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Recensione

This War of Mine: The Little Ones – Recensione, la guerra dei civili su console

Un'importante riedizione del titolo uscito in precedenza su PC. Come vivono la guerra i civili? Sopravvivere diventa la cosa più importante.

Il 14 marzo 2014 uscì per PC un titolo deciso ad affrontare il tema della guerra, ma da un altro punto di vista; il conflitto vissuto in maniera straziante dai civili. This War of Mine arrivò in una maniera piuttosto inosservata. Dal canto mio non lo notai subito, ma diversi mesi dopo. L’anno passato, infatti, ebbi la graditissima possibilità di giocarlo in quella salsa, passando molte ore attaccato allo schermo del PC. 11 Bit Studios, il team sviluppatore di quest’opera, ha toccato quindi un tasto dolente, quanto mai veritiero che si verifica con l’inizio e lo svolgersi dei conflitti di guerra. Mi riferisco alla vita dei civili; viene sconvolta, cambia improvvisamente e mette a dura prova la condizione morale, fisica e psicologica delle persone comuni.

Dopo aver giocato anche a This War of Mine: The Little Ones su PlayStation 4, posso finalmente scrivervi che cosa ne penso. La versione retail per console di attuale generazione, a mio modo di vedere, era necessaria. This War of Mine, per quanto apparentemente semplice nella sua realizzazione, offre una visione della guerra veritiera ed è stato in grado di colpire le mie emozioni! La perdita di un personaggio virtuale, i danni che possono essere arrecati ai personaggi non giocanti potrebbero colpire il cuore dei videogiocatori più sensibili che – fortunatamente – possono solamente “immaginare” quali conseguenze può ed è in grado di portare un triste evento come la guerra armata.  

Resistere per sopravvivere

La parola chiave di This War of Mine: The Little Ones è soltanto una: sopravvivere. Intorno al termine della sopravvivenza, infatti, si sviluppa tutta la formula di gioco. Per essere più precisi, si tratta di una sorta di “platform” con visuale in due dimensioni, contenente elementi action, gestionali e per così dire strategici. Infatti, il giocatore dovrà prendersi carico di 2-3 civili (anche quattro se si presenterà l’opportunità di accogliere qualche altro). Ognuno di questi presenta una specifica peculiarità come per esempio: abile rovistatore, abile cuoco, abile a contrattare, velocista ecc.

La questione delle abilità è di assoluta importanza: come scrivevo qualche riga più sopra, le risorse sono scarse e, proprio per questo, devono essere utilizzate al meglio, cercando di non sprecarne alcuna. Un modo necessario per ottimizzarle è quello di impiegare le persone esperte per una certa mansione e svolgerla anche per gli altri membri. Alla fine è l’unione che fa la forza, no? Quindi se si tratterà di cucinare sarà indicato utilizzare il civile specializzato in quella determinata attività, così da spendere meno disponibilità e destinare le altre per qualcos’altro di altrettanto utile. La stessa cosa vale per l’abilità del contrattare. Ciò potrebbe avvenire durante il giorno, qualora se ne presentasse la possibilità con l’arrivo di un tizio nei pressi del rifugio (evento random) oppure durante la notte presso diverse location.

A una cosa in particolare bisogna fare assolutamente attenzione. In This War of Mine non si è mai al sicuro, tutto può finire da un momento all’altro. Non basterà saziare e curare i propri civili, ma bisognerà controllare anche il loro stato d’animo e psicologico. Suicidi o abbandoni potrebbero presentarsi dopo il protrarsi di una situazione continua, insomma, le avvisaglie sono assolutamente presenti.

A questo punto è bene spiegare come si sviluppa l’azione di gioco. Quest’ultima deve essere distinta in due parti:

il giorno che si passa all’interno del proprio rifugio, in cui bisognerà organizzarsi, costruendo strumenti necessari per cercare di migliorare, il più possibile, la vita sbandata e difficile dei nostri personaggi. Questo perché un buon letto è necessario per riposare bene, al contrario del freddo e scomodo pavimento. Così come è meglio mangiare del cibo cotto, rispetto a un cibo crudo, certamente disgustoso, poco nutriente e salutare. Alla fine in This War of Mine: The Little Ones, bisogna necessariamente procurarsi – con le buone o con le cattive… – i beni di prima necessità, al fine di poter sopravvivere alle lunghe, difficili e snervanti giornate che aspettano al nostro gruppo di cittadini, prigionieri della guerra.

Durante la notte, invece, bisognerà decidere i ruoli dei nostri civili. Alla guida di uno di loro, potremo cimentarci nella ricerca di nuove risorse, presso posti abbandonati oppure frequentati da persone ostili e non, alcune di queste disposte addirittura a barattare le proprie risorse. Nei limiti del possibile è sempre bene reagire in maniera pacifica, tutto questo per non compiere qualcosa di malsano e brutto come un omicidio nei confronti di un’altra persona o, nel peggiori dei casi, lasciarci la pelle e tutte le risorse in possesso in quel determinato momento. Cibo e medicinali vengono prima di tutto. Poi ci sono altre risorse importanti, al fine di costruire le strutture per creare nuovi oggetti da poter barattare con gli NCP.

Le differenze tra la versione PS4 e quelle PC

Le due versioni non si discotano più di tanto. Le uniche differenze riguardano la presenza dei “semplici” controlli adattati al dualshock 4, dato l’abbandono della accoppiata costituita da mouse e tastiera. Inoltre la versione console vede la presenza dei bambini, come personaggi giocabili. Ovviamente si tratta di un elemento aggiuntivo, nel senso che questi non saranno necessariamenti presenti nella “storia” che si andrà a giocare. Come nella versione PC, anche questa volta viene proposta la modalità “crea la tua storia” che dà appunto la possibilità agli utenti di poter creare una storia originale, scegliendo una lista di impostazioni.

Grafica minimale dal grande appeal 

Il gameplay è quindi il punto focale dell’esperienza di gioco, che viene offerta ogni volta in maniera casuale, tanto da aumentare enormemente il fattore rigiocabilità. Il comparto grafico è leggero, stuzzicante, lieve ma ben ispirato. Si tratta di uno di quei giochi poco pesanti, in grado di essere letti anche da un sistema non particolarmente potente. Nel caso di PlayStation 4, non abbiamo evidenziato differenze sostanziali rispetto alla versione PC. L’unica differenza in termini di gameplay è quella di poter utilizzare anche i bambini. Un pensiero in più, perché dovranno essere sfamari e protetti. Il gioco è sostanzialmente muto, ma presenta i sottotitoli in lingua italiana. Gli effetti e le canzoni di accompagnamento, infine, riusciranno ad immergervi nell’azione e nelle situazioni che incontrete nel corso dell’avventura. La possibilità di giocare più storie diversificate, riesce a garantire una maggiore rigiocabilità, anche se c’è da considerare che alla lunga le meccaniche di This War of Mine: The Little Ones potrebbero diventare alquanto ripetitive.

I pro

  • Un gioco visivamente semplice che affronta una tematica importantissima
  • Il tasso di sfida è davvero elevato
  • E' un titolo da giocare, almeno una volta
  • La rigiocabilità è garantita vista la presenza di più storia e degli eventi random

I Contro

  • La versione console presenta giusto qualche differenza con la versione PC
  • E' un gioco non adatto alle persone troppo sensibili
  • Alla lunga l'esperienza potrebbe risultare un tantino ripetitiva

Voto Globale 7.5

This of War of Mine: The Little Ones di certo non presenta delle grandi novità, rispetto alla versione PC uscita qualche anno fa. Detto questo, la trasposizione è indicata soprattutto a coloro che non hanno giocato su PC a questa piccola perla sviluppata da 11 Bit Studios. L'aggiunta dei bambini e i nuovi controlli pensati per console, secondo me non giustificano il riacquisto del gioco, a meno di non volerlo avere per forza nella propria collezione videogiochi su PlayStation 4 o Xbox One. Se avete una console di nuova generazione e non ci avete mai giocato, potete farci sicuramente più di un pensierino. 30,99 euro rappresentano il prezzo più congruo per godere di questa interessante, formativa e sentita esperienza videoludica. La guerra è brutta, non solo per le fazioni di combattimento. I civili sono i veri innocenti dei conflitti... la guerra è evento tragico quanto stupido e deleterio, per tutti.

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