kingdomgame.it
Speciale

Assassin’s Creed al cinema: ne avevamo davvero bisogno?

Era questione di tempo. Prima o poi qualunque prodotto culturale arriva a contaminarsi con altri generi. Film tratti da libri, videogiochi tratti da film, libri tratti da videogiochi e così via. Una scelta, prima ancora che culturale o artistica, che ha scopi commerciali, al fine di attrarre più porzioni di pubblico.

La storia dell’arte audiovisiva insegna che non sempre si centra il proprio obiettivo. Rabbrividisco ancora pensando al film “Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo”, non un brutto film in sé – pur essendo pieno di cliché e stereotipi del cinema fantasy, ricordate la cavalcata degli assassini palesemente ‘scopiazzata’ dai Nazgul di Peter Jackson? – ma di certo una pallida imitazione del videogioco a cui si ispira.

Assassin’s Creed al cinema: ne avevamo davvero bisogno?

Ho fatto l’esempio di Prince of Persia non a caso: si tratta di un marchio, da diversi anni a questa parte, di proprietà di Ubisoft. Per questo, quando ho saputo che era in produzione un film su Assassin’s Creed, ho tremato. Affascinato dalla scelta di Michael Fassbender come protagonista, ma ugualmente timoroso di una trovata commerciale di basso livello.

Ho leggermente riveduto le mie aspettative dopo che, pochi giorni fa, 20th Century Fox ha rilasciato il primo trailer della pellicola: Assassin’s Creed approderà nelle sale cinematografiche il 5 gennaio 2017.

Benvenuti nell’Inquisizione Spagnola

Callum Lynch (Michael Fassbender) si risveglia prigioniero delle Abstergo Industries: il giorno prima è stato dichiarato deceduto in seguito alla presunta esecuzione di una condanna a morte. I ricercatori dell’Abstergo, però, ritengono che all’interno del suo DNA siano presenti i ricordi di un maestro assassino del XV secolo: attraverso una tecnologia chiamata ‘Animus’, Callum dovrà dunque rivivere le gesta del suo antenato , un assassino spagnolo vissuto nel XV secolo di nome Aguilar. Vi ricorda qualcosa?

Di certo il plot principale ricalca il primo Assassin’s Creed, nel quale Desmond Miles si ritrovava anch’egli prigioniero dell’Abstergo e costretto a “cedere” i ricordi del suo antenato Altair nelle grinfie del dottor Vidic, allo scopo di ritrovare un antico manufatto dell’Eden.

Assassin’s Creed al cinema: ne avevamo davvero bisogno?

Tornando a Callum, nel trailer non si fa ancora riferimento ad alcun frutto dell’Eden ma è chiaro che l’Abstergo intende scavare nella vita dell’assassino Aguilar (sempre interpretato da Fassbender) per scoprire qualcosa. Dopo una veloce carrellata nell’occhio di Callum ci ritroviamo nella Spagna del XV secolo, a percorrere la città a volo d’aquila come accade spesso negli incipit dei videogiochi.

Le scene d’azione sono ben realizzate e Fassbender sembra ben calato nei panni dell’assassino spagnolo, tra sequenze di parkour fra i tetti della città e combattimenti a suon di spade, lance ma, soprattutto di lame celate. In questo senso il film sembra non tradire lo spirito dei videogiochi, che trovano nell’uso di queste affascinanti armi e nel parkour sfrenato i loro punti di forza. C’è persino il salto della fede: il trailer si conclude proprio con Aguilar intento a tuffarsi da una torre altissima. Inoltre, come nel videogioco Desmond apprende le abilità dei suoi antenati man mano che rivive i loro ricordi, allo stesso modo farà Callum Lynch. Ci si avvia, quindi, verso una serie cinematografica piuttosto che un singolo film, per raccontare magari il processo di crescita del protagonista del presente?

Il franchise si espande?

La pellicola, però, mostra anche alcuni elementi discostanti rispetto al franchise videoludico: l’atmosfera della storyline del presente sembra molto più cupa e sci-fi. L’Animus, ad esempio, è un enorme braccio meccanico che, una volta afferrato il paziente in questione, probabilmente si collegherà al suo sistema nervoso. Stona enormemente anche la colonna sonora che si accompagna al trailer, decisamente inadatta al tema trattato: Kanye West, torna a casa per favore. 

Senza dubbio l’idea di rivivere le avventure degli Assassini al cinema è suggestiva e affascinante. Un interprete come Michael Fassbender, poi, vale da solo il prezzo del biglietto. Acuta, inoltre, la scelta di voler raccontare una storia inedita rispetto ai videogiochi: Callum Lynch e il suo antenato Aguilar non erano mai apparso all’interno del franchise per console e PC.

https://www.youtube.com/watch?v=8wJEV_f9-GA

La vera domanda, però, è: ne avevamo davvero bisogno, di questo Assassin’s Creed cinematografico? Lo scopriremo solo guardando la pellicola. Il mio interrogativo principale riguarda come potrebbe allacciarsi con l’opera originale. Un film completamente slegato e a sé stante confermerebbe quanto detto in precedenza, ovvero l’intento puramente commerciale e l’occasione per dare ai fan un ‘contentino’, visto che per quest’anno la serie principale ha scelto di prendersi un anno di pausa.

Inserire, invece, “Assassin’s Creed – il film” in una continuity con i videogiochi potrebbe espandere ulteriormente un universo già molto vasto e creare una vera contaminazione tra prodotto filmico e videoludico. All’inizio del trailer compare anche il marchio di Ubisoft: la mia speranza è che stia a significare una direzione creativa da parte del publisher francese e non solo un investimento economico.

Seguici su Facebook