In mezzo a Battlefield 1 e Call Of Duty: Infinite Warfare arriva anche lo sparatutto di Respawn Entertainment. Riuscirà a tenere testa alla feroce concorrenza?
Circa un anno fa era arrivato nei negozi il secondo capitolo delle avventure di Lara Croft, in esclusiva temporale per Xbox One. Rise Of The Tomb Raider aveva scelto una data quantomeno curiosa per fare capolino nelle nostre console, venendo commercializzato lo stesso giorno di Fallout 4.
Incredibilmente (era così difficile da immaginare?) la scelta della compagnia di Redmond non aveva pagato risultando in dati di vendita inizialmente ben poco confortanti seppure non fosse minimamente messa in discussione la qualità intrinseca del prodotto. Perché questa introduzione? Perché Titanfall 2 condivide lo stesso fato, schiacciato tra due mostri sacri dell’industria con le uscite di Battlefield 1 e Call Of Duty: Infinite Warfare.
È difficile riuscire a comprendere la decisione di Electronic Arts di pubblicare il nuovo capitolo dello shooter sviluppato da Respawn Entertainment in un periodo già colmo di release simili per genere e target. Cosa ancor peggiore è un grosso, gigantesco e triste peccato, visto che di qualità da offrire questo gioco ne ha molta. Potete scoprirlo leggendo la nostra recensione.
Sembra, negli ultimi anni, che la componente di più difficile realizzazione all’interno di uno shooter in prima persona sia una modalità single player profonda e curata. Star Wars Battlefront, Call Of Duty Black Ops III, Battlefield Hardline, sono tutti esempi di produzioni fortemente incentrate sul multigiocatore che, di nascosto o a carte scoperte, hanno mano a mano relegato l’aspetto narrativo in ruoli sempre più di secondo piano.
Persino il primo Titanfall non aveva esattamente convinto pubblico e critica a causa di una storyline banale e poco ispirata. Un’ottima componente multiplayer non era infatti riuscita a controbilanciare le evidenti lacune esistenti ed aveva in una certa misura pesato sull’accoglienza riservata al titolo. Notevoli erano state le promesse degli sviluppatori in vista di questo seguito, soprattutto in relazione ad una trama più interessante e corposa. Se a molti erano sembrate le classiche affermazioni di circostanza più di qualcuno invece ci aveva visto qualcosa di diverso, la volontà nel proporre ai giocatori non una semplice modalità riempitiva ma un contenuto che soddisfasse la maggior parte degli acquirenti. Così è stato.
Scintille e roboanti botti scaturiscono dai colpi dei Titan, enormi entità robotiche che affiancano gli esseri umani nelle futuristiche guerre narrate in Titanfall 2. Sono gli scudieri del nuovo millennio, fedeli aiutanti in guerre galattiche dalle innumerevoli vittime. Compagni di avventura che instaurano addirittura dei veri rapporti di amicizia con il proprio pilota, forgiati da decine di scontri e proiettili evitati.
È questa la premessa su cui si basava il primo Titanfall e su cui punta di nuovo il suo successore, che a più riprese tenta di instillare in noi una sorta di affezione verso il gigantesco robottone che ci guida tramite brevi dialoghi conditi da simpatiche punte di ironia. Ed in effetti il gioco riesce anche bene in questa sua missione, superando agevolmente i classici scambi di battute tanto cari ai titoli ambientati in contesti di guerra.
Certo, la storia narrata nelle circa sette ore che servono per portare a termine la campagna principale non fa poi molto per distaccarsi dagli stilemi del genere, puntando soprattutto su un taglio cinematografico (a dir poco esplosivo) che sarebbe a suo agio anche nei migliori blockbuster hollywoodiani. Ciò che eleva l’intera produzione è la sua volontà di non prendersi troppo sul serio, di condire ogni botto con una battuta, con un’esagerazione a tratti quasi parodistica.
Le futuristiche e futuribili guerre in mezzo alle quali siamo gettati, hanno quindi rispetto al solito un qualcosa in più da offrire ai giocatori. Le avventure di Jack Cooper, nostro alter ego per tutta la durata della modalità single-player, sono la storia di un ragazzo che dal nulla, dopo essersi ritrovato in mezzo ad eventi più grandi di lui, ha tra le sue mani i possibili esiti della guerra, sono il racconto dell’ascesa di un homo novus tra esplosioni, fratture temporali e salti nel vuoto.
Titanfall 2 è un inno alla velocità. Un enorme parco giochi in cui ogni livello, ogni ambientazione, mette alla prova le abilità del giocatore nel saltare, schivare i proiettili e compiere improbabili evoluzioni sopra un pericoloso abisso. È un atto d’amore verso il level design, elemento essenziale per innalzare la qualità complessiva di un titolo eppure così raro da trovare ben implementato nel panorama odierno.
Da questo punto di vista il lavoro compiuto dai ragazzi di Respawn Entertainment appare ottimo sotto ogni aspetto. Nemmeno per un istante durante tutta la durata della storia si avverte la sensazione di trovarsi di fronte ad una successione di semplici arene in cui prendono vita gli scontri. Sono invece ambientazioni uniche ricche di enigmi ambientali e rappresentano un modo per mettere ancora più in risalto la vera essenza del gioco, quella frenesia dell’azione inserita col il primo Titanfall e migliorata ulteriormente in questo capitolo.
In tal senso ogni elemento all’interno della produzione collabora in armonia con l’obiettivo acuire questa sensazione, dalle meccaniche di movimento a quelle di shooting, passando poi per una buona varietà di armi ed attrezzature robotiche. Purtroppo a rallentare il tutto ci pensa una gestione dell’intelligenza artificiale a dir poco scolastica, per quanto riguarda i soldati ed i Titan che ci ritroveremo a dover eliminare. Ad eccezione di qualche boss-fight più ispirata infatti i pattern dei nemici risultano estremamente basilari. Mai, durante tutta la campagna ci è capitato di ritrovarci accerchiati o sorpresi alle spalle dagli avversari, che al contrario risultano ben poco mobili e perdono velocemente di vista il nostro personaggio.
Sarebbe riduttivo paragonare Titanfall 2 ad un qualunque Call Of Duty corredato da futuristica ambientazione, visto che seppure entrambi possono vantare un solido gameplay il titolo EA fa quel passo in più nell’offrire un’esperienza che può allo stesso tempo essere fruita con tranquillità da chi è alle prime armi e padroneggiata in ogni sfaccettatura da parte di chi ha molta più esperienza sulle spalle.
Così, sia all’interno delle componenti single player che nel multiplayer, risultano ben calibrati i colpi necessari per portare a termine un’uccisione e le hitbox dei nemici. Si aggiunge poi un feeling eterogeneo delle bocche da fuoco a disposizione, che variano da semplici pistole semi-automatiche in salsa avveniristica a fucili a ripetizione di calibro pesante, passando per lanciagranate magnetici, fucili a pompa dall’ampio raggio e mitragliette laser dall’elevato rateo di fuoco.
Una grande possibilità di scelta a cui si sommano numerose opzioni riguardanti gli equipaggiamenti del Titan che modificano le armi in dotazione e le abilità speciali. A bordo del nostro fido robottone potremo per esempio scagliare semplici raffiche di proiettili tramite la pressione del grilletto destro, pesanti colpi d’artiglieria con il dorsale o proteggerci con scudi d’energia.
Il tutto mentre difendiamo una postazione in Hardpoint, cerchiamo di uccidere gli avversari in Logoramento o accumuliamo denaro nella modalità Bounty Hunter. È un’offerta corposa quella proposta da Respawn Entertainment, che parte da modalità classiche ed amate e le migliora seguendo i feedback dell’utenza dopo la commercializzazione del primo capitolo e la pubblicazione delle beta aperte al pubblico.
Certo, qualche in novità in più ce la si sarebbe potuta aspettare dalla software house californiana, magari attraverso l’implementazione di ulteriori tipologie di partite o caratteristiche peculiari come abilità ed opzioni aggiuntive, ma resta comunque innegabile il profondo impegno che traspare da ogni elemento inserito all’interno del gioco.
L’aspetto in cui Titanfall 2 non sorprende, perlomeno non in positivo, è la sua realizzazione tecnica. O meglio, il suo impatto visivo. Perché chiariamoci, su PC il titolo EA è uno dei giochi meglio rifiniti degli ultimi tempi, nonché una delle rare produzioni che non ci ha messo di fronte a tristi singhiozzi tecnici o problematiche di grave importanza. Aspetto che già di per sé, soprattutto di questi tempi, significa molto per gli acquirenti.
Nel corso dello svolgersi della storyline non mi sono mai imbattuto in crash o freeze improvvisi, così come non possiamo segnalare fastidiosi bug, ad eccezione di qualche leggera compenetrazione. E dire che in un gioco in cui gli effetti speciali e le scene ricche di confusione e di elementi a schermo sono molte non si tratta affatto di una semplice missione. Dobbiamo però sottolineare che nemmeno al massimo livello di dettaglio Titanfall 2 è un gran bel vedere, dato che spesso mostra con fierezza i compromessi adottati dagli sviluppatori per garantire i 60 frame al secondo anche sulle versioni console.
Una scelta più che apprezzabile vista la tipologia di gioco ed il forte focus su velocità e spettacolarizzazione. Certo, la stabilità di un framerate così alto ha però comportato anche una inferiore risoluzione e dettaglio generale delle texture, una minore profondità del campo visivo nonché poca complessità poligonale nella realizzazione dei volti sia dei protagonisti che degli NPC.
Così le tute dei piloti, le lucenti corazze dei Titan o gli ambienti di gioco non risultano spettacolari e belli come ci si sarebbe forse potuti aspettare, fatta eccezione per quelle aree a cui effettistica e sistema di illuminazione sono riusciti a conferire una maggiore identità ed un più forte impatto.
Su console bisogna però per forza scegliere la strada da seguire, che sia quella del maggior dettaglio degli elementi di gioco o di un più alto framerate. In questo caso nulla si può criticare riguardo la decisione presa dai ragazzi di Respawn Entertainment visto che si tratta di quella più comprensibile dato il contesto. Magari qualche utente su PC rimarrà deluso dalle non irresistibile vesti di Titanfall 2 ma anche in questo caso basterebbe tenere bene a mente le priorità che un simile prodotto deve avere: esaltazione del gameplay e buona ottimizzazione.
E visto che il titolo in questione le possiede entrambe non può che essere semplicemente un valido esempio per la concorrenza in ottica presente e futura.
Campagna single player piacevole
Meccaniche di gioco profonde e ben strutturate
Ottimamente rifinito
Narrativa non originale
Intelligenza artificiale troppo scolastica
Esteticamente non impressionante
Come è scritto nel titolo di questa recensione Titanfall 2 è il gioco giusto al momento sbagliato. È un prodotto solido sotto tutti i punti di vista, partendo da una campagna interessante e non esageratamente banale fino ad una componente multiplayer frenetica e divertente. Pecca solamente per un unico fattore. Titanfall 2 fa di tutto per sovrastare i suoi competitor ed offrire un panorama ben diverso dagli altri. È sicuramente lo sparatutto da comprare per chi ha voglia di qualcosa di diverso e più originale questo autunno, o per chi semplicemente vuole fruire non solo di una componente multiplayer, ma anche di una sezione narrativa complessivamente piacevole. Scelta giusta o sbagliata sarà il numero di persone attive nei server a deciderlo, ma ciò che è certo è che Respawn si conferma ancora una volta uno dei team più talentuosi dell'intero panorama videoludico. Ed in vista del loro prossimo progetto dedicato all'universo di Star Wars non possiamo che esserne contenti.