Il videogioco tributo a Valentino Rossi, con la preziosa collaborazione del sei volte campione della MotoGP.
Negli ultimi anni Milestone sta facendo decisi passi in avanti. Lo sviluppo dei suoi titoli procede più che bene, ma quello che – personalmente – ho notato di più è una propensione sempre maggiore, da parte dello studio di sviluppo italiano, di interessare e avvicinare il più possibile il pubblico alle sue produzioni, coinvolgendo personalità importanti in (quasi) ogni serie sportiva da corsa che va a sviluppare.
La cima è stata senz’altro raggiunta con Valentino Rossi: The Game, il titolo protagonista di questa recensione, dedicato al sei volte campione del mondo della MotoGP (senza dimenticare un titolo nella vecchia 125 e uno nella 250), in occasione della celebrazione dei suoi 20 anni di carriera.
Tutti (appassionati o meno) sono venuti a conoscenza dei fatti “discutibili“ riguardanti la scorsa stagione della MotoGP, visto il confronto accesissimo tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo per il titolo di campione. Quest’ultimo riuscì a spuntarla nell’ultima gara del campionato, vista una squalifica che costò carissima al dottore (ultimo posto nella griglia di partenza) per via di un episodio dubbio con Marquez, altro pilota spagnolo, che – stando alle opinioni di molti sportivi – avrebbe favorito il suo connazionale per farlo arrivare alla vittoria del titolo. Il condizionale però, in questo caso, è d’obbligo.
Successivamente Milestone decise di realizzare con la preziosa collaborazione di Valentino Rossi e del suo team (VR46 Riders academy), un titolo incentrato sulla carriera del dottore originario di Tavullia per festeggiare – come scritto in apertura – i 20 anni di carriera, ma non solo.
In Valentino Rossi The Game sono anche presenti tutti i campionati ufficiali (MotoGP, Moto 2 e Moto 3), oltre a tutte le licenze dei piloti partecipanti delle rispettive competizioni. In poche parole, ci troviamo al cospetto di MotoGP 16 arricchito enormemente da innumerevoli contenuti dedicati alla leggenda della MotoGP, un vanto tutto italiano. Un’operazione di marketing davvero azzeccata che trasforma quindi il capitolo annuale in un’edizione più rara che speciale, soprattutto per i fan più accaniti del dottore e della MotoGP in generale.
Mi verrebbe da dire che cambia un pò tutto. Questa volta, la modalità carriera – come prevedibile – è interna alla VR 46 Riders Academy. Il giocatore fa parte del team di Valentino Rossi e nel corso delle stagioni dovrà dimostrare le proprie potenzialità e ottenere dei risultati utili per progredire e crescere sempre di più. Si inizierà con l’inserire le informazioni personali più importanti, si dovrà scegliere il proprio kit (casco, tuta e guanti) e il proprio “stile” di piega in curva.
Detto questo, inizialmente Milestone “obbliga“ i videogiocatori a passare dalla carriera. Si tratta sicuramente della modalità a cui sono state dedicate più risorse, anche se ciò non si discosta poi moltissimo a livello di impostazione da quelle presenti negli altri titoli Milestone. Tuttavia, il fatto di entrare all’interno della VR46 Riders Academy e saggiare – anche soltanto virtualmente – le modalità di lavoro e interazione di Valentino Rossi con la sua squadra, non può che soddisfare ogni tifoso del dottore.
Lo studio italiano ha poi provveduto a dare una ventata di aria fresca ai menu, al fine di renderli più immediati da utilizzare e di sicuro più dinamici rispetto a quanto offerto in passato. Per quanto riguarda la modalità carriera, si partirà come prevedibile dal basso (Moto 3) con l’obiettivo di arrivare alla competizione che conta di più, ossia la MotoGP. Un obiettivo decisamente scontato, che sarà possibile concretizzare solo aumentando le proprie abilità, grazie quindi ai risultati conseguiti nelle gare Moto 3 e in quelle organizzate da Valentino Rossi insieme a tutto il team della VR46 Riders Academy. In questo caso, Milestone ha inserito quanto di buono fatto con altre proprietà intellettuali su cui ha lavorato e su cui sta continuando a lavorare come Sebastien Loeb Rally Evo, MXGP e Ride.
Un’altra modalità che incarna l’anima di questa interessantissima produzione, è quella riguardanti gli eventi reali più significativi della carriera del dottore. Insomma, parliamo di quegli eventi e successi che hanno reso Valentino Rossi la leggenda che è oggi. Oltre a ciò – come scritto in apertura – sono presenti altre modalità “generali” riguardanti il mondo della MotoGP, ovvero la possibilità di prendere parte ad alcuni gran premi singoli oppure la possibilità di iniziare dei veri e propri campionati.
Sotto il punto di vista della contenutistica, non si può dire assolutamente nulla. Nel senso che le attività a cui si può prendere parte sono innumerevoli e riescono a trasmettere una simulazione fedele del motociclismo, punto focale della produzione, a differenza degli altri sport inseriti nel titolo, resi volutamente più arcade.
Valentino Rossi: The Game presenta sicuramente una buona grafica e delle buone animazioni, anche se c’è da dire che nel comparto tecnico non riesce ad eccellere. Non ho evidenziato particolari cambiamenti rispetto a MotoGP 15 dello scorso anno, anche perché in questa occasione è stato utilizzato lo stesso motore grafico. Quest’ultimo ha migliorato moltissimi aspetti, prima fra tutti quello relativo alla fisica, ma inizia a farsi un pò stretto per le ambizioni dello studio milanese, specialmente vista la differenza tecnica con altre produzioni presenti già sul mercato.
Ciononostante, Valentino Rossi: The Game presenta una buonissima fluidità e non ho riscontrato bruschi rallentamenti durante le sessioni di gioco. Questo nonostante la mia personale prova su PlayStation 4 a 30 FPS stabili. Il team di Milestone ha quindi lavorato moltissimo sull’ottimizzazione, ma quello che mi aspetto è di assistere ad una rivoluzione in ambito grafico, al fine di rendere ancora più appetibili le produzioni del team italiano.
Non si tratta di una vera e propria critica, più che altro di un auspicio, in quanto a un’ottima simulazione e a una contenutistica di alto livello, l’unica componente che davvero non convince è rappresentata per l’appunto dalla grafica, davvero di buon livello, ma superata.
In conclusione, Milestone ha dato anima e corpo per realizzare un videogioco con l’obiettivo di elogiare la carriera di un campione di casa nostra. Valentino Rossi: The Game rappresenta di fatto un’edizione rara di MotoGP, che elogia la carriera di “The Doctor” e che offre tutta l’esperienza a 360 gradi del motomondiale (MotoGP, Moto 2 e Moto 3). Insomma, una cosa non ha escluso l’altra, ma lo studio ha creato una produzione dedicata a Valentino Rossi, senza per questo escludere per questo le modalità proprie di un titolo dedicato interamente alla MotoGP. E’ stato fatto un gran lavoro: ora serve però il salto di qualità per quanto concerne la grafica.
Valentino Rossi: The Game è riuscito a divertirmi, grazie ad un'ottima simulazione e alla possibilità di personalizzare il grado di sfida, modificando la difficoltà dell'intelligenza artificiale e altre impostazioni riguardanti il gameplay, come ad esempio la fisica. A questo bisogna aggiungere la ricca contenutistica e la varietà, presente grazie agli altri sport, che rappresentano ragioni di stimolo e inducono l'utente a giocare il titolo per innumerevoli ore. L'anima della produzione è ovviamente la carriera incentrata totalmente sulla VR46 Riders Academy di Valentino Rossi.
Un'altra modalità che ho davvero gradito è quella riguardante gli eventi reali, in cui si dovranno ripercorrere alcuni passaggi fondamentali della carriera del dottore. Mi è anche piaciuta l'intenzione del team Milestone di inserire all'interno di Valentino Rossi: The Game, anche le modalità che avremmo sicuramente trovato in MotoGP 16. La cosa che Milestone dovrebbe, prima o poi, rivoluzionare è la grafica, visto che messa a paragone con altre grandi produzioni, non riesce a reggere il confronto. Per il resto, tutti i fan accaniti di Valentino Rossi, della MotoGP e anche coloro che amano le corse motociclistiche a due ruote, non devono farsi scappare l'acquisto di Valentino Rossi: The Game.