Vi siete stufati di avere una marea di cavi che vi danno fastidio mentre giocate? Ecco la soluzione.
Cuffie, cuffie e ancora cuffie. Novembre è stato un mese dove qui su Kingdomgame.it ci siamo dedicati più che mai a testare alcuni degli headset presenti sul mercato in modo da aiutarvi nella scelta durante la fase di acquisto. Il che potrebbe aiutarvi a scegliere il regalo di Natale da farvi o da fare ad un vostro amico videogiocatore.
Siamo partiti dalla fascia più bassa, con cuffie stereo 2.0, presentandovi le Nacon GH-100ST e le Turtle Beach Recon 50, per poi passare alla fascia superiore ed ad headset surround 7.1 con le Plantronics 500E e le Trust GXT 363.
Apriamo dicembre con un altro prodotto della medesima categoria, torniamo inoltre a parlare di Turtle Beach, ma questa volta c’è una novità: niente cavi.
Le Stealth 450 sono contenute in una scatola sostanzialmente identiche alle cuffie della fascia bassa che avevamo visto qualche settimana fa, le Recon 50. Vengono quindi sottolineate le principali caratteristiche:
Sul retro vengono ribadite le peculiarità della cuffia, definendo i quattro preset di surround ed equalizzazione, sottolineando il confort dei padiglioni e la qualità del microfono.
I contenuti della scatola sono quelli essenziali, oltre alle cuffie stesse, troviamo: un cavo micro USB per la ricarica, un cavo jack da 3.5mm, il microfono estraibile, il ricevitore USB e la guida per la configurazione.
Trovate altre foto delle Stealth 450 nella gallery a seguire:
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Seppur si tratti di una bazzecola di poco conto, sopra ho scritto come la confezione sia sostanzialmente identica a quella delle cuffie Turtle Beach di fascia bassa, così come i contenuti, non differenziando quindi a colpo d’occhio le categorie di prezzo. Lo stesso vale per l’headset stesso che, a prima vista, risulta praticamente indistinguibile dalle Recon 50, se non fosse, ovviamente, per la mancanza del cavo audio.
Ritorna la forma ovale dei padiglioni, evidenziati da una striscia rossa che ne percorre il perimetro. Oltre a questo, l’altro elemento colorato è il logo dell’azienda all’interno di questi, per il resto il design è molto semplice e minimale.
Ho citato le Recon 50 per lo stile identico, peccato che non valga lo stesso per il confort. Dove le entry level che risultavano un peso piuma – così come le recenti Plantronics, che sono nella stessa fascia di prezzo -, le Stealth 450 in confronto sono un macigno. La differenza di peso la si avverte appena prese in mano e la sensazione peggiora una volta indossate.
La pressione laterale è consistente e soprattutto per chi indossa degli occhiali, il fastidio può diventare presto insopportabile, costringendoci a toglierle dopo una breve sessione di gioco.
Ovviamente il peso è dovuto dalla peculiarità di essere cuffie wireless, quindi abbiamo un aspetto positivo di questa caratteristica, ma anche uno negativo. L’acquisto dipenderà da quanta importanza diamo alle due cose. Non avere cavi che ci penzolano dalla testa durante le sessioni di gioco è un plus non da poco, l’autonomia della batteria interna ci permette tranquillamente di sfruttare le cuffie per sessioni di gioco molto lunghe, le quindici ore dichiarate da Turtle Beach sono più che veritiere. La ricarica poi avviene rapidamente, in circa un’ora siamo pronti a scollegare il cavo USB.
Uno degli aspetti negativi è però la gestione software del 7.1. Al posto di creare un programma dedicato, l’azienda si è limitata a sfruttare la gestione dei dispositivi audio di Windows, dove troveremo un pannello di Turtle Beach dove scegliere tra tre preset non modificabili. Il tutto risultando decisamente poco comodo e macchinoso.
Arriviamo alla conclusione e al cuore della recensione: i test in gioco. Ancora una volta, ho sfruttato le più recenti uscite per sentire come si comportano le cuffie in questione. Per quanto riguarda gli sparatutto, i nuovi protagonisti dei test sono Call of Duty Black Ops 3 e Battlefield Hardline. Mentre per i giochi di guida rimane il solito WRC 5.
Vado al sodo senza dilungarmi troppo per quanto riguarda il Superhuman Hearing: la differenza è nulla. Questa modalità, una volta attivata, dovrebbe, sulla carta, farci sentire con facilità e senza sforzo i passi dei nemici o comunque tutti quei suoni difficilmente percepibili. Semplicemente non è così.
Che lo si attivi o meno, tutti quei suoni flebili che servono ai giocatori per sentire in anticipo l’avvicinarsi dei nemici, non sono avvertibili. O meglio, lo sono come sono avvertibili con delle semplici cuffie 2.0 stereo. Ancora una volta quindi, come capitato anche con le Plantronics 500E, il surround 7.1 risulta inutile, non portando alcun tipo di vantaggio. Detto questo, la qualità sonora rimane di ottima qualità, riuscendo a migliorare l’esperienza di gioco a prescindere dal genere preferito.
Se siete stanchi di avere cavi ovunque mentre giocate, le Turtle Beach Stealth 450 potrebbero rappresentare una scelta valida. In generale la qualità audio è sì ottima, ma il surround 7.1 e il Superhuman Hearing non portano alcun tipo di vantaggio. Peccato inoltre per un software di gestione sostanzialmente assente e per il peso che le rende tutto tranne che confortevoli nelle medio/lunghe sessioni.