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Speciale
5 cose che mi hanno fatto amare Assassin’s Creed Odyssey
Anche dopo la recensione, il mio viaggio nell'antica Grecia prosegue a vele spiegate a bordo dell'Adrestia e in sella al caro Fobos. E' arrivato il momento di dirvi i 5 motivi per cui ho amato e sto amando Assassin's Creed Odyssey!
Di Marino D'Angelo | 26 Novembre 2018
In genere l’uscita di una recensione si tramuta presto nell’abbandono del videogame trattato, visto che quest’ultimo non dovrebbe avere più altro da dire. Ovviamente il ragionamento vale soltanto per le esperienze single player, che poggiano tutto su una trama da vivere in solitaria. Non è il caso, questa volta, di Assassin’s Creed Odissey, un’incredibile avventura narrata nell’antica Grecia che è riuscita a catturarmi gradualmente, senza pretendere alcunché ma attirandomi grazie a una storia incredibile, condita da tante altre messe in secondo piano e altre ancora sullo sfondo.
In questo articolo speciale è mia intenzione raccontarvi le 5 cose che mi hanno letteralmente fatto amare Assassin’s Creed Odyssey, l’episodio più denigrato nella storia della serie, e a proposito di questa questione vorrei fare una premessa, citando una delle frasi più ricorrenti che ho sentito e letto sulla rete “Assassin’s Creed Odyssey non è un vero Assassin’s Creed, perché non ci sono gli assassini!” Molti hanno puntato il dito contro Ubisoft, affermando con convinzione la propria idea… sfortunatamente lo hanno fatto senza giocare affatto il titolo oppure soltanto calcando la superficie del mondo di gioco. Più che di una convinzione (sì è convinti di una cosa soltanto dopo averne ottenuto una certa consapevolezza), ci troviamo dinanzi a una vera e propria sentenza priva di alcun fondamento. Le persone in questione dovrebbero – innanzitutto – considerare l’ambientazione e gli anni in cui viene narrato Assassin’s Creed Odyssey; il tutto avviene durante l’acceso scontro tra gli ateniesi e gli spartani negli anni della Guerra del Peloponneso (dal 431 al 404 a.c). E quindi, che cosa c’entra? Domanderà più di qualcuno… Assassin’s Creed Odyssey è un prequel di Assassin’s Creed Origins che – a sua volta – è un prequel di tutti gli altri Assassin’s Creed. Gli assassini non esistevano ancora, a differenza dei templari raffigurati in un’oscura e ramificata setta di cui non scriverò il nome per evitare qualsivoglia spoiler. Assassin’s Creed Odyssey, è bene ribadirlo ancora una volta, è un degno capitolo della saga che fa da prequel all’esistenza stessa della famosissima confraternita! Fatta questa doverosa premessa condita da una chiara precisazione, mi sento pronto per dirvi i 5 aspetti che – più di tutti – mi hanno fatto amare l’ultimo episodio della famosa serie Ubisoft.
Come ben saprete, all’inizio del gioco ci viene data la possibilità di scegliere con quale personaggio vivere l’avventura. Nonostante questo (la medesima opzione veniva data anche con Assassin’s Creed Syndicate con le dovute limitazioni), al giocatore viene concesso anche di plasmare il comportamento del personaggio, grazie alla scelta multipla di risposte durante i diversi dialoghi. Personalmente, considero questo aspetto importantissimo perché rende i dialoghi meno passivi del solito, riesce a tenere alta l’attenzione dei giocatori e a immergerli ancor di più nelle vicende che vengono trattate, principali o secondarie che siano. Ovviamente si tratta di un aspetto alquanto soggettivo, perché altri players potrebbero non farsi ingolosire da questa possibilità. Eventualmente, a coloro che non volessero approfondire le argomentazioni dei numerosissimi dialoghi è offerta l’opportunità di skippare parte della conversazione per arrivare subito al nocciolo del discorso.
Il destino di Alexios o Kassandra, lo deciderete voi!
Da semplice misthios a vero assassino!
Negli scorsi Assassin’s Creed (precedenti a Origins e Odyssey), si aveva l’impressione di impersonare un assassino già bello che formato. Ciò non accade invece negli ultimi due capitoli della serie, soprattutto in Assassin’s Creed Odyssey, dove impersoneremo un characters agli albori della propria esperienza, ignaro di tutti i pericoli e misteri che si nascondono all’infuori della propria “terra natale”. Odyssey è un’esperienza, un viaggio, un percorso di crescita e di consapevolezza per l’Alexios e la Kassandra di turno. Ogni nuovo luogo scoperto e completato, missione portata a compimento e uccisione effettuata con successo, vi darà in dono dei punti esperienza utili per salire di livello e ottenere punti abilità da spendere per accrescere le peculiarità del proprio eroe. Assassin’s Creed Odyssey, insomma, mi ha fatto adorare la formula dei GDR perché il tutto viene spiegato in modo semplice ed è quindi di facilissima interpretazione.
I personaggi non giocanti di rilievo spiccano di carisma
Avete mai sognato di conversare con delle vere e proprie personalità famose nella storia? La serie di Assassin’s Creed ci ha abituato a questi fantomatici scenari! In questo caso, però, dobbiamo agganciarci direttamente al punto 2. Lo potremo fare dando delle vere e proprie opinioni e punti di vista. Non dimenticherò presto le filosofiche chiacchierate con Socrate e quelle un po’ sdolcinate con Alcibiade… In generale tutti i personaggi di Assassin’s Creed Odyssey li ho trovati assai caratterizzati, chi più e chi meno.
Un mondo greco immenso e interamente da scoprire
Cefalonia è soltanto un puntino nell’immensa mappa di Assassin’s Creed Odyssey. Affermare che sono rimasto meravigliato dalle proporzioni dell’Antica Grecia e del Mar Egeo, è dire poco. Più si va avanti con la storia, più aumenta la sete di conoscenza e la voglia di conoscere tutti i misteri e le verità che si nascondono dietro la storia di questo episodio. Una storia che coinvolge una famiglia, i popoli greci e coloro che vorrebbero e vogliono domarli.
I misteri, le menzogne e le verità dell’Antica Grecia di Assassin’s Creed Odyssey.
Assassin’s Creed Odyssey dà sempre qualcosa da fare al giocatore!
E arriviamo quindi all’ultimo punto di questo speciale, quello ludicamente più importante. In Assassin’s Creed Odyssey non resterete un attimo fermi, nel senso che le cose da fare saranno tantissime e quasi interminabili. C’è sempre carne al fuoco per coloro che vorranno completare tutte le attività. I giocatori completisti ne saranno assolutamente felici! Tra missioni primarie (legate alla storia principale), secondarie e opzionali (tipo animali pericolosi da cacciare, luoghi da depredare e altro ancora), non avrete un vero motivo per staccarvi dal gioco. E’ anche vero che alla lunga queste attività diventeranno un po’ ripetitive, ma è anche vero che completarle vi farà avanzare nel gioco e avvicinarvi – a poco a poco – alla sua conclusione.