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Recensione

Tokyo Twilight Ghost Hunters – Recensione, caccia di fantasmi a Tokyo

I fantasmi invadono le console Sony, siete pronti per sconfiggerli?

NIS America è famosa per portare in occidente titoli giapponesi che difficilmente potrebbero vedere la luce. Anche questa volta la compagnia non delude, e riesce a far sbarcare in Europa una nuova visual novel con elementi di RPG strategico, stiamo parlando di Tokyo Twilight Ghost Hunters. Come si può già intuire dal nome, il tema principale del titolo saranno i fantasmi, ma andiamo ad indagare più nello specifico quello che ha da offrire questo gioco, disponibile sia per PlayStation 3 sia per PS Vita dal 13 marzo 2015.

Un nuovo studente!

In Ghost Hunters il giocatore veste i panni di uno studente appena trasferito in una nuova scuola superiore, tocca a noi scegliere il nome e altri dati del protagonista, come l’altezza e il gruppo sanguigno. Ma la normale vita scolastica sembra da subito abbandonarvi, perché mentre Sayuri Mifune, una nuova compagna di classe, vi farà fare un tour della scuola, noterete qualcosa di strano.

Una delle domande che verranno poste inizialmente

I due infatti vedranno un fantasma vagare in un piano della scuola, ma proprio mentre la situazione sembra peggiorare, a salvarvi ci penseranno Masamune Shiga e Chizuru Fukurai, due membri della “Gate Keepers”. Questa compagnia non si occupa solo di scrivere un giornale dedicato all’occulto, ma anche di esorcizzare fantasmi su richiesta.

Non appena i due noteranno che il protagonista è in grado di sentire le presenze dei fantasmi, gli chiedono di unirsi alla squadra, diventando così un cacciatore di fantasmi e dando il via alla storia. La trama offrirà molti spunti filosofici, un tema ricorrente sarà, ovviamente, la morte.

Attenti ai suoni!

Come abbiamo anticipato, il titolo offre segmenti di visual novel, ma non dovete solo leggere, in alcune parti potete anche interagire con i vari personaggi grazie al Sensory Input. Questo è un cerchio che ci mette a disposizione diverse azioni, come il poter ascoltare quello che gli altri dicono o stringere la mano alle persone che ci troviamo davanti. Purtroppo però non c’è un tutorial per questo sistema, quindi vi toccherà prenderci la mano per capire bene cosa scegliere per ottenere il risultato desiderato.

Questo sistema si trasformerà in “Sesto Sensoquando vi ritroverete ad interagire con un fantasma, non cambia nulla se non le icone che vengono mostrate dal cerchio. L’interazione non finisce qui, alcune volte vi ritroverete a scegliere una frase al posto di un’altra, sia l’interazione che quello che deciderete di dire, avranno effetto sul finale del gioco. Una caratteristica standard per giochi di questo genere.

Esempio del funzionamento del Sensory Imput 

La parte più interessante è però quella della battaglia, come detto in precedenza, i combattimenti saranno in stile RPG strategico, ma ci sono alcune differenze al sistema classico offerto da altri giochi del genere. Prima di tutto bisogna precisare che per vedere questi spiriti è necessario utilizzare l’Ouja Pad, uno strumento che permette al gruppo di cacciatori di poter completare il loro compito.

Passando al sistema di battaglia, diversamente dai vari strategici, i movimenti degli alleati e dei nemici avverranno nello stesso momento e non a turni. Fortunatamente, c’è un modo per scoprire in anticipo le mosse dei nemici, all’inizio di ogni turno infatti è proprio Shiga a darvi dei consigli. Se ad esempio vi dice che sente un rumore provenire da una determinata stanza, è molto probabile che lì si nasconda un fantasma.

Le varie azioni però non saranno illimitate, sono infatti necessari gli AP non solo per muoversi, ma anche per utilizzare le abilità dei personaggi. Dovete quindi tenere d’occhio questi punti se non volete rimanere in una posizione di svantaggio. Anche perché se un fantasma si posiziona sulla stessa casella dove si trova un alleato, il nemico lo danneggia senza poter essere contrattaccato.

Inoltre non avete tutto il tempo per sconfiggere i nemici, per vincere i combattimenti infatti dovrete esorcizzare il luogo dove vi trovate in un numero preciso di turni, in caso contrario la missione fallirà.

I fantasmi disporranno anche di diversi elementi ed abilità, che dovete tenere in mente se volete sopravvivere in battaglia. Un altro cosa da tenere in mente è il raggio degli attacchi dei vostri membri del party, in modo tale da poter scegliere la posizione più adeguata.

 Dimostrazione della schermata di battaglia

La preparazione più importante bisogna farla prima della battaglia, il giocatore deve infatti scegliere l’equipaggiamento migliore insieme agli oggetti più utili da avere durante la lotta. Ovviamente per fare ciò serviranno dei soldi, che acquisirete proprio completando gli esorcismi. C’è un però, se durante un combattimento distruggerete qualcosa, lo dovrete ripagare, quindi dovete stare attenti anche alle vostre azioni.

Oltre alle missioni principali non possono mancare quelle secondarie che troverete nel sito dei Gate Keepers, in questo modo non solo potete ottenere soldi in più, ma anche aumentare il livello dei vostri alleati. Potete anche allenare le varie abilità speciali dei membri del party, ottenendo così anche degli oggetti senza dover spendere nulla. Queste possono offrire effetti molto utili, come prezzi più convenienti nei negozi. Per allenarsi avremo bisogno dei TP, questi non si ottengono solo vincendo in battaglia, ma anche giocando al mini-gioco presente nel titolo. Si tratta di un board game con delle carte che è disponibile solo ad un certo punto della storia.

Una grafica fantasmagorica!

La grafica del gioco è sicuramente l’aspetto che più colpisce, è così particolare e ben realizzata che sembra tutto dipinto a mano. Stando alla compagnia, questo effetto è chiamato (sarà un caso?) GHOST, un acronimo che sta per “Graphic Horizontal Object Streaming”, ed è utilizzato sia per la struttura dei personaggi che delle ambientazioni. Grazie a questo sistema, ideato da Koya Takahashi, i vari personaggi sembrano anche più “vivi” e non statici come succede in altri giochi. Sul lato sonoro è stato fatto un ottimo lavoro, le OST sono molto orecchiabili e sono tutte state eseguite dal gruppo rock giapponese chiamato The Key Project.

Ecco uno dei tanti nemici che incontrerete!

Anche per capire al meglio il sistema di battaglia ci vuole un po’ di tempo, questo rende le prime battaglie più complesse rispetto a quelle successive. Anche se non mancano consigli, rimane comunque difficile capire le mosse dei nemici in anticipo, ma con un po’ di impegno e con il tempo tutto diventa più comprensibile e, di conseguenza, più facile. Ci troviamo quindi davanti ad una difficoltà progressiva, anche se la sfida che offre il gioco non è mai banale.  Questo influisce anche sulla longevità, spesso vi ritroverete a ripetere alcune missioni perché avete finito i turni necessari a vincere. Inoltre insieme al mini-gioco e alle sub quests, le ore totali di gioco aumentano.

I pro

  • Sistema di battaglia particolare
  • Stile grafico molto curato
  • La trama vi appassionerà

I Contro

  • La mancanza di tutorial potrebbe confondere nelle prime ore di gioco

Voto Globale 7.5

Toybox Inc. è riuscita a creare un titolo davvero notevole, che rimane impresso nella mente del giocatore non solo per la grafica particolare, ma anche per il gameplay che enfatizza enormemente la parte strategica RPG mentre si è a caccia di fantasmi. Anche le parti visual novel non sono noiose, soprattutto grazie alla possibilità di poter interagire spesso con diverse scelte. Ma non mancano alcuni difetti, come la mancanza di un tutorial per capire bene come funziona il Sensory Imput, portando il giocatore a fare scelte casuali all’inizio dell’avventura.

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