Crytek pompa i nostri browser!
Warface è uno sparatutto online sviluppato niente meno che dalla grande Crytek. Altra particolarità è la natura free to play e la piattaforma di gioco: il browser. Warface infatti è un browser game, che non sfigura per grafica e resa di gioco, sebbene giri in maniera fluida anche su PC di media fascia. Il prodotto è di indubbia qualità, sebbene a monte ci sia una scelta di gestione degli equipaggiamenti e degli acquisti che di “free” a ben poco.
Indubbiamente Warface rappresenta un titolo di grande qualità, vista la fruibilità e l’accessibilità garantite, assieme ad un comparto tecnico e grafico oltre la media. Andando con ordine, ovviamente il prodotto non ha una trama, ma piuttosto la solita ambientazione moderna nel quale gli Stati Uniti si ritrovano a combattere in tonnellate di conflitti, per la gioia di noi utenti. Le modalità di gioco sono la co-op e versus, quest’ultima dotata di tutte le varianti del caso (deatmatch, deatmatch a squadre, rubabandiera). Sarà possibile creare clan e gruppi di gioco, indubbiamente utile per chi, dopo aver incontrato l’ennesimo buontempone quitter e molesto, deciderà di aprire la giocata solo a persone fidate. Il punto forte del gioco è, a nostro avviso, la coop, che ci vedrà coinvolti in azioni di scorta, distruzione o difesa di oggetti ed obiettivi di missione, contro alle solite ondate di nemici controllati dall’IA. Assieme a noi altri compagni umani, rendendo l’esperienza di gioco molto simile a Left 4 Dead e simili. Una scelta di grande impatto, visti soprattutto i dislivelli, non troppo accentuati, ma presenti, nelle modalità versus. Se infatti in coop è facile innanzitutto non avere necessità di equipaggiamenti troppo potenti o costosi, ancora più utile sarà non dover competere con persone meglio attrezzate, o nemici cheater e molesti. Al contrario le modalità con avversari umani, se da un certo punto di vista sono indubbiamente le più emozionanti ed elettrizzanti, allo stesso tempo scoprono il fianco a giocate al limite della regolarità, visto il numero esorbitante di troll. Il sistema di difesa contro di loro è poco efficace: sono più quelli che si vantano delle tonnellate di segnalazioni (che non sfociano in ban), piuttosto che quelli che vengono regolarmente cacciati. Inoltre i quitter, anche quelli costretti dalla partecipazione al match di disturbatori, sono puniti con severe penalizzazioni.
Andando nel vivo del gameplay le classi a disposizione sono quattro: Medico, Cecchino, Fuciliere ed Ingegnere, sebbene la prima e l’ultima siano sbloccabili dopo un po’ di gioco. Queste quattro alternative in realtà non hanno molte innovazioni rispetto ai classici fps, sebbene i Fucilieri, soprattutto nelle modalità versus, siano nettamente avvantaggiati da uno stile di gioco piuttosto frenetico e prediligente il corto raggio. Complice anche una spettacolare quanto abusata scivolata, attraverso la quale schiveremo in corsa le pallottole ad altezza uomo, per poi killare dal basso i nostri avversari.
Le armi a disposizione sono tantissime, così come altri equipaggiamenti vari ed altri oggetti estetici. I crediti utilizzabili per gli acquisti sono di tre tipi: quelli standard guadagnati ad ogni partita, quelli comprati con soldi veri e quelli che vengono ottenuti in base alla buona riuscita nella campagna coop (le Crowns). In questo modo si è cercato di limitare l’acquisto di crediti veri, a fronte degli altri, generati in base alla buona condotta, necessari per sbloccare items unici. Certo è che la lamentela principale non sta tanto nell’avere un sistema di monetizzazione alternativo o esclusivo, quanto nel fatto che tendenzialmente i possessori di monete sonanti saranno comunque sempre avvantaggiati in termini di accesso ed immediatezza, cosa che squilibra notevolmente la competizione e che rende il gioco coop di gran lunga più bello ed interessante.
Graficamente Crytek!
Dal punto di vista tecnico e grafico ovviamente non ci si può lamentare. Innanzitutto le animazioni di gioco, così come la balistica, la precisione dei proiettili, l’impatto, i movimenti dei soldati, dei bombardamenti e degli eventi ambientali sono tutte di ottima qualità. Sebbene non possano arrivare ai livelli dei soliti CoD o Battlefield, siamo di fronte ad un risultato eccellente, visto soprattutto il fattore gratuito, che gioca indubbiamente a favore. Warface si distingue per un gameplay only mouse e tastiera, scelta che rimane la migliore per quanto concerne gli sparatutto in prima persona (ricordando che il mouse è l’estensione diretta della mano e della sua mobilità), e per degli scontri a fuoco piuttosto serrati e veloci, poco propensi a favorire le classi diverse dal fuciliere, vista la frenesia delle sparatorie, caotiche ma divertenti. Allo stesso tempo però la coop permette un approccio più tattico e tecnico, richiedendo la presenza di più classi, per poter sfruttare al meglio l’ambiente e le situazioni di gioco. Unico vero grosso neo è la presenza di tantissimi cheater, che rovinano l’esperienza e che spesso rompono la magia delle belle ambientazioni, molto immersive, pur di fare qualche decina di kill in più.
Graficamente poi, si vede il marchio Crytek. Parliamo di un gioco che, pur se ospitato su browser, dopo un primo caricamento piuttosto lento, gira senza grossi problemi di lag o server, con una definizione bella e gratificante, alla portata (in full definition) di quasi tutti i pc della passata generazione, a ben 60 fps costanti. Insomma il perfetto connubio di potenza, qualità, e bassa richiesta hardware. Gli effetti particellari sono molto intriganti, così come le luci, le ombre, e più in generale tutte le animazioni dinamiche dei nostri personaggi. Anche le skin delle armi e degli equipaggiamenti non sfigurano affatto. Gli ambienti esterni sono ben realizzati, sebbene a volte difettano rispetto alla qualità degli elementi principali di gioco, ma si tratta di sicuro di un’esigenza voluta anche per far gravare poco il software sui PC.
A conti fatti quindi Warface rappresenta indubbiamente un titolo valido e da provare, anche se non esente da difetti. Innanzitutto il finto sistema free to play, che troppo spesso, pur con le dovute accortezze gestionali, tende a favorire il giocatore munito di valuta corrente, a discapito di chi, soprattutto in un fps competitivo, fa del risultato e della parità di mezzi, un capisaldo di gioco. Strana la scelta di non limitare ai soli oggetti estetici l’acquisto con moneta, formula da sempre usata su molti giochi attualmente tra i più giocati al mondo (basti vedere Dota 2, LOL o Team Fortress 2, nel quale gli oggetti non sono solo estetici, ma sono facilmente droppabili anche a gratis). A questo si aggiunge tra l’altro l’assenza di dinamiche nuove o fresche: il gioco è effettivamente una grande copia di tutti gli fps di guerra visti fino ad oggi, frenetico, veloce, ma certo non innovativo.
Crytek entra di prepotenza nel mondo del free to play, con un sistema dubbio, nel quale ad un gioco che potrebbe essere competitivo, accosta dinamiche a pagamento che influenzano in maniera tangibile, sebbene non totale, tutte le partite in versus, durante le quali trovare qualcuno più attrezzato e monetizzato di noi darà molto fastidio. Ad ogni modo, grazie ad un'ottima grafica, leggera ed ottimizzata, ed al costo pari a zero, sarà un fps da provare per forza.