e la sua intrigante storia…che spingeva tutti a chiedersi come si sarebbero evoluti i fatti, e da qui nel 2009, nasce Assassin’s Creed II.  P.S. da notare che nel gioco compaiono parecchi messaggi tra cui un numero: 21122012 il cui significato lo capiremo nei prossimi capitoli.

 

Altair sta per assassinare il fotografo

                                                                         Altair sta per assassinare il fotografo

Un seguito inaspettato

Riprendiamo esattamente da dove eravamo rimasti. Desmond rimasto solo in cella viene prelevato da Lucy che gli ordina di rientrare nell’Animus. Qui assisteremo alla nascita di un assassino del periodo rinascimentale. Ezio Auditore! Le novità in questo seguito sono moltissime, il gioco è stato rivoluzionato e le critiche sembrano essere servite, ma torniamo ai nostri amici. Dopo questa breve introduzione Desmond viene espulso dall’Animus e assieme a Lucy scappa dalla Abstergo, l’organizzazione che lo tiene segregato. In un piccolo sotterraneo munito di Animus 2.0 faremo la conoscenza di Shaun Hastings e Rebecca Crane che ci aiuteranno nel lavoro, ovvero trovare una sorta di chiave in grado di impedire la fine del mondo prevista dai maya il 21/12/2012, ecco il fatidico numero. Tutto è chiaro dunque, pronti a fare conoscenza con questo simpatico casinista fiorentino  intento a fare a scazzottate con la famiglia De Pazzi. Dopo averne lapidati un po’ cominceremo a conoscere meglio Ezio a differenza del primo capitolo nel quale di Altair non si vedeva nemmeno il volto. Dopo alcune vicende, la famiglia Auditore viene incastrata da un “amico”, tale Uberto Alberti che giustizierà impiccandoli i due fratelli e il padre di Ezio. Infuriato ma impotente, il ragazzo si rifugia  a casa riscoprendo la tenuta di assassino del padre Giovanni. Da qui fugge con madre e sorella dallo zio Mario, che gli insegnerà le tecniche di combattimento. E’ la parte più strana del gioco questa, l’unico neo di una trama eccezionale: è davvero assurdo che un ragazzo qualunque solo per essere stato addestrato dallo zio diventi in poco tempo il miglior killer e combattente della nazione, ma soprassediamo. Fatta la conoscenza di Leonardo da Vinci ci ritroveremo a dover fronteggiare Rodrigo Borgia, successivamente diventato papa e possessore del bastone, un altro oggetto dell’Eden. Ezio riesce a fermare Borgia ma non lo uccide nonostante abbia cercato di farlo fino a quel punto…mistero. Da questo punto in poi la storia della serie inizia a perdere colpi inserendo personaggi improbabili.  Tramite una cripta, Ezio incontra la dea Minerva che gli racconta di essere in realtà parte di una razza esistente molto prima dell’uomo, che venne creato per servire loro. La guerra tra questi esseri superiori e i terrestri sfociò in un esplosione solare che rischiò di estinguere l’umanità. Minerva a questo punto si rivolge a Desmond avvertendolo che questa guerra si riverificherà e toccherà a lui fermarla tramite le chiavi dei templi nascoste in svariate parti del mondo. Trovati da Vidic e le sue guardie, il gruppo scappa facendo rotta verso Roma…

Nulla da dire fin qui, Assassin’s Creed II è ancora oggi il capitolo meglio riuscito della saga, con una storia appassionante e personaggi epici. Da qui si prospetta un degno futuro per la serie e invece questo è proprio il punto in cui spin-off ed episodi inutili fanno capolino sugli scaffali.

 

Oppa Batman style                                                                                 Oppa Batman style

Un assassino sempre con te

Assassin’s Creed Bloodlines, nuovo capitolo in esclusiva PSP che ci rivede nei panni di Altair subito dopo le vicende del primo Assassin’s Creed. Viaggeremo verso Cipro  assieme a Maria, futura moglie di Altair che ci accompagnerà nel viaggio contro il capo dei templari, Armand Bouchart. Gioco discreto ma imparagonabile alle versioni casalinghe. Il fondo lo si tocca con due esclusive per Nintendo DS: Assassin’s Creed: Altair’s Chronicles e Assassin’s Creed II: Discovery. Il primo sarà antecedente il primo AC mentre il secondo durante un piccolo buco di trama di ACII, ma nessuno di questi due pessimi giochi ci svelerà nulla di più sulla storia della serie. Ad aggiungersi arriva una serie a fumetti avente come protagonista Daniel Cross, un assassino russo del XX secolo intento a fermare i piani dello Zar. Diventato ormai un’opera commerciale, Assassin’s Creed ci condurrà attraverso le vie romane con la seconda parte delle avventure di Ezio Auditore.

In viaggio al colosseo

Assassin’s Creed Brotherhood, terzo capitolo che in realtà è uno spin-off del secondo e che non vede sostanziali migliorie o innovazioni rispetto ad esso tanto da venire definito una mega espansione di ACII non essendo nemmeno molto lungo. L’unica aggiunta sarà il multiplayer dove impersoneremo degli agenti abstergo in addestramento tutti contro tutti. AC Brotherhood riprenderà per l’appunto con Ezio e compagnia bella di ritorno alla villa di Monteriggioni per godersi un meritato riposo….che dura un giorno, dopo il quale Cesare Borgia e le sue truppe irrompono in città radendola al suolo e catturando Mario Auditore, lo zio di Ezio, uccidendolo. Gravemente ferito, il nostro eroe scappa con la popolazione tramite un tunnel nell’attesa di tornare a Roma e vendicarsi dell’assassinio dello zio. Dopo varie vicissitudini e la morte di Rodrigo Borgia da parte del figlio cesare, Ezio scopre da Lucrezia Borgia l’ubicazione del frutto dell’Eden, lo recupera e uccide Cesare Borgia. Nasconde poi il famoso frutto in un tempio chiamato tempio di Giunone, nella speranza che nessun altro lo trovi e usi per i propri scopi. Desmond e gli altri si recano nello stesso posto nel presente ma appena il caro Miles recupera la mela, la dea Giunone gli si manifesta davanti, prende il controllo del suo corpo e lo induce ad uccidere Lucy. Titoli di coda improvvisi nelle quali si sentono due uomini parlare e mettere Desmond, ormai shockato dal fatto, nell’Animus. Altri inutili DLC a questo punto che danno alcune risposte sulla trama ma nemmeno le tante che ci aspettavamo. Ne “La scomparsa di Da Vinci troveremo ancora i due misteriosi uomini decriptare dei codici recuperati da Ezio e Leonardo riconoscendole come coordinate geografiche e andando diretti sul posto. A questo punto il povero Desmond cade in coma nei più oscuri meandri dell’Animus. Tramite alcune missioni secondarie avremo accesso anche a dei dati denominati glifi ,i quali una volta risolti tutti gli enigmi, ci daranno accesso a un file riguardante il soggetto 16, colui che era entrato nell’Animus prima di Desmond. Qui, 16 rivela a Desmond che la sua vera nemica è Lucy e che bisogna trovare un nuovo discendente di Adamo ed Eva. Infine lo saluta dicendogli che presto si sarebbero reincontrati. Finalmente il terzo capitolo? dopo anni lo vedremo? NO!

 

Imitatori di Guglielmo Tell

                                                                            Imitatori di Guglielmo Tell

La storia infinita

A questo punto la serie è ad un punto morto, il terzo capitolo sembra non arrivare più, e il 15 novembre 2011 viene rilasciato l’ennesimo spin-off: Revelations. Esattamente da dove ci eravamo fermati, Desmond ( che ha misteriosamente preso dei tratti da roditore) è in stato di coma profondo, tanto da doverlo inserire in un programma speciale dell’Animus che lo vede risvegliarsi sotto forma virtuale assieme al famoso soggetto 16, che gli spiegherà il motivo di questa incoscienza. Il prolungato uso dell’Animus ha reso i suoi ricordi, quelli di Altair e di Ezio fusi insieme, causandogli danni cerebrali. Per ovviare al problema, Desmond dovrà rivivere alcune parti della vita dei due assassini non ancora vissute ovvero la fine delle loro importanti vite. Lo stesso 16 poi rivela di essere sull’isola perchè anch’esso ha vissuto la stessa situazione, finita male…e che quindi è intrappolato lì a vita. Riprendendo i panni di Ezio: l’assassino scopre una lettera del padre Giovanni nella quale accenna ad una biblioteca a Masyaf, contenente qualcosa di grandissimo valore. Ezio parte dunque alla volta di Masyaf, patria di Altair ma la trova oramai in mano ai templari. Successivamente dal diario di Niccolò Polo, scopre che per avere accesso alla biblioteca servono le cinque chiavi nascoste da Polo secoli prima.  A questo punto la storia diventa poco interessante, non succede nulla di particolarmente esaltante e alla fine di eventi di poca importanza, Ezio assieme alla compagna di viaggio Sofia Sartor raggiungono Masyaf ed aprono la biblioteca, contenente lo scheletro di Altair con in mano la mela dell’Eden. Conoscendone il potere, Ezio decide di lasciare lì il manufatto che però gli parla mettendolo in contatto con Desmond a distanza di 500 anni , cosa assurda che a me ha fatto storcere il naso. Desmond viene a contatto con Giove che dopo avergli parlato ancora della catastrofe che ne stava per vedere l’estinzione della sua razza, gli dice che ciò che vuole sapere si trova in un tempio a New York. Il nostro Miles si risveglia narrando agli altri gli avvenimenti. Questo era stato definito da molti il capitolo inutile, un po’ per la trama scarsa e un po’ per  l’ennesima mancanza di innovazioni di cui avrebbe decisamente bisogno la serie. Difatti l’unica novità introdotta sarà la fabbricazione delle bombe che potremo piazzare per far esplodere , intrappolare o ricoprire di fumo i nemici, ma ci accorgeremo subito di come esse siano inutili  essendo il gameplay il solito che permette di far fuori catene umane con due semplici tasti. Nel gioco saranno presenti anche alcuni ricordi aventi come protagonista Altair, ora sposato con Maria e con due figli. Poco tempo dopo verrà rilasciato un DLC: The Lost Archive, dove Clay KaczmareK, il soggetto 16 ci parlerà della sua vita e di come ha conosciuto Lucy Stillman, che lo aiutò a fuggire dalla Abstergo di Roma. Anch’egli arrivò in contatto con Giunone che gli chiese di aiutare un certo Desmond Miles…ecco il motivo del suo aiuto sull’isola. Infine creerà una copia di sè da inserire nell’Animus che sarebbe vissuta anche quando sarebbe morto. Ora, dopo che tutti i tasselli sono al loro posto, è giunto il momento di concludere (forse) questa saga con il tanto atteso terzo capitolo.

 

Tutto ciò che è illuminato dal sole...è il nostro regno!

                                                              Tutto ciò che è illuminato dal sole…è il nostro regno!

 

AUGH!

Ed eccoci, il 31 ottobre 2012, pronti a mettere le mani su quello che era stato definito il capitolo conclusivo della serie. Dopo tutta questa telenovela la curiosità è grande, ma i pareri a fine avventura sono stati discordanti tra i giocatori. Avevamo lasciato Desmond svegliato dal coma e pronto ad andare a New York col suo gruppo di studiosi…magicamente tra loro compare anche William Miles, padre di Desmond comparso da non si sa dove (in realtà uno dei due uomini che parlavano nel finale di revelations era lui). Aperta la porta del tempio grazie alla mela, Desmond sviene  e viene reinserito nell’Animus..la cosa sta iniziando a diventare patetica. Qui vestirà i panni di Haytam Kenway, inglese vissuto nel 1700 che a inizio missione dovrà assassinare nel bel mezzo dell’opera a teatro, il possessore di un medaglione con il quale aprire un tempio nel Nord America, si, quel tempio. Arrivato sul posto col suo esercito, Haytam fa amicizia con la tribù che popola la zona così da venire a conoscenza dii qualche informazione sul misterioso tempio e si innamorerà di una Mohawk: Kaniehti, con  cui avrà una relazione. Subito dopo si scoprirà che il medaglione non apre il tempio e quindi a missione fallita il gruppo fa ritorno a casa. Qui si scopre con sorpresa di Desmond & co. che Haytam non è un assassino ma un templare. Da qui nascerà il figlio di Haytam e Kaniehti : Rathonakè:ton , che utilizzeremo per il resto dell’avventura. Qualche anno dopo il suo villaggio viene distrutto sotto comando di George Washington ( ma che ci verrà presentata come infamia da parte di Charles Lee, braccio destro di Haytam)e il povero Mohawk assiste alla morte della madre e di altri compagni. Passano gli anni e il giovane Kenway viene a contatto con un manufatto in grado di scatenargli una visione in cui Giunone lo invita ad unirsi agli assassini per proteggere il medaglione fino a quando uno sconosciuto non l’avrebbe ritrovato nel futuro. Successivamente ci troveremo a cercare l’ultimo assassino americano rimasto, Achille Davenport, che ormai vecchio ci addestrerà dando un nuovo nome a Rathonakè: Connor. Haytam verrà a conoscenza del figlio ma ormai sono nemici e si troveranno a scontrarsi nonostante qualche missione passata insieme. Connor sarà costretto a uccidere il padre e farà lo stesso con Lee. Dopo un susseguirsi di eventi, Connor scopre la posizione del medaglione, che sotto comando di Giunone, nasconde nella tomba del figlio di Achille. Nel bel mezzo dell’avventura poi avremo a che fare anche con Desmond che avrà finalmente la sua parte da assassino sui grattacieli di Manhattan, in uno stadio in Brasile e infine alla Abstergo dove ucciderà Daniel Cross, di cui ho parlato all’inizio, e Warren Vidic, liberando il padre che era stato preso in ostaggio durante una sua spedizione verso il terzo manufatto mancante. A fine avventura, Desmond recupererà il medaglione dalla tomba, con cui aprire il portale e attivare il piedistallo. Appena Giunone inviterà Desmond a premerlo, comparirà Minerva che svelerà la verità. Premendolo, Giunone verrà liberata schiavizzando così il mondo e gli umani che lei tanto odia. Proprio per questo Desmond deve lasciare che la nuova eruzione solare abbia inizio, estinguendo parte dell’umanità, il cui rimanente sarebbe stato sotto le sue direttive.  Desmond però decide di salvare l’umanità sapendo che questa scelta l’avrebbe però ucciso. Attiva l’oggetto generando un campo magnetico in grado di difendersi dall’eruzione . Il macchinario però generà un campo elettrico troppo forte e il povero Miles cade a terra senza vita. Giunone, ormai libera, dirà che Desmond ha recitato bene la sua parte ma adesso è ora che lei reciti la sua. E così finisce ACIII quindi senza un vero finale che ha deluso il 99% dei videogiocatori non tanto per quello che è successo ma per come sono stati trattati gli eventi. Ora elencherò i motivi per i quali a parer mio, questo gioco è stato la rovina della serie:
Innanzitutto, ma questo è il problema minore, l’ America non è stata capace di regalare le stesse emozioni della Turchia e dell’Italia, avendo semplicemente due distretti nemmeno molto grandi, il resto del gioco lo si passa tra boschi e foreste. Secondo, Connor ci era stato presentato come un vero assassino in stile Altair, freddo e insensibile, invece è semplicemente un ragazzino ingenuo che non sa nemmeno da che parte schierarsi. Tra l’altro vedere un indiano col machete addosso a soldati col fucile che non riescono a prenderlo è assurdo, il gameplay è stato totalmente  rivisto e migliorato ma…dubito che il semplificare i movimenti di Connor rendendoli tutti eseguibili con un solo tasto sia un miglioramento. Anche per quanto riguarda i combattimenti, le aggiunte ci sono, come la possibilità di farsi scudo coi nemici o uccidere gruppi di soldati insieme, ma il tutto risulterà inutile, io stesso sono riuscito a far fuori una catena di 30 nemici con un solo dito mentre bevevo il succo di frutta, per dire. Ma la cosa che ha proprio fatto cadere in basso Assassin’s Creed è stata tutta la parte di Desmond. Mi presentano Daniel Cross come un grande assassino e poi me lo fanno morire da dietro senza che nessuno dica una parola come se fosse una qualunque guardia! Stessa cosa per Warren Vidic, il nemico principale che muore sparato da un agente sotto il controllo della mela, anch’esso senza dire nulla!! Come se non bastasse Desmond entra nell’Abstergo, organizzazione mondiale, ricordiamolo, armato di un coltellino, e cosa troviamo davanti? Poliziotti col manganello. Se ci facciamo caso poi, Vidic aveva in ostaggio il padre di Desmond, poteva minacciarlo come voleva e invece no, gli lascia uccidere tutti lui compreso….l’intelligentone di Desmond poi aveva la mela dall’inizio ma no, deve usare il coltellino per modellare il pongo, anche quando Cross lo sta per far fuori. Come non parlare del finale…trovarci il protagonista morto nel giro di 2 secondi con titoli di coda improvvisi ( lunghi quasi mezz’ora) mi fa pensare: avete fatto le cose di fretta perchè per via di spin-off e stupidate varie eravate fuori tempo, o semplicemente tutto quello che ci è stato raccontato e fatto immaginare dall’inizio della serie era solo una farsa per creare hype sul seguito che poi conterrà una storia degna di un fumetto di Topolino?  Tutto questo unito a una struttura del gioco non esaltante che ci vedrà seguire nemici senza farci vedere, inseguirli catturandoli, camminare da una parte all’altra della mappa parlando con la gente o cacciare animali innocenti lo hanno reso un gioco povero sotto molti punti di vista…..tante risposte lasciate al vento perchè nessuno sapeva come darcele…un nuovo protagonista, una storia protratta ancora a lungo, niente potrà riempire il vuoto di trama lasciato da questo gioco….ma è ora di parlare dell’imminente quarto capitolo.

 

Un nuovo modo di chiedere informazioni

                                                                             Un nuovo modo di chiedere informazioni

 

 

Arr… giù le mani dal mio tesoro!

Dopo uno spin-off in esclusiva PS Vita, Assassin’s Creed III: Liberation che vedrà protagonista una giovane assassina di nome Aveline De Grandpré, spin-off che non ha nulla a che fare con la storia principale, arriva l’annuncio del prossimo capitolo, il quarto, Assassin’s Creed IV: Black Flag, che vedrà la luce su Xbox360, WII U, PS3 e PS4 oltre che probabilmente su Xbox One. Il nuovo titolo Ubisoft si svolgerà nel mar dei caraibi nel bel mezzo dell’era dei pirati, con protagonista nientepopodimeno che il padre di Haytam e nonno di Connor: Edwar Kenway, per la prima volta un assassino coi capelli lunghi biondi. Le città principali che visiteremo saranno Avana, Nassau e Kingston, rispettivamente a Cuba, nelle Bahamas e in Giamaica dove incontreremo personaggi come Barbanera e Woodes Rogers. Le novità implementate saranno molteplici: oltre a un maggior utilizzo delle navi, Edward potrà impugnare due sciabole e ben 4 pistole con missioni che varieranno in 50 suggestivi luoghi . Tutte le caratteristiche necessarie a renderlo un gran gioco a parte un piccolo grande problema…..il posto di Desmond lo ricoprerà un normale agente dell’ Abstergo……wow, esaltante. Io credo che oramai sia meglio soffermarsi solo sulla storia del gioco che su quella di “Desmond” che ha perso credibilità. Attendiamo quindi questo nuovo capitolo sperando in qualcosa che ci tenga incollati allo schermo come ha fatto con me il secondo episodio.

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