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Recensione

Zheros – Recensione, eroi in cooperativa

Dalla soleggiata città di Catania giunge un indie che ha fatto il giro del mondo su Xbox One.

Durante il mese di gennaio 2016 all’interno dei canonici titoli Games With Gold offerti da Xbox Live agli utenti Gold abbiamo potuto trovare una piacevole sorpresa italiana, Zheros. Sviluppato da Rimlight Studios, uno studio indipendente che ha sede nella bella località italiana di Catania. Dopo aver partecipato al primo showcase italiano di ID@XBOX abbiamo deciso anche noi di prendere in mano il titolo e di recensire la sua versione Xbox One ma vi ricordiamo che il gioco è attualmente già disponibile anche su Steam e in arrivo su PS4.

Impariamo dal passato

Ultimamente la base delle produzioni indipendenti sembra essere proprio il passato, anche Zheros prende fortemente spunto dalla “vecchia scuola” videoludica confezionando un picchiaduro a scorrimento orizzontale che sembra ritornare in vita direttamente dagli anni ’80 o ’90. Tutto correlato di una coloratissima ambientazione che farà da sfondo ai combattimenti dei due eroi protagonisti delle vicende in questo gioco. Conosciamo proprio questi due, Mike e Dorian; i due rappresentano i due stereotipi classici degli eroi videoludici; il primo lento, grosso, forte, resistente ma anche piuttosto goffo e stupido mentre la seconda, una donna, agile, esile, veloce ma meno efficace e resistente rispetto al suo compagno.

Zheros - Una recensione da eroi

Insieme dovranno affrontare orde di robot malefici e strani personaggi che, sotto gli ordini del malvagio Dr. Vendetta bramano la distruzione del mondo. È proprio con l’unione di questi due personaggi che il titolo offre il suo meglio, come per i vecchi cabinati dove il divertimento più grande consisteva nel condividere la propria partita con l’amico vicino anche in Zheros è così grazie alla disponibilità della co-op esclusivamente locale. L’unione delle combo lente ma efficaci di Mike con quelle veloci ma debolucce di Dorian fanno in modo da creare un ambiente di scontro completamente pazzo e dinamico oltre che nettamente più accessibile.

Zheros - Una recensione da eroi

L’accessibilità non è infatti immediata e adatta a tutti. Il gioco è fortemente ostico. I nemici base hanno una mira da cecchini, formano sempre grandi gruppi ed è difficile prevedere quando attaccheranno mentre i nemici più avanzati dispongono di molta vita, sono veloci e riescono a infliggere ingenti danni. Non è insolito morire o comunque ritrovarsi in situazioni non proprio facili fin anche dai primi minuti gioco. Quest’alta difficoltà proveniente da una forte impronta retrò del gioco è però eccessivamente squilibrata, la ritirata non è mai un opzione durante uno scontro, l’area di gioco verrà limitata da muri energetici costringendo il giocatore ad eliminare tutti i nemici prima di poter avanzare e in caso di morte i checkpoint sono talmente poco presenti all’interno dei livelli che la frustrazione sale anche nei videogiocatori di più vecchia data e dotati di più pazienza.

Muoviti come una farfalla e pungi come un’ape

Come di consueto, il combattimento all’interno del gioco Zheros è strutturato sui classici comandi divisi in attacchi pesanti e leggeri in grado di formare poi diverse combo, un comando adibito allo sparo ed infine uno di parata. In generale questi controlli si adattano bene a questa tipologia di gioco, ma richiedono decisamente troppa precisione nella produzione di Rimlight Studios: basta un tasto premuto leggermente troppo presto o troppo tardi all’interno di una combo per ridurre questa in un nulla di fatto. Anche il movimento stesso a volte risulta impreciso e poco controllato soprattutto nei vari momenti di platform richiesti nei vari livelli.

Zheros - Una recensione da eroi

Proprio questi ultimi rimangono abbastanza anonimi per tutto il corso del gioco, corridoi monotoni che prevedono semplicemente il percorso dal punto A al punto B e nulla più, con una trama appena accennata e sostanzialmente poco interessante, spronano davvero troppo poco il videogiocatore a continuare la propria missione. Questa sensazione di noia generata dai livelli e la frustrazione derivante da una difficoltà decisamente squilibrata minano non poco la fruizione del titolo che però offre un comparto grafico davvero ben realizzato.

È proprio questo l’aspetto sul quale il titolo brilla senz’ombra di dubbio, nonostante sia il primo lavoro di questo studio, gli artisti hanno dimostrato di saper dare del filo da torcere ad altre realtà già più affermate con un ambientazione dai colori sgargianti, e un’ottima modellazione sia dei personaggi che dell’ambiente generale.

Troppi punti negativi 

Se le falle all’interno del gameplay non dovessero bastare purtroppo sono presenti numerosi punti negativi anche nel menù e nel comparto sonoro. Il primo di questi risulta davvero ridotto all’osso in tutte le sue schede, compresa quella della progressione del personaggio. Ogni volta che il giocatore completa un livello questi può decidere di potenziare il proprio personaggio attraverso un semplice sistema di crescita che permette di potenziare forza, difesa o velocità di fuoco.

Il comparto sonoro risulta anch’esso privo di anima e di sostanza, accompagnando senza troppa enfasi ciò che viene mostrato a schermo. Altra pecca di questi ultimi comparti di gioco è il fatto che durante i caricamenti la schermata molto spesso si oscuri completamente oppure si blocchi interrompendo anche la riproduzione della musica e facendo pensare quindi ad un malfunzionamento.

I pro

  • Grafica colorata e piacevole
  • Co-op locale appagante
  • Tante combo da imparare...

I Contro

  • ...che richiedono però un tempismo calcolato al millisecondo
  • Level design scialbo
  • Spesso logorante a causa della difficoltà mal calibrata
  • Menu ridotto all'osso

Voto Globale 6

La poca esperienza in termini di produzione da parte di Rimlight Studios purtroppo si fa sentire. Nonostante il titolo provenga dal nostro paese e sia solo il primo di questo team di sviluppo è inutile negare che all'interno di questo vi siano troppi lati negativi. Un gameplay potenzialmente interessante e che pone le proprie basi nel classico sistema di picchiaduro a scorrimento orizzontale si perde purtroppo in un level design scarso e anonimo condito da una difficoltà decisamente mal calibrata. Unico punto forte della produzione è la grafica che offre ottimi modelli e texture decisamente sopra le aspettative per una produzione indipendente orientata al passato.

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