Turtle Beach entra nella nuova generazione!
Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione. Basti pensare a quanto di nicchia fosse il nostro media preferito appena una ventina di anni fa e quale incredibile crescita di popolarità abbia conosciuto in tempi recenti. I videogiochi sono un fenomeno di massa, quasi ogni casa ormai accompagna il proprio televisore ad una console e il mercato mobile è florido più che mai. Con questo incredibile dilagare del media videoludico, naturalmente, anche la richiesta di periferiche audio sempre più performanti è cresciuta esponenzialmente poichè gli utenti domandano sempre più immersione nei propri titoli preferiti. A rispondere a questa domanda ci pensano tantissime aziende in tutto il mondo ma, tra tutte, alcune spiccano per la qualità e la cura posta nella realizzazione dei propri prodotti. A questa categoria appartiene sicuramente Turtle Beach, azienda leader nella produzione di headset da gaming che, già in passato, ci aveva piacevolmente stupito per la maestria dimostrata nella creazione delle proprie cuffie. Anche oggi ci troviamo a parlare di un prodotto della compagnia statunitense, più precisamente dell’ headset Turtle Beach EarForce PX4, il primo ad ottenere la certificazione per l’utilizzo con PS4, la console di nuova generazione di Sony (anche se va sottolineato come lo stesso sia compatibile con Xbox 360 e con Xbox One). Si tratta dunque dell’ennesimo prodotto di qualità elevatissima di Turtle Beach? Scopritelo nella nostra recensione.
La confezione delle Turtle Beach EarForce PX4 è nettamente più piccola rispetto alle top-gamma XP Seven (la cui recensione trovate cliccando QUI) e vanta una colorazione sul blu davvero piacevole con una stampa del prodotto in grande sulla facciata frontale più una serie di informazioni sui contenuti e sulle features sugli altri lati della scatola la quale, una volta aperta, rivela (in un supporto nero in cartone abbastanza essenziale) le nostre PX4 dalle dimensioni abbastanza contenute e dalla linea decisamente accattivante e l’adattatore che fa da interfaccia tra le cuffie e le varie console su cui andremo ad utilizzarle. Sotto il sopracitato “vassoio”, invece, troviamo una scatola più piccola contenente tutta la cavetteria necessaria al funzionamento dell’headset su praticamente ogni tipo di dispositivo esistente e un manuale abbastanza essenziale che pecca un po’ di superficialità in quanto non riporta alcune informazioni essenziali sul funzionamento del prodotto che possono essere reperite solo dopo un’accurata ricerca online. Tornando alle cuffie, notiamo come la linea si discosti nettamente rispetto a XP Seven abbandonando la colorazione bianca e adottandone una nera e blu. I padiglioni auricolari ampi ben 50 mm e ricoperti da un’ imbottitura in stoffa estremamente comoda ci hanno garantito sessioni di gameplay notevolmente prolungate senza mai avvertire il minimo senso di disturbo o di stanchezza. Anche la periferica per l’interfaccia con le console è di dimensioni molto contenute e presenta sulla parte frontale dei led che manifestano il corretto funzionamento delle cuffie mentre sul retro è dotata delle porte per la connessione, sia analogiche che ottiche, che garantiscono una piena compatibilità con le console Sony e Microsoft ma anche con tutti i dispositivi dotati di questo tipo di cablaggio. La batteria al litio delle PX4, infine, ha una durata di oltre 14 ore ininterrotte di gioco ed è ricaricabile tramite un normale cavo USB.
Di seguito una lista di cosa contiene il package:
Lista specifiche tecniche:
Metodi di connessione:
L’headset Turtle Beach EarForce PX4 è dotato di un modulo wireless dual band che garantisce un audio fedele, cristallino, di alta qualità senza alcun tipo di incertezza. Sono dotate del sistema Dolby Digital che permette un’immersione totale all’interno dei propri titoli preferiti anche se i preset di fabbrica tengono l’audio sempre a livelli accettabili ma senza enfatizzare troppo nemmeno i momenti più concitati. L’inclusione del bluetooth introduce un’altra feature molto gradita ovvero la possibilità di connettere il proprio cellulare alle cuffie in modo da rispondere istantaneamente alle chiamate in arrivo, senza mai mettere in pausa i nostri giochi preferiti con un audio sempre limpido senza interferenze o cali di sorta. Il volume, comunque, può essere regolato tramite i tasti presenti sul corpo della cuffia così come la disposizione degli speaker virtuali ma la distanza troppo esigua tra i tasti e la loro disposizione causano qualche difficoltà. La connessione con PS4, dopo alcuni ostacoli iniziali dovuti all’assenza di un manuale soddisfacente, permette di sentire tutto l’audio in cuffia wireless ma per la chat (contrariamente a quanto accadeva con PS3 ndR) è necessario collegare il cavetto con uscita jack da 3,5mm incluso nella confezione, elemento, questo, che ci fa dubitare sulla “piena compatibilità” utilizzata quasi come slogan per questo prodotto e che potrebbe spingere l’utente ad attendere l’arrivo di un nuovo pezzo d’hardware davvero compatibile al 100%.
Abbiamo testato le PX4 con una serie di giochi differenti su una serie di console differenti. Abbiamo iniziato, naturalmente, con PS4 e, più precisamente, con l’adventure Assassin’s Creed IV: Black Flag di Ubisoft e con il recentissimo OutLast di RedBarrel. Nel primo caso le cuffie hanno restituito un audio limpido che forse pecca leggermente di profondità ma, comunque, garantisce una sensazione di immersione davvero piacevole grazie anche alle generose dimensioni dei pad auricolari che “isolano” il giocatore dal mondo che lo circonda. Ogni elemento dello scenario, infatti, produce i propri suoni che vengono riprodotti dall’headset con una qualità ottima e l’audio Dolby Digital dà la sensazione all’utente di trovarsi davvero tra i mari e le isole tropicali proposte dal gioco. Il meglio di se, tuttavia, questo nuovo prodotto di Turtle Beach, lo ha dato proprio con l’indie OutLast, titolo horror dall’impostazione in prima persona gratuito col programma PLUS di Sony. L’ambiente soffocante e claustrofobico del gioco, infatti, viene coadiuvato da un audio quasi opprimente in cui le grida, gli scricchiolii delle porte, l’ansimare del protagonista metteranno davvero alla prova il vostro sistema nervoso. Buona anche la prova con Xbox 360 in cui l’ultimo capitolo di Call of Duty, Ghosts, ha superato il test a pieni voti grazie sempre all’audio Dolby che restituisce la sensazione di trovarsi davvero all’interno del conflitto. Abbiamo provato, infine, a connettere le cuffie tramite bluetooth al nostro telefono per ascoltare la musica ma non c’è stato verso di farlo funzionare mentre tramite la connessione col jack da 3,5 mm l’audio ottimo delle cuffie ci ha permesso un ascolto prolungato delle nostre canzoni preferite senza rilevare alcun tipo di problematica. In basso troverete una gallery con alcune immagini delle XP4, componenti in box e i vari tipi di collegamenti.
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Le Turtle Beach EarForce PX4 si configurano come un prodotto decisamente ottimo per la fruizione con qualsiasi tipo di dispositivo sia dotato di una connessione analogica o ottica. L'audio cristallino anche in wireless e l'ergonomia che garantisce un confort esaltante - anche dopo ore e ore di gameplay -rispecchiano la cura maniacale posta da Turtle Beach nella produzione dei propri headset. Il prezzo è forse un tantino elevato (si parla di quasi 150€ ndR) e il manuale di istruzioni incluso nella confezione è privo di molte delle informazioni necessarie al corretto funzionamento dell'headset ma ci troviamo davanti ad un articolo creato da appassionati per appassionati. E il risultato è inconfutabilmente ottimo.