Siamo tornati a vestire i panni dello sfortunato pilota di Trials nel divertente e adrenalinico futuro...
Chi di voi “surfava” sull’interweb nei primi anni duemila si ricorderà, oltre ai terrificanti siti dai colori sprizzanti di gioia, di uno dei passatempi migliori dell’epoca. Strano ma vero, ancora Steam non ci trascinava nei suoi sconti e non sfogliavamo la nostra folta libreria. Come ingannare il tempo? Semplice, con gli svariati siti che raccoglievano i giochi sviluppati in Java. Semplici ma funzionali nel loro scopo. Uno di questi era un certo Trials, rilasciato nel 2000. Proprio così, RedLynx iniziò la sua fortunata serie con un giochino che negli anni successivi si espanse talmente tanto da incuriosire Ubisoft. Trials HD segnò il futuro della serie, grazie al rilascio nel 2009 su Xbox Live Arcade, iniziandone il filone moderno. Il terzo capitolo è ora disponibile, ci farà rimpiangere il periodo d’oro dei siti da incubo del 2000 o apprezzare il futuro di RedLynx?
Come i passati Trials, nella modalità carriera troviamo vari livelli caratterizzati ognuno da un’ambientazione specifica. Al loro interno i diversi tracciati da completare. Per assicurarci lo sblocco di una nuova serie di questi, e quindi il proseguimento nella carriera, dovremo collezionare un certo numero di medaglie, con una richiesta man mano sempre maggiore. Il valore del premio finale viene valutato in base al tempo impiegato per arrivare al traguardo, insieme alle cadute. Ed è proprio questa la caratteristica cardine che ha reso famosa la serie Trials. Controllare la sola moto sarebbe troppo banale e semplice, è infatti presente il controllo del peso del pilota, che va gestito a doppia mandata con la due ruote. Questo va ponderato in base alla situazione a cui ci stiamo preparando ad affrontare. Per esempio, se ci troviamo di fronte una salita, proseguendo dritti semplicemente accelerando la moto inizierà ad impennarsi, per poi trovarci a faccia a terra. Per evitare che ciò accada è nostra premura spostare il peso del pilota in avanti, in questo modo terremo la ruota anteriore incollata al suolo.
Allo stesso modo, se andiamo troppo veloci, o acceleriamo bruscamente da fermi, rischiamo di capottarci all’indietro, quindi, anche in questo caso il peso va spostato in avanti. Attenzione però, il controllo della velocità è importante, se è vero che non dobbiamo sempre tenere aperto il gas al massimo, se troppo lenti rischiamo di non riuscire a prendere una salita troppo ripida. Ad una velocità troppo elevata potremmo arrivare troppo lunghi dopo una rampa, non riuscendo ad atterrare dall’altra parte. Un altro esempio di come il bilanciamento sia necessario: se ci troviamo davanti una parete, dovremo spostare il peso all’indietro, in modo da posizionare la moto in verticale e attutire il colpo. Questi sono alcuni degli accorgimenti da prendere per completare al meglio un percorso, per cadere il meno possibile è necessario imparare queste tecniche. Infatti, come accennato poco sopra, se il pilota tocca a terra, falliamo, dovendo così ricominciare, a scelta, dal checkpoint raggiunto oppure l’intero percorso.
Un buon modo per distruggersi tutte le ossa è quello di eseguire back e front flip, non prendeteli sottomano. Se c’è una rampa non vuol dire che sia necessario capovolgersi. Il peso della moto influisce sulla riuscita. Potremmo ritrovarci testa sull’asfalto per non essere riusciti a completare l’esecuzione. Novità di Trials Fusion sono le manovre aeree, spettacolari mosse acrobatiche che, al di fuori delle gare dedicate, non portano nulla di positivo se non il completamento di alcune sfide che ci donano punti esperienza extra. È infatti presente una progressione di livello, salendo sblocchiamo nuove moto e personalizzazioni, che andranno sbloccate con i soldi guadagnati. Queste ultime riguardano l’aspetto estetico, è possibile scegliere il colore della nostra due ruote, la carenatura e i cerchioni. Sono inoltre disponibili varie tute da far indossare al nostro pilota.
RedLynx ha voluto mettere da parte la classica ambientazione urbana che da sempre faceva da sfondo nei vari episodi di Trials, ha deciso di buttarsi in un, indeciso, futuro. Se la messa in atto dei livelli cittadini funziona nello svecchiare il classico panorama, con droni volanti e altri meccanismi di fantascienza che ben conosciamo, nei livelli fuori strada il lavoro risulta meno riuscito. O meglio, le ambientazioni che ci vedono sfrecciare in deserti, montagne e foreste risultano banali, poco ispirate, lavandosi di dosso quel sentore di novità dato dal generico clima futurista. Ciò che inizialmente ci viene buttato addosso come grandioso ed esplosivo, con, tra le altre, lo scenario in sottofondo animato, poco più avanti, tutto il marasma generato si affievolisce. Insieme ad un track design non poi così complesso. Grazie all’editor dei tracciati gli utenti sono liberi di crearne di nuovi, garantendo lunga vita a chi si appassiona al gioco. La soundtrack pecca a livello di varietà e qualità, oltre a “Welcome to the future” che ci accoglie nel menu, le altre passano totalmente in secondo piano, dimenticandocene l’esistenza quando siamo in gioco.
Trials Fusion cerca di tirare in fuori il petto mostrandosi un colosso, esponendo i muscoli di fronte ai precedenti capitoli. Ciò che esibisce non è in realtà poi così vero o autentico. Riesce a mostrare il nuovo lato artistico nei primi minuti di gioco, uno stile futuristico tutto sommato piacevole, dimenticandosene completamente nelle ore successive. Trasformandosi, semplicemente, in un nuovo capitolo di Trials simile ai precedenti. E questo non è poi così un male, il gameplay continua a risultare piacevole e soddisfacente. Peccato che le novità siano poche e funzionino male. In primis le gare di free style, le manovre vengono eseguite senza criterio, ma il problema più grande è che il modello del pilota si incespica in quello della moto non concludendo il posizionamento. Ottima la presenza del multiplayer locale, peccato che, per ora, sia assente la controparte online, la quale verrà aggiunta in seguito con un aggiornamento gratuito. Il prodotto RedLynx rimane comunque piacevole per tutti quelli che ne hanno apprezzato i precedenti episodi, noi speriamo che la serie si evolva, davvero la prossima volta.