Recensione a cura di Marino D’Angelo e Valerio Zavaglia
Le saghe di alcuni videogiochi attraversano degli alti e bassi ed è questo il caso di Tomb Raider. Gli ultimi capitoli della serie sono calati vistosamente sia in termini di qualità che di inventiva. Era giunto il momento di dare una bella spolverata al brand che aveva subito una brusca sterzata. Crystal Dinamics e Square Enix hanno recepito il messaggio, dando ascolto ai feedback degli utenti e appassionati della saga. Questo Reboot di Tomb Raider è uscito qualche giorno fa nei negozi (5 Marzo). Noi di KingdomGame.it, abbiamo avuto la possibilità di ottenere una copia promo del gioco con qualche giorno di anticipo. Gli sviluppatori saranno riusciti a restituire alla saga la magia di un tempo?
Tu sei una Croft.. tu sei Lara Croft!
Un giorno di esplorazione, un pomeriggio come tanti altri. Alla ricerca di un’avventura che stenta ad arrivare, ma che arriva nel momento che non ti aspetti, soprattutto in una maniera davvero brutale. Lara Croft non è quella esperta archeologa e “guerriera” che abbiamo avuto modo di conoscere negli altri capitoli della saga, ma è completamente un’altra persona. Una ragazza giovanissima e studiosa. Una ragazza comune, proprio come tante altre. Questo nuovo Tomb Raider ripercorre le vicende di Lara, prima che quest’ultima diventi quella che ben conosciamo. La nostra eroina ed i suoi compagni di avventura sono vittime di un naufragio improvviso. Dopo un breve ed adrenalinico filmato introduttivo, Lara si sveglierà su una spiaggia di quella che sembra un’isola sconosciuta, davvero inquietante e piena di misteri. Stremata e sconvolta dal naufragio non riuscirà a raggiungere i suoi compagni poiché verrà colpita alla nuca da un losco individuo. Il risveglio non sarà per niente gradito.

Giovane, caparbia… ma anche fortunata!
Cambiare in maniera radicale il gameplay di una saga affermata, non deve essere stata una cosa facile. Tuttavia, questo è stato un passaggio quasi obbligato per Crystal Dinamics. Quest’ultima ha cercato di rendere il gameplay ben calibrato, vario e soprattutto divertente. L’idea è stata quella di reinventare e dare nuovi stimoli al videogiocatore. Creare un’esperienza frenetica e al limite del possibile. Dire che è riuscita nel suo intento è davvero poco. I comandi sono stati impostati in maniera ottimale e Tomb Raider riesce a posizionarsi come uno shooter in terza persona, con componenti stealth, “rpg” e platform. In molte circostanze, dovremmo far buon uso del nostro ingegno per aggirare ed uccidere silenziosamente i nostri nemici e – ovviamente – per risolvere i tanti rompicapi ed ottenere così i vari tesori sparsi sull’isola. I collezionabili in questo Tomb Raider ci terranno occupati per tantissimo tempo e – oltre a rendere ancor più longeva l’avventura – saranno molto stimolanti e riusciranno a cogliere l’interesse del videogiocatore. Ma andiamo nel dettaglio. I due dorsali (Lt e Rt) servono rispettivamente per mirare e sparare. Con il tasto X– oltre a ricaricare le munizioni – potremo depredare i nostri nemici, ricevendo in questa maniera munizioni e punti esperienza. Alcuni nemici scalmanati cercheranno un confronto corpo a corpo e, per dargliele di santa ragione, dovremo premere il tasto Y e per schivare i loro attacchi il tasto B. Per saltare da una sporgenza all’altra, basterà cliccare sul tasto A. Questi sono solamente i comandi basilari del gioco, visto che sono eseguibili tante altre azioni. Il gioco richiede molta attenzione da parte dell’utente, che non dovrà correre il rischio di distrarsi. Alcune volte Lara, potrebbe non avere una presa salda su una sporgenza e questo comporterà alla pressione di un tasto (X). Inoltre sono presenti alcuni scontri in modalità quick events, in cui il giocatore dovrà essere pronto a cliccare determinati tasti, per eseguire delle azioni già predefinite. Non mancano i colpi di scena, anche se nel corso dell’avventura diverranno sempre più prevedibili.
In tutta l’Isola sono presenti dei campi allestiti, in cui potremo migliorare le armi a nostra disposizione e le caratteristiche della nostra eroina. Nel corso dell’avventura si riveleranno essere fondamentali per affrontare al meglio i nemici che incontreremo. Il gioco dispone di tre difficoltà: Facile, Normale e Difficile. Il nostro consiglio è quello di giocare, impostando alla massima difficoltà per vivere un’esperienza di gioco memorabile. La difficoltà dei nemici si è dimostrata abbastanza nella media, e raramente lascia a desiderare.

Per quanto concerne il lato tecnico non è vi è molto da dire. Crystal Dinamics ha fatto un ottimo lavoro anche con la grafica, che risulta alla pari delle migliori produzioni. Di certo non registra un nuovo traguardo, in quanto ormai le console dell’attuale generazione sono state sfruttate al 101%. La caratterizzazione di Lara e degli altri personaggi è ottima, come gli ambienti e gli effetti particellari, come polvere, acqua ed esplosioni. Il comparto sonoro del titolo si presenta con una colonna sonora di alto livello, che accompagna ogni momento dell’avventura della bella Lara. I suoni ambientali così come gli effetti sonori son ben realizzati e rendono piacevole le sessioni di gioco. Menzione d’onore al doppiaggio in italiano, con una sorprendente Benedetta Ponticelli che presta la sua meravigliosa voce per la nostra Lara, offrendo una prestazione da dieci e lode. Doppiaggio che nel complesso, da Roth all’ultimo dei nemici, è più che sufficiente.
Il multiplayer nelle mani di Eidos Montrèal
Come in ogni titolo dei giorni nostri, anche in Tomb Raider non poteva mancare il multiplayer competitivo, che noi di KingdomGame.it abbiamo giocato a fondo per potervene parlare al meglio. Si nota sin da subito come questo comparto sia soltanto un’aggiunta alla modalità single player, piatto forte dell’offerta. Il multiplayer di Tomb Raider contiene quattro modalità e cinque mappe. Non manca un sistema di livelli (dall’uno al sessanta) e il sistema dei perk, oramai immancabile in qualsiasi titolo contenente tale comparto. Le mappe, di dimensioni medio-basse, offrono numerose “vie di fuga” dal fuoco nemico e numerosi anfratti dove preparare le nostre trappole. Avete capito bene, in alcuni punti prestabiliti potremo creare delle trappole ove uccidere o catturare i nostri nemici. Un’aggiunta gradita in un comparto che via via si fa sempre più uguale. Per concludere, il multiplayer di Tomb Raider, come già detto, viene relegato a mera aggiunta al comparto single player, ma riesce ad essere un’aggiunta divertente e che riuscirà ad intrigarvi per un po’ di ore grazie alle sue meccaniche e alla sfida con altri esseri umani.
In conclusion,e è importante dire che, anche grazie al multiplayer, la longevità del titolo si attesta su buoni livelli.
Voto Globale
9.5
Il nuovo reboot di Tomb Raider è riuscito a reinventare una saga che aveva perso appetibilità di una volta. L'idea di ripercorrere le origini di Lara Croft da parte di Crystal Dinamics è risultata essere una scelta azzeccatissima. Tutto questo grazie ad una trama con spunti narrativi interessanti, un gameplay rinnovato e una grafica davvero brillante, ma non esente da qualche piccola magagna. Un encomio per il lavoro svolto va senz'altro a Crystal Dinamics e a Eidos Montrèal. Quest'ultima ha contribuito nello sviluppo, realizzando il comparto multigiocatore del titolo, che presenta delle possibilità di gameplay innovative e divertenti.