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Recensione

Valkyria Chronicles Remastered – Recensione, anime o videogioco?

Lo strategico di Sega torna dopo otto anni, merita ancora di essere giocato? Qualche dubbio lo abbiamo...

Chi ha giocato su PS3 nei suoi primi anni di vita, si ricorderà bene Valkyria Chronicles. Non casualmente, il titolo, seppur di nicchia, riuscì a far parlare di sé per anni, con gli appassionati che ancora oggi cercano di recuperare il secondo ed il terzo capitolo usciti solamente in Giappone per PSP.

Avere uno strategico su console non è cosa da tutti i giorni, è un evento raro: lo era nel 2008, lo è ancora di più nel 2016. Seppur i giocatori dimostrino un interesse a riguardo, questi sono per lo più relegati ad un uscita PC, vedasi Xcom 2. Valkyria Chronicles ha avuto e continua ad avere il compito di rimediare a questa mancanza. Dopo sette anni, funzionerà ancora? Non proprio.

Come guardare un anime

In una fantomatico 1935 due potenze controllano una versione immaginaria dell’Europa. Ad est si trova l’Impero – i cattivoni, in sostanza – ad ovest un’alleanza democratica che prende il nome di Federazione Atlantica.

In questo mondo immaginario, è presente un prezioso minerale, chiamato “ragnite”, esso è in grado di fornire energia, ma ha anche delle speciali doti curative. Per entrambe le fazioni, esso è di fondamentale importanza per sopravvivere.

Questo fornirà la scusa necessaria all’Impero per attaccare ed invadere la Federazione, essa non ha aspettato nel dare la sua risposta. Ha inizio così una guerra su larga scala tra le due fazioni.Valkyria Chronicles Remastered Recensione

Gallia, una piccola regione da sempre indipendente, ha attirato l’attenzione dell’Impero, sicuro che nel suo territorio si trovi un giacimento ricco di ragnite. In un paesino di nome Bruhl, i suoi abitanti stanno iniziando a fare le valigie ed ad andarsene prima che l’invasore li raggiunga. Qui facciamo conoscenza di Welkin, che scopriremo essere il protagonista. Insieme a lui, altri personaggi lo accompagneranno in battaglia.

Welkin, da lì a poco, prenderà il comando non solo di un carro armato, ma di un intero squadrone – nominato “Squad 7” – pronto a difendere la regione con il sogno, un giorno, di ritornare nella sua città natale.

Seppur in superficie e di primo acchito Valkyria Chronicles possa sembrare un titolo che racconta di una banale guerra tra due fazioni, dopo qualche ora tira fuori la sua “parte anime” e la sua natura da titolo giapponese.  Valkyria Chronicles Remastered Recensione

Senza svelare troppo, proseguendo troverete dei personaggi e delle situazioni che avrete sicuramente già visto in altre produzioni del Sol Levante, che siano videogiochi o cartoni animati.

Ciò che spicca, più che la trama in sé, sono le relazioni tra i personaggi. Durante le molte scene di intermezzo – non propriamente “di intermezzo”, visto che numericamente sono maggiori delle sezioni di gioco stesse – scopriremo dei dettagli davvero interessanti, sia del protagonista, sia dei compagni che lo circondano. Delineando la loro storia, il loro carattere ed i loro interessi, entrando così in sintonia con essi, nel caso condividessimo i loro pensiamo, oppure, se in disaccordo, li odieremo.

Il nemico è alle porte, è tempo di combattere.

Prima del combattimento vero e proprio, verremo aggiornati sulla nostra disposizione sul campo di battaglia e su quella del nemico. Così da decidere come dovremo procedere e soprattutto chi schierare in campo.

Questa fase è fondamentale. Su un totale di venti, dovremo decider chi portare con noi. Cinque sono le classi che contraddistinguono i nostri soldati. Abbiamo gli scout, ottimi per la media distanza e per scrutare i nemici nascosti. Gli Shocktrooper, devastanti da distanza ravvicinata grazie al loro fucile d’assalto. I lancieri, la nostra unità a piedi anticarro. I genieri invece sono il nostro supporto, sono in grado di disinnescare mine, ma soprattutto di riparare il nostro carro armato. Infine i cecchini, non c’è bisogno di presentazione.Valkyria Chronicles Remastered Recensione

Il solo scegliere la classe più utile in quella battaglia, non è sufficiente. Infatti, ogni personaggio ha i suoi pregi e difetti. Questi possono essere delle caratteristiche che ogni persona comune potrebbe avere, come “allergico alla sabbia” oppure “amante della natura”. Questo significa che nelle ambientazioni desertiche, questo avrà dei malus, al contrario, in mezzo ai boschi si sentirà a suo agio e gli verranno conferiti dei bonus alle statistiche.

Oltre a questo, vanno prese in considerazione anche le relazioni che ognuno di questi personaggi ha. Per esempio: Ted è in sintonia con Nancy, se vicini durante il combattimento, spareranno entrambi nello stesso momento al nemico sotto tiro, con tutti i benefici che questo comporta.

Senza neanche entrare in gioco, abbiamo visto diverse caratteristiche da dover prendere in considerazione se vorremo avere la meglio.

Pronti allo schieramento.

Le fasi di gioco sono due: quella da comandante e quella di azione vera e propria. Nella prima, dovremo scegliere chi andrà ad agire sul campo. Possiamo fare ciò spendendo dei “Command Point” – CP -. La parte difficile è scegliere se muovere più volte la stessa pedina, muoverne di più nello stesso turno oppure se spostarci con il carro armato.

Se scegliamo la prima, il personaggio avrà meno punti azione – che vedremo poi – per ogni volta che verrà scelto nello stesso turno e quindi l’area che potrà coprire durante il movimento sarà inferiore. Spostare il carro armato significa sì avere una potenza di fuoco superiore, ma ci costerà due punti CP.Valkyria Chronicles Remastered Recensione

Scelto chi muovere, si entra nella fase d’azione. La telecamera si sposta alle spalle del personaggio, possiamo muoverci liberamente, stando attenti ai punti azione di cui prima. Questi, invece che essere rappresentati con dei numeri o con qualche simbolo, sono trasformati in una barra che si svuota man mano che corriamo per l’ambiente di gioco. Più lunga o più corta in base alla classe. Anche questo aspetto è da prendere in considerazione.

Per esempio, i cecchini sono sì devastanti, ma i punti azione sono molto pochi, il che potrebbe significare lasciarli indietro, fin troppo lontani da dove il combattimento si sta svolgendo e magari dovremmo dover utilizzare svariati CP per dirigerli sul luogo.

I punti azione non vengono influenzati da altri eventi, questo significa che possiamo sparare, curarci o lanciare una granata nel momento che vogliamo, senza preoccuparci di consumarli, ma comunque una sola volta per turno. Quando decidiamo di fare fuoco, questo ci porta ad un’altra fase ancora.

Nella modalità mira, la telecamera si avvicina alla spalla destra del personaggio, un mirino comparirà a schermo e qui avremo tutto il tempo disponibile per decidere dove fare fuoco.Valkyria Chronicles Remastered Recensione

Ovviamente i colpi alla testa sono dei critici, quindi è bene prenderla di mira. Questo però significa una probabilità maggiore di mancare il bersaglio. Essendo uno strategico, abbiamo una percentuale di probabilità che il colpo finisca altrove.

Oltre all’attacco e a qualche azione di supporto come curare o riparare, si sente la mancanza di abilità particolari che distinguano realmente le varie classi e che ci permettano di fare altro oltre che a sparare o cambiare posizione.

Quindi, se in tutta la preparazione, la componente decisionale è davvero ampia e importante, una volta in campo la monotonia, dovuta ad una mancanza di varietà, si fa sentire. Inoltre, la fase da comandante, risulta davvero limitante. Il non poter muovere tutte le truppe a piacimento, oggi, non piacerà a molti.

Valkyria Chronicles non è un titolo che perdona, basta una scelta sbagliata, una pedina mal posizionata ed è game over. Il livello di sfida è quindi alto, ottima notizia per gli appassionati del genere, chi invece tenta il suo primo approccio con gli strategici, lo troverà frustrante. 

I pro

  • Chi adora il genere, non ha molte alternative su console
  • Stile artistico eccezionale
  • Oltre a giocare, sembra di seguire un anime ben riuscito…
  • Qualche componente strategica ben riuscita e da non sottovalutare…

I Contro

  • …ma si prende in mano il pad meno di quanto si vorrebbe.  
  • …al contrario, la fase d’azione è monotona e con poche possibilità di scelta.
  • Può risultare frustrante

Voto Globale 7.5

Valkyria Chronicles è una delle poche speranze dei giocatori console di godersi uno strategico con il pad in mano. Un titolo che comunque non è una novità e non si è adattato ai tempi moderni, questo significa una difficoltà che di certo non perdona, ma anche delle meccaniche fin troppo sempliciotte quando ci ritroviamo nella fase d’azione. Al contrario, la scelta delle truppe da schierare e la loro posizione in campo deve essere ponderata in modo ben preciso. Lo stile visivo invece rimane unico e davvero gradevole anche dopo otto anni. 

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