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Recensione

The Wardrobe – Recensione, quando si ha uno scheletro nell’armadio troppo ingombrante

C.I.N.I.C Games si lancia nell'affollato universo videoludico con un'avventura grafica che punta ad omaggiare l'intero universo nerd.

Nel panorama videoludico mondiale, quello italiano è un ambiente ancora acerbo e dal futuro incerto che però sta tentando coraggiosamente di emergere, titolo dopo titolo. Non sono certo pochi gli ostacoli da dover superare, ma sempre più sviluppatori italiani stanno lentamente tentando di mettere in mostra tutte le loro capacità attraverso opere che, seppur nel loro piccolo, stanno prendendo sempre più piede nel mercato. C.I.N.I.C. Games è proprio uno di questi intrepidi team di sviluppo, il quale ha deciso di mettersi in gioco sviluppando The Wardrobe, titolo punta e clicca che fin dalle sue primissime apparizioni è riuscito a conquistarci grazie alla sua grafica curata e alle sue infinite citazioni al mondo cinematografico, letterario e, ovviamente, videoludico.

Un titolo che decide di inserirsi nell’articolato universo dei punta e clicca non può però vivere solo di questo, necessitando infatti anche di una certa e non scontata capacità di stimolare il giocatore, di divertirlo ed appassionarlo mettendolo, al contempo, nella situazione di doversi spremere le meningi tramite enigmi di spessore senza però che il tutto diventi frustrante, limitandosi ad un cliccare ossessivamente su di ogni oggetto presente sullo schermo nella speranza di trovare miracolosamente l’elemento che permetterà di accedere alla fase ludica successiva. Erano tanti i dubbi che ruotavano intorno a The Wardrobe, ma dopo aver passato diverse ore in sua compagnia siamo finalmente pronti a dare il nostro giudizio su di un’opera indubbiamente interessante ma che, suo malgrado, ha mostrato il fianco a qualche criticità di troppo.

La prugna del destino

È una soleggiata giornata estiva e due giovani ragazzi uniti da un profondo legame d’amicizia, Ronald e Skinny, decidono quindi di passare il tempo organizzando un tanto piacevole quanto spensierato pic-nic all’aria aperta. Tutto sembra perfettamente normale ed il pasto giunge rapidamente al termine, ma ecco che proprio nelle fasi finali della scorpacciata avviene un inatteso imprevisto; Ronald offre al suo amico una prugna erroneamente confusa per un chicco d’uva e Skinny, accettandolo, lo ingerisce senza troppi problemi solo per poi essere colpito da uno stroncante shock anafilattico.

The Wardrobe - Skinny

Ronald, rimasto traumatizzato dall’accaduto, scappa via in preda al terrore mentre Skinny, per qualche singolare motivazione a noi sconosciuta, si trasforma in un vero e proprio scheletro solo per poi risvegliarsi all’interno dell’armadio dello stesso Ronald con un compito ben preciso, far confessare al suo amico il terribile evento accaduto; pena, la dannazione eterna. Questa è la premessa che farà da base alla storia di The Wardrobe, un’idea di base invero non poco accattivante che però finisce con il perdersi man mano che si avanza nel corso dell’avventura.

La trama del gioco si paralizza infatti quasi immediatamente, ponendoci in una situazione quantomeno atipica, che nel corso delle circa sei ore necessarie per completare il tutto ci vedrà intenti ad eseguire numerosi obiettivi secondari per il raggiungimento di uno scopo finale in decine di scenari fortemente diversificati che ci fanno però perdere il focus su ciò che davvero dovremmo fare, il tutto per poi giungere ad un epilogo tristemente insoddisfacente e privo di mordente che lascerà un fastidioso retrogusto amaro nella bocca dei videogiocatori; un vero peccato considerando le numerose possibilità che il preambolo narrativo iniziale avrebbe potuto effettivamente offrire.

The Wardrobe - Ambientazione

Ciò detto, dispiace quindi ancor di più dover ammettere che anche l’aspetto più puramente ludico non è riuscito a sorprendere, finendo con il perdersi in alcuni elementi di fondo decisamente critici. Come già detto poco sopra, The Wardrobe rientra a pieno titolo nel genere dei punta e clicca, mettendoci nella situazione di poter far interagire Skinny con un’enormità di oggetti e persone al fine di completare numerosi enigmi legati agli elementi dello scenario che potremo inserire all’interno della nostra cassa toracica, la quale fungerà da vero e proprio inventario. Il problema principale che ha pesantemente rovinato l’intera esperienza di gioco si basa, però, proprio sugli enigmi e, in particolar modo, sulla mancanza di una vera e propria logica nella risoluzione dei tanti rompicapi che dovremo affrontare.

Fin troppe volte, dopo aver attentamente esaminato i diversi scenari visitabili, capiterà infatti di ritrovarsi un inventario pieno zeppo di oggetti con i quali non si avrà la benché minima idea di cosa dovremmo farci, abbandonati a noi stessi e costretti inevitabilmente ad andare un po’ alla cieca, nella flebile speranza di essere colpiti da un inatteso colpo di fortuna, magari scoprendo in maniera del tutto casuale che il trasformare in una poltiglia delle gomme da masticare utilizzando una betoniera per poi ficcarle in un microonde acceso potrebbe servire a far andare in tilt un’IA predisposta alla sicurezza della propria dimora.

The Wardrobe - Interazioni

Sono davvero tante le occasioni in cui il gioco sembra quasi sia stato pensato specificatamente per complicare la vita al giocatore di turno in maniera quantomeno artificiosa al fine di portarlo all’esasperazione, e riuscire a collegare tra loro persone ed oggetti si rivelerà essere un compito molto più complicato del previsto, basandosi spesso e volentieri su risoluzioni a dir poco insensate ed esageratamente difficoltose, in particolar modo per i meno i pazienti. Qualcuno potrebbe associare il tutto ad un desiderio da parte degli sviluppatori di omaggiare opere del passato nelle quali di certo non mancava una buona dose di follia e casualità (qualcuno si ricorda di un certo pollo-carrucola?) ma con The Wardrobe la software house si è fatta decisamente prendere la mano.

Un gioco nel gioco

Tra i tanti aspetti caratteristici di The Wardrobe, quello sicuramente più interessante e che colpisce il bersaglio fin dai primi istanti di gameplay è rappresentato dall’infinita quantità di citazioni cinematografiche, letterarie e videoludiche con le quali avremo a che fare. Ogni singolo ambiente di gioco, ogni più piccola scena offerta, colpisce dritta al cuore mettendoci nella situazione di poter riconoscere personaggi, oggetti e battute prese un po’ da tutto il nostro tanto amato mondo nerd. Non esagero quando vi assicuro che The Wardrobe contenga al suo interno centinaia e centinaia di riferimenti ad altri prodotti del mercato, un aspetto in realtà molto più apprezzabile di quanto si potrebbe inizialmente pensare.

The Wardrobe - Citazioni

Dopo qualche secondo iniziale di spaesamento, infatti, vi ritroverete a cercare come dannati ogni più piccolo riferimento e dedica inserita, godendovi nel frattempo con estremo gusto tutte le battute di Skinny e le numerose rotture della quarta parete; un vero e proprio gioco nel gioco che rappresenta, probabilmente, il vero motivo per qui valga la pena provare The Wardrobe, il quale a ben vedere sembra quasi più un omaggio alla nostra incredibile cultura che un videogioco capace di offrire un’esperienza davvero memorabile.

Esteticamente parlando, The Wardrobe non delude ed anzi, riesce a farsi indubbiamente apprezzare grazie alla sua grafica bidimensionale composta da disegni di stampo cartoonesco ricchi di dettagli. Di pregevole fattura anche il comparto sonoro, che a fronte di una soundtrack non proprio memorabile riesce a farsi apprezzare per un doppiaggio italiano di buon livello unito ad un’ottima qualità generale dei testi, i quali riusciranno a strapparvi ben più di qualche risata.

I pro

  • Incipit narrativo interessante…
  • Trovare tutte le citazioni presenti sarà un vero e proprio gioco nel gioco
  • Doppiaggio italiano di qualità

I Contro

  • …ma che si perde fin troppo presto e che porta ad un epilogo insoddisfacente
  • Numerosi enigmi sono ingiustificabilmente complicati
  • Non molto longevo

Voto Globale 6.5

The Wardrobe è un’opera dalla duplice anima. Da una parte tenta di ritagliarsi uno spazio tutto suo nel non troppo affollato mondo dei titoli punta e clicca, finendo però inevitabilmente con il non soddisfare a causa di un comparto narrativo incapace di stupire unito ad enigmi esageratamente complessi ed esasperanti che metteranno a dura prova anche i nervi del videogiocatore più accanito. Dall'altro lato, però The Wardrobe è riuscito a conquistarsi la luce dei riflettori grazie alla sua carica citazionistica, capace di regalare numerose ore di puro divertimento da passare alla ricerca di tutti i rimandi al mondo del cinema, dei fumetti e dei videogiochi, il tutto affiancato da dialoghi ricchi d’umorismo, capaci d’accompagnare piacevolmente il videogiocatore nel corso dell’intera avventura anche grazie ad un doppiaggio italiano di tutto rispetto. Un’opera indubbiamente non per tutti, ma che saprà sicuramente regalare qualche soddisfazione agli utenti più navigati.

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